Donarsi alla gioia infinita

Ascesi

donarsi alla gioia infinita

 

Nella Libera Altezza di Brahman, Io-Puruşa respiro la Gioia del Puro Infinito: evoco in me la Beatitudine del Puro Infinito: sono aperto, in vastità eterea, all’Amore dell’Infinito: mi permeo di Luce Atmica, liberando tutta la mia vita, compenetrando tutta la mia vita di Beatitudine Atmica. Io-Puruşa respiro profondamente la Libertà Beata.

 

Amore Infinito, Libera Luce Divina sul mio capo.

 




 

L’onda dell’Amore Divino fluttua soavemente sopra e intorno alla mia testa. Il pensiero si adagia nella mia testa: si adagia sempre piú, dolcemente. Calma lenta e soave nella mente. Il cervello si rilascia senza sforzo, lentissimamente. Calma solare intorno. Sul capo il flusso dell’Amore Divino si adagia amorosamente e si prepara a penetrare la mente. Il cervello si abbandona tranquillo, si scioglie senza sforzo da ogni legame, si scioglie senza sforzo da ogni legame, si scioglie con gioia silenziosa. La mente sente la prima liberazione, la gioia calma del silenzio. Lo scioglimento delle cellule cerebrali da ogni ingorgo continua sempre piú sottile e profondo. La Pace mentale s’inizia: pace che compenetra il tessuto cerebrale e libera il senso dell’Amore Divino in ogni cellula. (Gioia potente nel cuore, felicità nel cuore, felicità infinita, palpito d’amore nel cuore per questo primo contatto della mente).

 




 

Sollevarsi al di sopra di tutto: sentire l’“irrealtà” temporanea di tutto. Sentire di poter “consistere” in un punto immobile e superiore da quale tutto può esser visto come transeunte e irreale: da quel punto tutto può esser dominato, osservato, veduto, valutato, trasformato. Se tutto il mondo crolla, immobili in quel punto non si crolla: tutto è agitato, solo in quel punto non v’è agitazione. Tutto è senza centro: quel punto è il centro di tutto. Ritirarsi in quel punto, dove è l’estrema impassibilità, dove è la permanente imperturbabilità. Lasciar andare tutto, abbandonare tutto, mollare tutto, cedere, rilasciarsi tutto e consistere nel punto della immobilità superiore: qui sentirsi Io, Puruşa immortale, Essere, Spirito, Figlio del Divino, Figlio della Divina Şakti. Essere: qui è la Libertà.

 

Dischiuso il mio cuore al tuo tocco prodigioso, o Madre, sento il mio cuore trasmutarsi in fuoco d’Amore. Sei Tu che sbocci nel mio cuore, o Şakti. Luce-Fuoco è il mio cuore, radiante splendore è il mio cuore, incandescenza d’Amore è il mio cuore.

 

Io sono aperto a Te, o Divina Şakti, Potenza suprema e Madre Divina: ti sento nel profondo della mia vita, che è Tua vita. Ti venero nel cuore e mi sprofondo nell’estasi vegliante del cuore, nel centro di luce del cuore, per sentire Te dominante nel mio cuore, Te trionfante nel mio cuore, Te vivente e osannante nel mio cuore. Follia di Te nel mio cuore! Follia Divina e danza ebra di fuoco d’Amore nel m io cuore.

 

Şakti

 

Soave abbandono all’Infinita: lasciar operare l’Infinita. Lasciarsi muovere dalla Divina Potenza. Donare tutto se stesso alla Gioia Infinita. Aprirsi tutto alla Felicità Infinita. Affidarsi totalmente all’Amore della Madre Divina. Mettersi serenamente nelle mani della Divina Potenza: lasciar agire Lei, aprirsi a Lei, rimettersi a Lei, abbandonarsi a Lei, accogliere Lei, servire Lei, venerare Lei, adorare Lei, essere Lei. Soave abbandono all’azione dell’Infinita. Amare la Madre, benedire la Madre, vivere per la Madre, evocare la Madre, sentirsi animato dalla Madre, purificato dalla Madre, rigenerato dalla Madre. Il dono di sé alla Madre.

 

Armonizzare tutta la vita con il cuore, l’energia con il cuore, il respiro con il cuore, il plesso solare con il cuore, il mentale con il cuore; sentire il cuore come il centro di tutta la vita e come il primo spiraglio che si apre al fluire della Divina Şakti, alla Madre potente. Sentire il cuore come sede del Divino e come primo centro d’irradiazione della Beata Potenza per tutto l’essere. Riferire tutto ciò che è vita, sensazione, pensiero, al cuore, lí avviene la consacrazione, lí il sacerdote purifica tutto sul perenne fuoco d’amore. Lí arde la fiamma soave che scalda il sangue e lo rende fluido d’amore. Nel cuore è il sole mistico che scalda tutta la vita.

 

La Pace dell’Infinito scende nel mio essere: Beatitudine sottile s’irradia dalla schiena verso il cuore e il plesso solare. Sono aperto all’Amore Divino. Prossimo in ogni cosa e in ogni immagine, mi è l’Amore Divino. Tutto è Amore Divino, Tutto reca il messaggio originario dell’Amore Divino. Tutto deve essere amato; amato infinitamente. Tutto attende la Liberazione attraverso l’Amore potente. Io attendo questo Amore per essere Suo strumento. Sempre piú mi apro all’Amore Divino. Il Fuoco soave si accende sulle spalle ed arde lentamente, penetrando sempre piú in me con carezzevole penetrazione. Con beata coscienza mi apro tutto all’Infinito, mi consacro tutto all’Infinito Amore.

 

A Madre Divina, Potenza d’Amore di fuoco, io mi apro a Te, mi lascio penetrare da Te, animare da Te, guarire da Te. Io sono aperto a Te: sempre piú profondamente Ti accolgo in me, nel petto, nel cuore, nel plesso solare, in tutta la mia vita. Io vivo di Te, intimamente, intensamente, gioiosamente. Il Tuo Amore di fuoco sboccia nel mio cuore: “io” devo essere trasformato. Io sono aperto a Te: e Tu nasci nel mio cuore come felicità segreta e potente, ti espandi nel mio petto. Ed io ti respiro dal cuore. Pace mentale. Gioia della pace mentale. Il fuoco d’Amore continua ad ardere nel mio cuore. Io sono aperto a Te, o Madre.

 

Lasciar essere il Divino: scomparire e lasciar operare soltanto il Divino. Dissolvere l’illusione della forma e il Divino apparirà nella sua inesprimibilità. Annullarsi e sparire, per far esprimere solo il Divino. Sciogliersi, sgretolarsi, svanire nel Nulla, perdersi nel Vuoto, perché il Vero e Primo Agente agisca. Immobile morire, vivere nel Non-essere, abbandonarsi. Affidarsi. Lasciarsi andare, lasciarsi trasportare, lasciarsi vivere, abbandonarsi, dissolversi; non essere piú io, non pensare, non volere, non udire, non sentire, non muoversi. Non far resistenza, non aspettare, non misurare: cedere indefinitamente, andare alla deriva dell’Infinito: lasciarsi sospingere.

 

Ascoltare il cuore: silenzio divino intorno, in cui si coglie misterioso un rintocco ritmico di campana: vibrazione celeste di suono-luce. Respiro. Sangue che fluisce piú caldo e piú puro dal cuore. Gioia potente del cuore, gioia irresistibile, ardore che trasmuta. Rinascere dal cuore, rivivere nel cuore, gioire, gioire, gioire nel cuore, potentemente, vastamente, profondamente. Svegliare il cuore alla Beatitudine vera. Sentir vivere soltanto il cuore. Far posto all’Amore Divino nel cuore. Lasciar esprimere l’Infinito dal cuore.

 

Ascesi

 

 

O Amore Divino, fa’ che io Ti offra tutta la mia vita, che io Ti senta in tutta la mia vita. Io sono aperto a Te e Ti adoro con ardore nel profondo della mia vita: Ti invoco e Ti prego con tutto il mio essere, aperto a Te, anelante a Te, sottomesso a Te: solo Tu, o Amore Divino, compirai il miracolo in me: solo Tu, o Immenso, Eterno, Potente, Amore Divino, potrai liberarmi e rendermi Tuo strumento. Ti attendo e Ti invoco, ti chiamo dal segreto del cuore, Ti anelo con tutta l’anima. Ti voglio, Ti sento, inebriato di felicità, o Amore Divino. Scendi in me: io sono aperto a Te. Invadi la mia vita: rendi tutto Amore la mia vita.

 

 

Massimo Scaligero

 


M. Scaligero – A un discepolo – 19-29 agosto 1937.