Elementi fondamentali dell'esoterismo

Antroposofia

Elementi fondamentali dell'esoterismo

Cercheremo di comprendere meglio il corpo fisico. Nella costituzione dell’uomo, distinguiamo attualmente quattro parti: il corpo fisico, il corpo eterico, il corpo astrale e l’Io. Nello studio del corpo fisico bisogna ora entrare nei dettagli. All’epoca di una esistenza molto arretrata nel tempo, quando arrivò all’esistenza di Saturno, l’essere umano era già qualcosa. Il corpo fisico è la parte costitutiva piú antica e piú perfetta fra quelle di cui egli dispone oggi. Il corpo fisico è quadripartito, gli altri corpi non lo sono. Il suo germe esisteva già sull’antico Saturno. Il corpo eterico fu aggiunto sull’antico Sole. Il corpo fisico divenne allora piú perfetto. Il corpo astrale si aggiunse sull’antica Luna; è là che il corpo fisico passò per un quarto stadio. Il corpo fisico è, per cosí dire, già al quarto anno scolastico, mentre il corpo eterico è nel terzo anno, il corpo astrale nel secondo e l’Io nella prima classe scolare.

Per questo, solo il corpo fisico in quanto tale ha una coscienza di sé, mentre gli altri tre corpi non ne hanno. Nel momento in cui l’essere umano chiude i suoi organi dei sensi fisici, quando dorme, la coscienza di sé cessa; quando li apre verso esterno, la coscienza di sé ritorna. Si arriva alla coscienza di sé perché con i propri organi si può osservare l’ambiente circostante. Soltanto il corpo fisico è arrivato al punto in cui può aprire i suoi organi verso l’esterno. Se i corpi eterico e astrale potessero osservare l’ambiente con i loro organi, l’uomo arriverebbe anche alla coscienza di sé al loro livello. Ma per questo, ci vogliono degli organi. Anche lo stesso corpo fisico ha coscienza di sé solo grazie ai suoi organi. Questi organi del corpo fisico sono i sensi.

Considereremo i sensi nel loro ordine. In verità, ci sono dodici sensi. Cinque sono già fisici e altri due lo diverranno nel corso dell’ulteriore evoluzione della Terra. I cinque sensi che abbiamo già sono l’odorato, il gusto, la vista, il tatto e l’udito. L’uomo svilupperà ancora due altri sensi affinché diventino dei veri sensi fisici. Hanno la loro predisposizione nel corpo pituitario (l’ipofisi) e nella ghiandola pineale (l’epifisi). Queste ghiandole elaboreranno nel corpo fisico i due futuri sensi. Per il corpo fisico si prendono in considerazione sette sensi. Al fine di comprendere i sensi nel loro ordine, dobbiamo aver chiaro che l’uomo, in quanto essere cosciente, si trova su una curva discendente. Anche se il corpo è in una curva ascendente, i sensi sono sulla curva discendente.

Fra le parti fondamentali superiori dell’uomo, l’ātman si sviluppò su Saturno, la buddhi sul Sole e il manas sulla Luna. Un tempo, anche la monade s’è composta a pezzi per entrare, all’era della Lemuria, nella casa che si era costruita. Adesso, la monade è scesa al quarto livello: ātman, buddhi, manas, kāma-manas. La curva discendente s’esprime nell’evoluzione dei sensi. A dire il vero, all’inizio di Saturno, non c’era che un senso, quello dell’odorato. I sensi nati ulteriormente devono discendere dalle regioni superiori a regioni sempre inferiori.

Nella natura, distinguiamo il solido, il liquido, il gassoso, l’etere di calore, l’etere di luce, l’etere chimico e l’etere di vita. Sono i sette livelli della materia. Discendendo, l’uomo ha attraversato questi livelli dall’alto in basso. Quando cominciò l’evoluzione, il primo germe di vita umano poté esprimersi solo nell’etere di vita. Gli corrisponde il senso dell’odorato. L’uomo aveva allora il primo senso, quello dell’odorato, di cui esiste oggi solo un’eco. Come abbiamo visto qualche giorno fa, il solido ha realmente la sua vita sul piano del mahāpariniruāna, il liquido su quello del parinirvāna, il gassoso su quello del nirvāna, l’etere del calore su quello della buddhi, l’etere di luce sul piano mentale, l’etere chimico su quello astrale e l’etere di vita su quello fisico; a questo livello possiamo parlare dell’etere atomistico. 

 

1. Non si può sentire un corpo che quando esso si avvicina all’organo dell’odorato, quando entra in contatto con lui. L’organo dell’odorato deve unirsi alla stessa sostanza. Sentire vuol dire percepire con un senso che entra in affinità con la sostanza stessa.

2. Al secondo livello abbiamo l’etere chimico. È qui che si sviluppa il senso del gusto. Questo riposa sul fatto che la sostanza da gustare si dissolve. Non abbiamo a che fare con la sostanza stessa, ma con quello che se ne fa. È un processo chimico-fisico con il quale, prima di tutto, si fa qualcosa d’altro della materia. La lingua deve prima dissolvere, poi gustare.

3. Il terzo livello si trova nell’etere di luce. È qui che si sviluppa la vista. Non vi percepiamo quello che è decomposto dalla chimica e la fisica, ma vi percepiamo un’immagine dell’oggetto, condizionato dalla luce esteriore.

4. Il quarto livello è quello dell’etere di calore. È qui che si sviluppa il senso del tatto. Non vi si percepisce piú un’immagine, ma meno di un’immagine. Il calore è uno stato passeggero del corpo, proprio al corpo soltanto a un dato momento. Parliamo qui del senso del tatto come quello che sente il caldo e il freddo, a dire il vero è “il senso del calore”.

5. In quinta posizione abbiamo l’elemento aereo. Questo corrisponde al senso dell’udito. Non vi percepiamo piú lo stato del corpo in argomento, ma quello che questo corpo ci dice. Entriamo all’interno del corpo. Nel suono della campana non si tratta piú della campana stessa, l’este­riorità della campana, la materia, che ci interessa, ma quanto essa ci dà dei segreti della sua interiorità. Sentire, ascoltare, è legarsi a quanto si annuncia di spirituale nel materiale. A questo livello, l’attività sensoriale passa dall’attitudine passiva all’attitudine attiva. Il suono vi esprime un elemento della sua anima.

6. In sesto luogo, abbiamo il liquido. Il corpo pituitario è il senso del liquido. È localizzato nel cervello, in un corpo cilindrico allungato.

7. Il settimo è il solido. La ghiandola pineale è il senso del solido.

Piú tardi, l’uomo che adesso parla avendo un’influenza sull’aria, avrà anche un’influenza sul liquido.

“Io penso”, e il pensiero in generale, si esprime nell’aria, sotto forme, ad esempio, come il cristallo. Al livello seguente, anche lo stesso sentimento agirà nel pensiero. L’evoluzione è in regresso. Il calore del cuore si esprime allora in vibrazioni e fluisce con il pensiero verso l’esterno. E l’uomo avrà raggiunto l’ultimo livello quando creerà dei veri esseri esistenti, quando esteriorizzerà la volontà tramite la parola. Esteriorizzare il sentimento sarà un semplice passaggio. Quando l’essere umano diventerà creatore con la parola, gli esseri che creerà esisteranno realmente.

Piú tardi, l’uomo introdurrà nell’ambiente quello che sente. Questo si comunicherà all’elemento liquido. Tutto quello che sarà liquido sul pianeta che verrà (il futuro Giove), diventerà l’espres­sione di quello che sentono gli esseri umani. Oggi l’uomo emette delle parole; esse s’inscrivono nell’ākāsha e vi restano, anche se le vibrazione aeree spariscono. Impalcature cadentiÈ quello che costituirà piú tardi Giove. Se oggi l’uomo tiene dei discorsi deplorevoli, su Giove ci saranno impalcature di costruzioni deplorevoli! È per questo che bisogna fare grande attenzione a quello che si dice; è per questo che bisogna accordare tanta importanza al fatto che l’uomo padroneggi i propri discorsi. Piú tardi, l’uomo emetterà anche dei sentimenti; lo stato del liquido su Giove sarà un risultato dei sentimenti sulla Terra. Quello che l’uomo pronuncia oggi darà la sua forma a Giove; quello che sente, darà il calore interiore a Giove. Quello che l’uomo deposita oggi nella sua volontà, formerà gli esseri individuali che abiteranno Giove. Giove sarà costruito dalle forze fondamentali dell’anima umana.

Come oggi possiamo dedurre la struttura della Terra dagli stadi anteriori, la struttura rocciosa di Giove sarà il risultato delle nostre parole. Gli oceani di Giove, il calore di Giove, nasceranno dai sentimenti degli uomini attuali. Quanto agli esseri di Giove, essi nasceranno dalla volontà umana. In questo modo l’abitante del pianeta precedente crea effettivamente la base per il pianeta seguente. E degli esseri che oggi si librano ancora al di sopra… come una volta la monade sopra la nostra Terra, s’incarneranno su Giove. Ci sarà in seguito una specie di razza lemurica di Giove. Esisteranno allora gli esseri che abbiamo creato in quanto pitri. Come noi abbiamo rivestito l’abito delle creature grottesche della Luna, quegli esseri abiteranno le creature che sviluppiamo con la nostra ghiandola pineale. Continuiamo a edificare la casa per le monadi che verranno dopo di noi. Una procedura del tutto simile è stata messa in opera quando l’evoluzione dell’uomo lo ha condotto dalla Luna verso la Terra. Questo illustra bene come ogni elemento esteriore sia in fondo creato a partire dall’interno.

Il corpo puramente fisico è difficile da distinguere da quello che ha preso forma a causa delle sregolatezze umane. Un gobbo deve la sua gobba all’astrale, al karma. La statura, la fisionomia ecc. dipendono dal karma. Quello che modifica il corpo fisico dipende dunque dai corpi superiori. Se si toglie tutto quello che dipende dal karma, il corpo fisico è effettivamente pianificato con saggezza. Tutto quello che è ammalato, deriva dalle sregolatezze, le quali si esprimono nel corpo fisico. Tutte le malattie sono delle ingiustizie commesse nel passato; tutte le ingiustizie commesse ora saranno in futuro delle malattie. Quando gli uomini saranno degni, daranno perciò dei corpi pieni di saggezza agli esseri che creeranno.

Tutto quello che è saggezza, sentimento e volontà esisterà veramente in seno all’evoluzione seguente come essere dotato di forma. In tutte le antiche religioni, il corpo fisico, costruito con tanta saggezza, è considerato come un tempio. Non è giusto parlare del corpo fisico come di natura inferiore, perché quello che nell’uomo è inferiore risiede, a dire il vero, nei corpi superiori che oggi sono ancora allo stadio di neonato.

Possiamo considerare qui un rapporto karmico importante. Viviamo in un’epoca materialista che è la conseguenza di un’epoca precedente. Quest’epoca materialista ha compiuto molte cose, non soltanto sul piano esteriore ma anche su quello interiore. Non c’è che da pensare, per esempio, alla diminuzione della mortalità grazie alle misure d’igiene. È in effetti un progresso dovuto ai mezzi messi in opera. Un tale progresso esteriore è sempre un effetto karmico dei progressi che tempo fa sono stati fatti nell’interiorità. Questi progressi fisici sono la conseguenza dei progressi interiori fatti nel Medio Evo. Per questa ragione oggi si ha veramente torto nel qualificare “oscuro” il Medio Evo. I piú celebri dei nostri materialisti, come per esempio Haeckel, Büchner,Moleschott, hanno cominciato con l’avere un’educazione idealista. Per questo i loro sistemi costituiscono ciascuno un cosí bell’esempio al livello del pensiero: lo devono alla loro educazione idealista. Il materialismo attuale è effettivamente l’espressione esteriore del periodo idealista precedente.

Anche adesso, bisogna lavorare alla preparazione dell’avvenire. Quando ci fu, in seno al materialismo, l’azione karmica del periodo idealista anteriore, fu anche necessario che ci fosse un nuovo sviluppo dell’idealismo e della spiritualità. Le guide seguirono questa legge quando dettero vita al movimento scientifico-spirituale.

August von Heckel  «L’arrivo di Lohengrin»

August von Heckel «L’arrivo di Lohengrin»

Nel XIV secolo, ci si trovava nel fulcro dell’epoca delle fondazioni delle città. In pochi se­coli, in tutti i paesi civilizzati europei furono costituite città autonome. Il borghese diventa allora il creatore del materialismo nella vita pratica. Questo fu espresso nel mito di Lohengrin. Lohengrin, l’inviato della loggia del Graal, era la saggia guida che intervenne nel Medio Evo e preparò la fondazione delle città. Egli ha il cigno come simbolo; l’Iniziato al terzo grado è il cigno. La coscienza è sempre raffigurata come qual­cosa di femminile. Elsa di Brabante rappresenta la coscienza dello spirito materialista dei cittadini. Tuttavia, la vita spirituale deve essere salvata; questo è realizzato con la fondazione dell’Ordine dei Rosacroce da parte di Christian Rosenkreuz. La vita spirituale è stata cosí preservata nelle scuole occulte. Oggi il materialismo è spinto all’estremo. È per questo che, ai nostri giorni, è dovuto venire un nuovo impulso. Il movimento che era intervenuto all’epoca è lo stesso che ora, grazie alla Scienza dello Spirito, rende popolare gli insegnamenti elementari della vita spirituale, al fine di creare una nuova interiorità che, piú tardi, possa manifestarsi all’esterno. L’interiore si esprime sempre ulteriormente verso l’esteriore. Una malattia è la conseguenza karmica di una cattiva azione anteriore, per esempio di una menzogna. Quando questa conseguenza diventa reale, essa diventa una malattia. Le epidemie risalgono a un’ingiustizia commessa moltissimo tempo fa a livello di popolo. Sono un’imperfezione che si è spostata dall’interiore verso l’esteriore.

Il sesto senso è la luce di kundalini nell’irraggiante sentimento legato al calore; il settimo senso è la sintesi di tutti i sensi.

Rudolf Steiner


Dalle annotazioni di uditori presenti alla conferenza di Rudolf Steiner

Berlino, 4 ottobre 1905 ‒ O.O. N° 93a. Traduzione di Angiola Lagarde.