Elementi fondamentali dell'esoterismo

Antroposofia

Elementi fondamentali dell'esoterismo


Abbiamo parlato della coscienza dei differenti regni della natura. Gli organi degli uomini hanno una coscienza organica; in modo anormale, questa coscienza si trova negli idioti. Si tratta della coscienza astrale, posseduta anche dagli insetti notturni, dalle formiche, dai ragni ecc. Nelle api, incontriamo una coscienza del tutto differente. Ci serviremo dell’esempio delle api per mostrare come si arriva a tali verità e come, in seguito, si utilizzano per orientarsi nel­l’universo.

Una formazione occulta è tutt’altra cosa rispetto a quelle ordinarie; essa non mira, come quelle, ad inculcare nell’allievo una grande quantità di materie da insegnare. In una rigorosa formazione occulta, l’allievo non riceve sapere, ma una frase rilevante, dotata di forza interiore. Una volta, accadeva lo stesso. L’allievo doveva meditare su tale frase, mentre con una calma assoluta padroneggiava i moti della sua anima. Ciò aveva per effetto che l’allievo diventava completamente luminoso, trasfigurato dall’interno.

apiOra, quando l’uomo è arrivato a penetrare con lo sguardo in se stesso, può immergere la propria coscienza in altri esseri. A questo scopo, bisogna aver afferrato con precisione il punto situato dietro il centro fra i due occhi e far scendere la coscienza da là fino al cuore. Allora si può trasferire la propria coscienza nelle altre cose, si può per esempio esplorare quel che vive in un formicaio.

Si può anche ugualmente percepire la vita in un alveare. Facendo ciò, si vive un fenomeno che in tempi normali non si vive sulla Terra. Nel­l’attività dell’alveare si vive qualcosa che va al di là della nostra esistenza terrestre e che in effetti non esiste sulla Terra. Non si può immaginare quello che avviene sugli altri pianeti. Non si può per esempio sapere cosa avviene sul Sole o su Venere, se non si sa seguire il processo di immersione nella vita e nell’attività di una comunità di api.
L’ape non ha seguíto come noi tutto il percorso dell’evoluzione. Ai suoi inizi, non era collegata alla stessa catena di evoluzione degli altri animali e degli uomini. La coscienza dell’alveare, non quella delle api prese individualmente, è immensamente elevata.

Ape reginaL’uomo raggiungerà la saggezza di questa coscienza solo allo stadio di Venere. Avrà allora, partendo da se stesso, la coscienza necessaria per costruire con una sostanza che creerà partendo dal proprio sé. Le formiche costruiscono il formicaio con ogni specie di cose, ma non costruiscono ancora degli alveoli. Costruire degli alveoli è tutt’altra cosa, sui piani superiori. Trasportando la propria coscienza nell’alveare, adottando la coscienza di Venere, si impara qualcosa del tutto diverso da quanto c’è effettivamente sulla Terra, si impara ad anticipare qualcosa che avrà luogo nella nostra esistenza sulla futura Venere: il distacco assoluto dalla funzione sessuale. Nelle api, la funzione sessuale è attribuita soltanto alla regina. La funzione sessuale, che appartiene al kāma, viene completamente messa da parte; i fuchi sono uccisi. Troviamo qui prefigurato quello che ulteriormente accadrà veramente nel­l’umanità, quando il lavoro sarà il supremo principio. È soltanto con l’impulso dello Spirito che si può diventare capaci di identificarsi con la città delle api.

ReichsanzeigerAdesso, per andare avanti, svilupperemo il vero concetto di alchimia. Ancora nel XVIII secolo si potevano leggere degli articoli sul­l’alchimia nel «Reichs Anzeiger» (La Gazzetta dell’Impero). Kortum, autore della Jobsiade, fu uno dei piú notevoli alchimisti del XVIII secolo. In certi articoli veniva trattata quella che è chiamata la “materia primigenia”, messa in relazione con la pietra filosofale. Kortum, che era fortemente appassionato di quei temi, diceva allora: «È molto difficile cercare la pietra filosofale, ma essa è ovunque, perché la riscontrate ogni giorno, la conoscete molto bene, l’avete con voi ogni giorno, ma non sapete che si tratta della pietra filosofale». Ecco una descrizione pertinente.

Nella natura, tutto è organizzato con una saggezza infinita, con un’economia infinitamente saggia. Tutti gli esseri viventi con il kāma – gli animali e gli uomini – tutti gli esseri viventi pranici – le piante – sono in correlazione. Inspiriamo l’ossigeno, espiriamo l’anidride carbonica; lo stesso gli animali.

Se questo fosse continuo, l’aria sarebbe ben presto carica di anidride carbonica. Ma le piante assimilano l’anidride carbonica ed esala­no ossigeno. Gli animali e gli uomini non possono vivere senza le piante. Ora, l’anidride carbonica è formata da carbonio e ossigeno. Le piante trattengono il carbonio ed esalano l’ossigeno. L’uomo invece assorbe l’ossigeno e, con il suo processo vitale, combinando l’ossigeno con il carbonio, lo trasforma in anidride carbonica. Le piante costruiscono il loro corpo con il carbonio che trattengono.

forestaNei tempi antichi, la Terra aveva un aspetto diverso da quello di oggi. Anche in queste regioni c’erano delle foreste di felci e di equiseti giganti. Esse sono scomparse. Dapprima, la terra si è ricoperta di uno strato di torba, residuo delle piante che erano morte; in seguito, le antiche foreste di felci e di equiseti si sono trasformate per diventare gli immensi giacimenti di carbone del pianeta. È cosí che, poco a poco, i minerali della terra sono nati dal regno vegetale e dal regno animale. Quando si guarda l’antracite, si può dire che una volta era un vegetale.

Se si risalisse piú indietro, si potrebbero trovare anche le piante all’origine dei cristalli di rocca, delle malachiti ecc. Prima del carbone, la catena mediana delle Alpi è nata da vegetali antichissimi. Un diamante è esattamente la stessa cosa di un pezzo di carbone. La natura ha creato il diamante partendo da un carbone ancora piú antico del carbone attuale. Anche il cristallo di rocca è nato dalle piante.

diamanteIl calcare è stato secreto da animali. La catena del Giura, per esempio, è una tale accumulazione di calcare. Una volta, esso era ricoperto dal mare; è stato formato dalla fauna marina, dai gusci e dalle conchiglie fossili. È cosí che la roccia primitiva è nata dalle piante, mentre le rocce calcaree, piú recenti, sono nate dagli animali. Il regno vegetale passa poco a poco al regno minerale. Tutto quanto è di solido sulla terra ha la sua origine in una terra vegetale. Grazie alle piante, si può studiare questo processo di mineralizzazione nella genesi del carbone.

Il regno minerale, come è adesso, separato dal resto, non esiste che durante la quarta ronda. In seguito, l’insieme del regno minerale sarà spiritualizzato dall’uomo. Questi lo “ara” con il suo Spirito. Tutto quello che l’uomo fa oggi, tutta l’industria, è una trasformazione del regno minerale. Quando qualcuno estrae un blocco di roccia per utilizzare le pietre nella costruzione di una casa, o quando qualcuno costruisce una cattedrale, tutto è una trasformazione del regno minerale. Durante la quarta ronda, l’uomo può lavorare sul regno minerale. Attualmente, invece, l’uomo non può fare nulla della pianta. L’uomo coinvolgerà nel suo lavoro tutto il regno minerale. Questo si farà in gran parte con le oscillazioni dell’elettricità che non ha piú bisogno di filo. È allora che il lavoro interviene fino nelle molecole e negli atomi. Alla fine della quarta ronda l’uomo avrà lavorato tutto il regno minerale.

A partire dalla quinta ronda, l’uomo farà la stessa cosa con il regno vegetale. Potrà compiere coscientemente il processo che la pianta subisce attualmente. Come la pianta assimila l’ani­dride carbonica e costruisce il suo corpo di carbonio, l’uomo della quinta ronda creerà il suo corpo a partire dalle sostanze del suo ambiente. Nella quinta ronda non ci sarà piú sessualità. L’uomo dovrà lavorare lui stesso sul proprio corpo, produrlo. L’uomo effettuerà allora coscientemente il processo che attualmente la pianta effettua inconsciamente, vale a dire l’assimila­zione del carbonio. Egli trasformerà la materia come la pianta trasforma oggi l’aria in carbonio. È questa la vera alchimia. Il carbonio è la pietra filosofale. Quell’uomo che, nel XVIII secolo, fece allusione a ciò, alludeva al processo di trasformazione che le piante compiono attualmente e che sarà compiuto dall’uomo in futuro.

Quando si studia la coscienza sui piani superiori, come quella che opera nell’alveare, si impara come l’uomo, piú tardi, produrrà lui stesso della materia. In avvenire, il corpo dell’uomo sarà anch’esso costituito di carbonio: sarà come un diamante malleabile. Non si abiterà il corpo nell’interno, ma lo si avrà davanti a sé, come un corpo esterno. È in questo modo che i pianeti sono attualmente costruiti dagli spiriti planetari. L’essere che noi siamo, che ha bisogno di un corpo prodotto da altri esseri, si trasformerà in un essere che emana, che rivela. L’uomo sarà allora un essere composto di tre membra: “l’uomo della sera che cammina su tre gambe”, come dice la Sfinge. Le quattro membra delle origini si sono differenziate. All’inizio, anche le mani erano degli organi del movimento. In seguito, sono diventate organi dello spirituale. In futuro, vi saranno solo tre organi: il cuore, organo della buddhi, il fiore di loto a due petali in mezzo agli occhi, e la mano sinistra, organo del movimento. Ed è a quest’avvenire che si riferisce l’indicazione di H.P. Blavatsky [concernente una seconda colonna vertebrale]. La ghiandola pineale e la ghiandola pituitaria organizzeranno una seconda colonna vertebrale, che si unirà piú tardi all’altra. La seconda colonna vertebrale scenderà dalla testa, sul davanti.

Per accedere a dei simili fili conduttori, bisogna introdurre la propria coscienza in un’entità che è posta piú in alto rispetto a quanto noi siamo attualmente, nell’ordinario svolgimento della nostra evoluzione terrestre.

Tutto questo era insegnato nelle scuole occulte e, in un certo senso, ci si esercitava a praticarlo. Bisogna abituarsi ad orientare il modo di pensare in questa direzione. Allora, si svilupperà in sé una sensibilità che non troverà niente senza valore e riconoscerà il valore di ogni cosa. Non c’è nulla in tutta la natura di cui il nostro pensiero possa fare astrazione senza che tutta la natura sia, per questo, distrutta.

Anche il formicaio ha una coscienza molto piú elevata di quella dell’uomo attuale. La coscienza del formicaio si trova nelle parti superiori del piano mentale. La coscienza delle api si trova invece nelle parti superiori del piano buddhi. Per quale fattore la coscienza delle formiche è venuta sulla nostra Terra? Questo è stato fatto grazie a degli esseri che sono situati piú in alto di quanto lo siamo noi, che sono già passati attraverso il processo per costituire il loro proprio corpo. I maschi, le femmine e le operaie, queste tre categorie elemento del formicaio, sono il corpo di un essere spirituale superiore. Anche lo spirito umano arriverà poco a poco a scindersi in tre parti. Il volere, il sentire e il pensare sono separati nell’allievo in occultismo. Le molecole del cervello si separano in tre gruppi. In effetti, l’allievo in occultismo deve legare lui stesso un determinato sentimento ad una rappresentazione. Per provare della compassione quando vede una situazione sconfortante, deve aggiungere coscientemente questo sentimento. Il pensare si situa sul davanti della testa, il sentire in alto, il volere nell’occipite. L’allievo in occultismo impara a metterli in relazione coscientemente. Piú tardi, queste tre parti si separeranno completamente. L’uomo dovrà allora dirigerle come il formicaio dirige i maschi, le femmine e le operaie.

Ci si può ora domandare perché degli esseri superiori si manifestano in un formicaio. Ebbene, se non ci fosse la produzione dell’acido formico, tutta la terra sarebbe differente. Ci voleva la saggezza previdente delle intelligenze superiori per prevedere il momento in cui l’acido formico doveva venire sulla Terra.

È cosí che si può inglobare tutta la Terra nella propria coscienza, in modo da sapere e riconoscere quello che vive ed esiste in essa. Cosí avveniva per Paracelso, che si faceva delle rappresentazioni sul modo con cui si possono utilizzare le cose in quanto medicine, perché egli sapeva quale rapporto esse avevano con l’uomo e i suoi organi. Cosí, la digitale purpurea è collegata al cuore e può sempre essere utilizzata a giusto titolo in questo senso. Attualmente, si cercano delle medicine nuove sperimentandole, facendo dei test sui loro effetti, su un campione di esseri umani. All’epoca, si cercavano delle medicine per intuizione, perché si osservavano i legami interiori. Le medicine cosí trovate mantengono sempre il loro effetto, mentre nelle altre si rivelano in generale nel corso del tempo degli inconvenienti che erano sfuggiti agli sperimentatori durante la prima osservazione.

 

Rudolf Steiner



   Dalle annotazioni di uditori presenti alla conferenza di Rudolf Steiner

Berlino, 29 settembre 1905 ‒ O.O. N° 93a. Traduzione di Angiola Lagarde.