Variazione scaligeriana N° 195

Variazioni

VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 195

 

«Perché il pensiero afferri il vivente fuori di sé, deve afferrare il vivente in sé, ossia nel suo proprio essere, in quanto pensiero: l’eserci­zio della concentrazione e la contemplazione del vivente nella natura sollecitano in esso tale possibilità».

 

Massimo Scaligero, La via della Volontà solare

 

 




 

Percezione pura

 

Quando contemplo una pianta, cioè la osservo con atteggiamento meditante, sono riportato a me stesso, cioè la pianta mi fa da specchio in questo esercizio. I due soggetti, la pianta e il contemplante, sono uno nella realtà del vivente.

 

La Natura è il palcoscenico del vivente ed è il campo di esercitazione operativa ideale per iniziare.

 

Il Pensare unito alla Natura risulta realtà del Vivente e ne risalta le qualità.

 

 

Angelo Antonio Fierro