Luglio, con il suo caldo torrido e le lunghe giornate, con il Sole che tramonta oltre l’ora di cena, e le notti spesso afose e insonni, è il mese piú tipico dell’Estate. I temporali che rinfrescheranno l’aria nella rottura dei tempi dopo Ferragosto, sono un lontano miraggio, bisognerà attendere la fine di Agosto per godersi quei fantastici acquazzoni.
Adesso per sfuggire alla calura ed evitare colpi di calore e disidratazione, cerchiamo ombra, bibite ghiacciate, frutta fresca, ci tuffiamo nel mare, o nelle acque dolci di laghi e fiumi. Ventilatori, condizionatori e docce ci aiutano in ambito domestico.
Per evitare che i bambini e le persone fragili soffrano troppo gli effetti indesiderati del caldo, ci premuriamo saggiamente di uscire con loro solo nelle ore piú fresche, ossia il mattino presto oppure nel tardo pomeriggio.
Nelle località turistiche si va a fare una passeggiata dopo cena, gustando un gelato sul lungomare, o nel centro storico delle cittadine che accolgono i vacanzieri. Le attività commerciali sono spesso aperte anche nelle ore serali e notturne.
Il nostro corpo fisico e quello eterico nel periodo in cui il caldo e il sole ci mettono alla prova in modo cosí intenso, sperimentano una condizione necessaria, in realtà, per la nostra vita interiore.
Secondo gli insegnamenti steineriani infatti, il calore è uno dei dodici sensi; noi percepiamo il calore fisico, ossia quello della temperatura, ma anche quello animico, legato ad emozioni e sentimenti.
E poi c’è il calore spirituale: ci sentiamo profondamente connessi con tutto ciò che ha vita intorno a noi, parte di un Progetto Divino mirabile e della Comunità dei Viventi, tutti figli della stessa Madre Divina.
Percepire il calore intenso dei raggi solari che fanno maturare i frutti succosi della bella stagione, aiuta ad attivare in noi i recettori del calore animico e spirituale.
Massimo Scaligero diceva che in estate è importante, sempre con misura e giudizio, prendere il sole, sudare e fare esercizi di meditazione e percezione pura su queste sensazioni corporee, che diventano animiche e spirituali.
Il lavoro interiore ci offre strumenti adatti a sopportare meglio il caldo: come ci salviamo dalla calura eccessiva tuffandoci in acqua, cosí anche, senza essere in spiaggia, possiamo sviluppare in noi forze in grado di procurarci frescura, in una sorta di percezione pura che attinga all’etere dei colori blu e verde.
Nel mese di Luglio il colore dominante è di sicuro il giallo, che rappresenta la luce solare che irradia di calore la Natura ed è legato a determinate entità del Regno Elementare.
Quello che noi dobbiamo cercare è dunque il blu, colore legato alle entità elementari delle acque, come le ondine, e al freddo, e anche il verde, unione tra il giallo caldo del sole e il blu freddo dell’acqua, che va a stemperare il fuoco e a rendere vivibile il nostro mondo per tutti i viventi.
Il nostro benessere viene ritrovato dunque, con la percezione dei colori freddi. Anche il violetto, quando il rosso non è prevalente, può essere fresco. E poi è il colore dell’astrale.
All’inizio di questa estate che si prospetta molto calda, prepariamoci quindi ad andare avanti con le giuste difese preventive; sia le strategie classiche sopra indicate, ombra, bagni, idratazione, alimentazione adeguata, sia quelle interiori.
La stagione che stiamo vivendo però, sarà molto probabilmente calda anche da un altro punto di vista: la situazione geopolitica internazionale è molto instabile e infuocata.
Guerre sempre piú odiose e minacciose mettono a rischio la pace di tutti i popoli, compresi quelli europei, che si sono goduti decenni di tranquillità; anche se spesso a discapito delle sofferenze di nazioni piú o meno lontane nel secondo e terzo mondo.
Non sappiamo come questi conflitti avranno conseguenze nelle nostre esistenze, ma dobbiamo essere pronti a tutto.
Dunque se possibile, cerchiamo di creare dei rifugi in luoghi lontani dalle grandi città, in cui ci sia acqua, scorte di cibo e possibilità di raccogliere e coltivare. Salviamo una buona scorta di semi. Facciamo comunità con persone che come noi siano consapevoli della situazione rischiosa in cui ci troviamo. Ma che soprattutto capiscano che le battaglie sono in realtà sempre sul piano interiore, sovrasensibile, e che i veri nemici appartengono alle Forze dell’Ostacolo, non sono esseri umani o nazioni.
Queste sono delle semplici misure preventive che possono essere d’aiuto.
La salvezza piú importante però, è quella animica e spirituale: le guerre portano odio, paura, ansia, aggressività, diffidenza: tutti sentimenti ed atteggiamenti provocati ed alimentati dagli Ostacolatori, Ahrimane, Lucifero, e poi ci soni gli Asura, entità anticristiche molto potenti che vogliono far fallire il Progetto Uomo.
Parteggiare per una fazione, augurando morte e distruzione a quella avversaria, farsi prendere dall’odio o dal terrore e non essere piú padroni del proprio destino e delle proprie emozioni; diventare egoisti, violenti, insensibili: ecco a cosa vogliono portarci, alla perdita della nostra bontà, umanità, fermezza e gentilezza. È la negazione assoluta del principio evangelico “Ama il prossimo tuo come te stesso”: tutto ciò che è giusto e santo viene ribaltato, come tragicamente già accaduto mille volte nella Storia delle Nazioni Cristiane (o sedicenti tali).
La legge del taglione del Vecchio Testamento torna ad imperare: ma noi sappiamo che quella legge fu data da entità che appartenevano alle Forze piú oscure.
Questo Fuoco distruttivo che sta incendiando la Civiltà attuale, e che sembra inarrestabile, potrebbe fare a pezzi e cancellare la Società come abbiamo sempre imparato a conoscerla.
Sta a noi superare la difficile prova: anche per il caldo della guerra dobbiamo avere le risorse interiori pronte ed efficaci: la Frescura Aurea dentro il Cuore e dentro l’Anima può salvare il nostro Spirito, il nostro Io, dalla voracità dei predatori piú feroci, gli Asura che bramano di azzannare l’Io dell’Uomo dopo aver incendiato la sua anima.
La battaglia sarà dura, in pochi ce la faranno a restare umani, buoni, compassionevoli e nel contempo fermi e incorruttibili verso il Male, il peccato e la decadenza morale.
Il Premio Aureo che ci attende dopo, sarà grande, sembra già di vederlo.
Anni fa leggevo gli scritti di Serge Latouche, uno studioso di cui ho già parlato in altri miei articoli sulla Decrescita e sulla Transizione ad un Mondo di Comunità autosufficienti in rete tra loro.
Latouche ci parla in diverse occasioni di una Civiltà del Mediterraneo, unita potenzialmente da fattori climatici, ambientali, ma soprattutto culturali e spirituali. Pur non essendo credente, egli vede nelle popolazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo, tutte con tradizioni, religioni e lingue molto diverse tra loro, uno Spirito affine ed una vocazione comune.
La nazioni nate all’ombra delle piante piú sacre in assoluto, gli ulivi, hanno degli elementi molto simili nelle basi delle loro civiltà: amore e rispetto per la terra, accoglienza dell’ospite, del viandante, del profugo; apertura al nuovo, al diverso, allo straniero. Il pane, l’olio e il sale non si negano a nessuno. La vita è sacra.
Nella Grecia devastata dagli sciacalli della UE e dalla morsa della Finanza ahrimanica, una decina di anni fa, fuori dalle case venivano lasciati mobili e letti con delle tettoie, per viandanti e senza tetto che avevano bisogno di un riparo. Il pane, anche in povertà; si divideva col prossimo.
Nella Magna Grecia di duemila anni fa, cosí come nei secoli successivi con le dominazioni arabe e poi con gli svevi di Federico II, un crogiolo pacifico, prospero e ricco di risorse condivise, rappresentò un faro di Civiltà per l’umanità intera.
Il clima mite, il territorio fecondo di frutta e ortaggi tutto l’anno; i mari pescosi e l’abbondanza di materie prime di ogni genere; ha rappresentato la ricchezza di una costellazione di civiltà ammirate e invidiate da chi si trovava piú a Nord e ad Est, tra climi rigidi e steppe aride.
I cosiddetti barbari, però; una volta arrivati a bagnarsi nel Mediterraneo, si sono trasformati in popolazioni pacifiche ed operose; la guerre che ci sono state, venivano quasi sempre da fuori.
Oggi quel che resta di quella Civiltà Aurea del passato è preda di avide multinazionali che si sono impossessate di ogni bene di valore, porti e infrastrutture compresi. I vari Governi sono in mano a fantocci venduti e ricattati, che svendono alla speculazione finanziaria ogni Bene Comune, gettando i cittadini nella povertà. La Giustizia piega i deboli anche se onesti, e lascia quasi sempre impuniti malvagi e approfittatori.
La caduta di questa società corrotta è inevitabile. Restiamo saldi e puri interiormente, perché in futuro saremo chiamati a dare il nostro contributo per ricostruire, e per dar vita ad una Civiltà Aurea completamente nuova.
Preserviamo la nostra frescura spirituale, alimentata dal lavoro interiore, dalla bontà e dal senso della giustizia e dell’onore, affinché l’incendio che sta per divampare attorno a noi non possa bruciare le nostre anime immortali!
Shanti Di Lieto Uchiyama