Sovrapposizioni

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San Nicola-Babbo Natale

Il sovrapporsi di miti e tradizioni pagane in festività di natura religiosa, indica una volontà di desacralizzare che inizia da lontano e raggiunge il massimo nei tempi attuali. Alla nascita del Bambino Gesú il 25 dicembre, festeggiata dalla cristianità, si è lentamente sovrapposta l’immagine di San Nicola che distribuisce doni ai bambini, poi diventato Babbo Natale, per eliminare anche il ricordo del vescovo santo e oscurare la tradizione cristiana della nascita del Bambino.

 

Magi e Befana

All’immagine dell’arrivo dei Magi il 6 gennaio, con i doni al Santo Bambino di oro, incenso e mirra, si sovrappone quella, tratta da antichi riti pagani propiziatori, di una vecchina, la Befana, che porta doni volando a cavallo di una scopa.

 

La data del 6 gennaio era di grande solennità per i primi cristiani, perché ricordava il Battesimo nel Giordano operato da Giovanni su Gesú di Nazareth, con la discesa nel suo corpo dell’altissima entità del Cristo dal Mondo spirituale. Evento oggi ricordato il giorno seguente, il 7 gennaio, con una celebrazione solo liturgica.

Battesimo di Gesù

Ci dice Rudolf Steiner nella conferenza tenuta a Dornach il 25 dicembre 1921 (O.O. N° 209) dal titolo “La Festa dell’Apparizione del Cristo”: «Questo Battesimo di Giovanni nel Giordano significa una fecon­dazione della Terra dagli spazi cosmici: un’azione in cui collaborano Cielo e Terra. E con la celebrazione dell’Epifania del Cristo, si celebrava la festa di una nascita sovrasensibile, la festa della nascita del Cristo nel trentenne uomo Gesú. Nei primi secoli dell’evolu­zione cristiana, l’attenzione veniva rivolta soprattutto all’apparire sulla Terra del Cristo, e accanto a questa concezione dell’apparire di una Entità-Cristo extra-terrena nell’ambito della Terra, assumeva minore importanza la nascita terrena dell’uomo Gesú di Nazareth che solo nel suo 30º anno accolse il Cristo nella propria corporeità».

A noi l’invito a comprendere il significato interiore di tale importante evento, e a promuoverne la celebrazione come ritrovata festività.

 

Gemma Rosaria Arlana