Le esigenze dello Spirito

Critica sociale

Le esigenze dello Spirito

 

Si crede che il lavoratore desideri solo il benessere economico da conquistarsi mediante la proprietà dei mezzi di produzione; si è convinti che esso voglia una società in cui tutti siano scesi al suo livello di uomo di massa. Il cosiddetto proletariato invece è portato confusamente a combattere contro una società che gli nega qualcosa alla quale comincia ad avere diritto: la via per una esperienza spirituale. Certamente le condizioni economiche delle categorie piú umili richiedono interventi concreti, ma non sono solo le rivendicazioni sociali che lo spingono alla lotta, tanto è vero che anche quando viene raggiunta una certa tranquillità economica, il disagio e il senso di rivolta non si placano, assumendo forme che oggi vengono definite “extraparlamentari”.

 

Rudolf Steiner ebbe in tal senso una esperienza illuminante, quando tenne dei corsi, alla fine del secolo XIX, nella “Scuola di cultura” per    operai di Berlino fondata da Wilhelm Liebknecht. Egli si trovò di fronte a un uditorio via via sempre piú folto, il quale, compresa la levatura interiore dell’insegnante, cominciò a chiedergli non piú spiegazioni sulla lotta di classe ma sugli eterni problemi della conoscenza e sul mistero dei mondi sovrasensibili. Si aprí cosí un colloquio che, per la rigorosa e scientifica costruzione pensante di Rudolf Steiner, non è mai scaduto in una carica sentimentale e suggestiva di tipo messianico, ma ebbe il potere invece di stimolare una comprensione cosciente che si rivelò molto piú pronta di molti appartenenti alle classi colte.

 

Il disagio economico, il razzismo, gli aspetti aberranti del colonialismo, le dittature, le ingiustizie sociali vanno affrontate e risolte. La razionalità astratta però si è dimostrata impotente di fronte a questa massa di problemi. Tantomeno le formulazioni economiche conseguenti a esso sono in grado di opporsi al continuo succedersi di crisi che sta investendo tutta la Terra. Si è creduto di possedere le chiavi pragmatiche di ogni situazione, e invece la logica delle cose rimanda alle cause piú profonde, purtroppo ancora ignorate dalla cultura democratica.

 

Di fronte alla gravità della situazione attuale non si può non convenire con R. Steiner quando afferma: «Tutti i tentativi di configurare la vita sociale che derivano da questa “illuminazione” non spirituale dovranno fallire, perché eliminano lo Spirito dai loro tentativi. E dal momento stesso in cui l’uomo lo esilia nella sua coscienza, lo Spirito solleva le sue esigenze nell’inconscio» [R. Steiner, I punti essenziali della questione sociale – O.O. N° 23].

 

Le diverse confessioni non hanno ancora identificato la soluzione autenticamente cristiana del problema sociale. Di conseguenza la preoccupazione di rimanere indietro nei tempi, insieme al desiderio di non commettere l’errore di lasciarsi sfuggire la carta vincente, spingono alcune correnti al compromesso e molti intellettuali cattolici ad abbracciare il contenuto ideologico che piú risponde al livello interiore attuale. Proprio quel livello che andrebbe invece superato se si facesse appello alla forza piú pura del Cristianesimo.

 

 

Argo Villella


Selezione da: A. Villella Una via sociale Società Editrice Il Falco, Milano 1978.