VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 196
«Il volere risorge nel pensare, in quanto il pensare impegnato nella concentrazione e nella meditazione è un pensare che vuole: l’animazione del pensiero è simultaneamente un moto volitivo, ossia il moto di una prima forma di “volere puro”; è un volere che scorre come pensare, in quanto pensare libero dai sensi, e irrora di pura luce la vita dell’anima».
Massimo Scaligero, La via della Volontà solare
Pensare e volere si alternano e si accavallano come onde dell’anima in ricerca di esperienze spirituali.
Se il primo moto del pensare sta nella sua vivificazione che chiama in causa il sentire, ne segue in progress la sua animazione che coinvolge il volere. La spiritualizzazione del pensare lo rende puro e lo restituisce in pieno come volere puro.
La vita dell’anima si attorciglia nelle sue triplici forze che hanno come perno l’esercizio della concentrazione.
Angelo Antonio Fierro