Con la geoingegnaria offuscheremo il sole!

Inviato speciale

GWB@dailyhorrorchronicle.inf

Dabliu

Proseguo nel mettere a disposizione dei lettori la corrispondenza via e-mail, procurata illegalmente, che il giovane diavolo Giunior W. Berlicche, inviato speciale per il «Daily Horror Chronicle» nel paludoso fronte terrestre, ha confidenzialmente indirizzato alla sua demoniaca collega Vermilingua, attualmente segretaria di redazione del prestigioso media deviato, all’indirizzo elettronico Vermilingua@dailyhorrorchronicle.inf.

Andrea di Furia

Vedi “Premessa” www.larchetipo.com/2007/set07/premessa.pdf


Con la geoingegnaria offuscheremo il mondo!

Carissima Vermilingua,

quella frase di William James che è apparsa improvvisamente sul tuo profilo Fàucibook, e che ti ha cosí tanto contrariata, è solo una burla di Farfarello, che sa benissimo quanto ti impegni nell’uso degli asocial network. Voleva punirti per le tue numerose assenze ai nostri rituali raduni celebrativi del master in damnatio administration.

Diavoletto con bacchetta magicaOggi sul paludoso fronte terrestre gli scienziati moderni non pensano affatto, come disse quella insipiente caviuccia a fine XIX secolo, che: «La nostra scienza è una goccia, la nostra ignoranza un mare». Al contrario (grazie a noi) ritengono la loro scienza capace di tutto: anche di risolvere qualsiasi guasto da loro prodotto, senza pagare dazio. Pur disprezzando Maghi e Magia, non hanno saputo rinunciare alla miracolosa “bacchetta magica”. Tiè!

Naturalmente è sempre una questione di posizionamento, di corretto posizionamento nel sociale. Ad esempio, sia la Magia sia la Scienza a un determinato livello morale-culturale individuale sono una cosa positiva, ma se le delocalizziamo nella dimensione politica (slap) degenerano nella manipolazione ideologica di gruppo; e se le delocalizziamo nella dimensione economica (slap, slap) degenerano nella maniacalità predatoria.

Similmente anche il nostro lecca-lecca emotivo deve finire delocalizzato: non deve mai ritrovarsi collocato nella sua corretta posizione rispetto al Mondo, altrimenti si realizzerebbe la quinta raccomandazione dell’ottuplice sentiero, come puoi leggere da questo frammento registrato nel mio inesauribile moleskine astrale.

Agente del Nemico: «La quinta cosa che necessita all’uomo per liberarsi di ciò che oscuramente si agita in lui è di conquistare il giusto posto, la giusta posizione nel Mondo. Che cosa il Buddha intendesse con ciò, possiamo spiegarcelo cosí: molti uomini sono malcontenti del loro compito nel Mondo e credono che il loro posto dovrebbe essere diverso. Ma l’uomo dovrebbe acquisire la capacità di trarre il miglior bene possibile dalla posizione in cui è nato e in cui il destino l’ha messo; dovrebbe davvero imparare a trarne il meglio. Chi non si sente pago del posto che occupa …non può estrarne la forza che lo conduce a ben operare nel Mondo. Questo il Buddha chiama conquistare la “retta posizione”».

Talché risulta logicamente conseguente (slap) una serie di linee guida per noi della Furbonia University:

a) favorire lo “slittamento laterale degenerativo” delle caratteristiche di ogni dimensione sociale nelle altre due: ad esempio della fede religiosa (dimensione culturale) dal Sacerdote-devoto al Politico-manipolatore (dimensione politica) o al Tecnocrate-stalker (dimensione economica);

b) metamorfosare la Saggezza armonizzatrice del Cosmo-universo nella Follia devastatrice del caos-borsistico virtuale;

c) anticipare artificialmente le migrazioni dei Popoli, sottraendo anche a loro la “retta posizione”… fin dal punto di vista geografico.

Fiamme dell’Inferno, Vermilingua. Una volta che si crede onnipotente bacchetta magica, la Scienza è un ottimo strumento negli artigli di noi Bramosi pastori. Come ci diceva Ruttartiglio, nell’ultimo incontro, è uno strumento capace perfino di offuscare il Sole!

Ruttartiglio: «Mentre adombravo l’intero consesso americano della Camera dei rappresentanti – su invito di Ràntolobiforcuto, che ci tiene a far monitorare da osservatori esterni i progressi della sua illegittima guida in un Estremoccidente accecato dalla speculazione finanziaria – ho finalmente sentito affermare dal portavoce Newt Gingrich che: “La geoingegneria consente di occuparsi del problema del riscaldamento globale per appena un paio di miliardi l’anno”».

Farfarello: «Tre anni piú tardi, nel 2011 tempo terrestre ‒ monitorato con particolare attenzione da un orgogliosissimo Strèpitofragoroso per quel ping-pong Gran Bretagna-USA che ormai gestisce a menartiglio – il Governo inglese viene spronato dalla Royal Society ad investire risorse significative su interventi geoingegneristici, di scala planetaria, volti a schermare una parte dei raggi del Sole. Interventi che: “potrebbero rivelarsi l’unica opzione in grado di ridurre rapidamente le temperature globali in caso di emergenza climatica”».

Ancora una volta le pratiche di contro-resilienza da adattamento economico, ossia capaci di estrarre comunque business da ogni disastro provocato senza risanarlo, ci stanno dando le maggiori soddisfazioni, Vermilingua. Non è genialmente perverso usare l’inquinamento dell’atmosfera come soluzione all’inquinamento dell’atmosfera stessa? Quel diavolo d’un Ruttartiglio, grazie alla sua insana passione per una bio-nano-geno-cyber-laser-andro-giga-meccatronica tecnologia ‘altamente disumanizzante’, è capace di escogitarne sempre una nuova.

Obama e Cameron con tenda da soleRuttartiglio: «L’idea mi è venuta durante uno di quei noiosissimi summit mondiali dove tutto è già deciso in partenza e gli Stati colonizzati dal duo GB-USA devono solo far finta di dire la propria, ma in realtà sono obbligati a credere, obbedire e combattere senza rompere piú di tanto i geopolitici zebedei. Il Presidente e il Primo Ministro (di mattina in una riunione a due) un poco infastiditi dalla luce troppo forte che proveniva dall’esterno, hanno chiesto ad un attaché di tirar giú la tenda da sole esterna. E nel vedere questa barriera tessile frapporsi via via tra la luce del Sole e i due burocrati registrati nel libro paga della Furbonia University… mi è balenata alla mente un’ispirazione maligna che entrambi hanno fatto propria».

Giunior Dabliu: «Quale?».

Ruttartiglio: «Iniettare un velo di particelle minerali nell’atmosfera per riflettere la luce del Sole, riducendo cosí la quantità di calore che avrebbe raggiunto il suolo: in gergo geoingegneristico la sigla è SRM = Solar Radiation Management o Gestione delle Radiazioni Solari».

Giunior Dabliu: «Capperi! Un rimedio che tenta di “gestire” la quantità di luce solare che raggiunge la Terra è il peggiore sgarbo che si possa immaginare per il Nemico e le sue Gerarchie Angeliche».

Ringhiotenebroso: «Davvero hai colto l’attimo, Ruttartiglio. Data la mancanza di progressi politici nel tentativo di ridurre le emissioni nell’atmosfera di gas alteranti, che portano a quel crescente riscaldamento termico adattissimo alla nostra futura presa in carico di quel planetúcolo orbitante, era proprio giunto il momento che i Governi preparassero un piano B rivolgendosi alla bacchetta magica della tecnologia».

Ruttartiglio: «Tuttavia sapete che mi piace la varietà delle soluzioni, per cui mi sono divertito a suggerire variazioni sul tema a piú di un ricercatore: ad alcuni ho consigliato una prateria spaziale di specchi celesti a distanza satellitare; ad altri di “illuminare le nuvole” sparando acqua di mare in cielo per creare una maggiore copertura nuvolosa».

Farfarello: «Ah, una riedizione riveduta e corretta del Nifheleim atlantídeo prediluviano. Allora di certo i raggi del Sole non penetravano quelle spessissime nuvole».

Ringhiotenebroso: «L’opzione che però ho sentito discutere di piú dalle mie vittimucce candite è quella che prevedeva di spruzzare nella stratosfera solfati gassosi tramite speciali aeroplani, o mediante un lunghissimo tubo sospeso grazie a palloni pieni di elio o piú semplicemente tramite appositi cannoni».

Giunior Dabliu: «Certo che se non vengono presto sviluppate regole e linee guida, o una legge che impedisca sperimentazioni sul campo della Gestione delle Radiazioni Solari, la tentazione per i moderni ricercatori-businessmen è tale che presto ci troveremo (slap) nel Far West della ricerca scientifica».

Farfarello: «Per questo, appunto, per spruzzare ulteriore fumo atmosferico sull’argomento, s’è organizzata una tre giorni sulla geoingegneria tramite la Royal Society, ma concentrata su di un argomento specifico: come condurre e gestire la ricerca sul campo ed i suoi eventuali sviluppi? Quali regole emettere e quale istituzione avrebbe dovuto regolare il tutto? Come intendere una “buona” gestione?».

Come sempre, Vermilingua, tutto ciò lo si fa non per eliminare una possibilità insulsa come la geoingegneria (che è il solito occuparsi del sintomo e non della causa della malattia atmosferica), ma solo per trovare il modo di impedire che forze contrarie alla sperimentazione da parte dei nostri Apprendisti stregoni possano interdire la ricerca che si è già deciso di fare comunque. Tiè!

Ad esempio l’immettere solfati nell’atmosfera non è altro che l’imitazione di ciò che succede dopo un’eruzione vulcanica. Ruttartiglio ci ha spiegato che quando il Pinatubo nel 1991 eruttò gas e ceneri, nella parte bassa dell’atmosfera delle Filippine si formarono goccioline di acido solforico che, restando in sospensione nella stratosfera, in poche settimane rivestirono l’intero pianeta. Sono come minuscoli specchietti che riflettono la luce solare e causano localmente un raffreddamento della temperatura atmosferica.

Dabliu che soffia il fumo del PinatuboLa criticità, che però non debbono osservare le nostre vittimucce aulenti, è che l’“opzione Pinatubo” – perdona il semisolido filino di bava che fuoriesce dalle mie fàuci ‒ non interviene minimamente sulla causa del cambiamento climatico e dell’accumulo dei gas serra che intrappolano il calore, ma agisce sul sintomo piú ovvio: le temperature piú calde. Come qualcuno osserva purtroppo inopportunamente.

Agente del Nemico: «È un approccio che potrebbe aiutare a controllare lo scioglimento delle calotte polari, ma non fa nulla riguardo la crescente quantità di carbonio presente nell’atmosfera che, nel frattempo, gli oceani continuano ad assorbire, provocando quella rapida acidificazione delle acque che già ha richiesto un pesante tributo alla vita marina a guscio duro, dai coralli alle ostriche, e che potrebbe avere impatti a cascata su tutta la catena alimentare acquatica».

Ma, come ci ha spiegato Ruttartiglio, c’è un altro libidinoso svantaggio, Vermilingua. Una volta che si comincia a spruzzare materiale nella stratosfera per oscurare il Sole, sarebbe impossibile smettere, perché altrimenti tutto il calore bloccato artificialmente dal parasole chimico colpirebbe come un’unica, gigantesca onda anomala, senza dare il tempo al nostro antipastino emotivo di un adattamento graduale: come ha ben afferrato il nostro inopportuno oppositore.

Agente del Nemico: «È come succede alla streghe delle fiabe, che restano giovani bevendo magici elisir. Appena la loro riserva si esaurisce ecco che tornano vecchie decrepite. …Non avremmo piú un cielo, ma un tetto: un lattiginoso soffitto geoingegneristico che scruta dall’alto un mare inacidito e moribondo».

Che esseri fastidiosi, Vermilingua! È tuttavia rassicurante quanto ci ha detto, in conclusione, il nostro ex-collega integralista scientifico e che ti copincollo dal mio moleskine astrale.

Ruttartiglio: «Queste velleitarie opposizioni degli Agenti del Nemico non ci debbono dar fastidio piú di tanto. La nostra geoingegneristica tenda solare che tanto fa bene al business ha in ogni caso effetti deleteri: comunque la si voglia posizionare. Le simulazioni effettuate dai nostri ricercatori affermano che se la posizioniamo a Nord devasterà il Sud di quel sassetto cosmico con altissime temperature ed aumentate desertificazioni. Mentre se la posizioniamo a Sud tutta questa bruciante desertificazione avverrà a Nord. E non essendoci una “retta posizione” per questo marchingegno maligno dal punto di vista atmosferico ciò causerà in anticipo, rispetto ai tempi voluti dalle Coorti del Nemico, epocali migrazioni di popolazioni che troveranno impreparate e ostili le popolazioni riceventi. Ci attende perciò un magnifico periodo di caotica asocialità planetaria causata dal malèfico abbinamento della velleità scientifica con la quotazione in Borsa».Giunior Dabliu

Dannazione, Vermilingua! Se non fosse per quel proverbio bastardo delle pentole senza coperchi che ci riguarda da vicino, e di cui sempre temo il contraccolpo inaspettato, non pare anche a te estremamente promettente questa malèfica ispirazione di macello-marketing?

Il tuo oscurantissimo

Giunior Dabliu