La contrada della risoluzione solare

AcCORdo

La contrada della risoluzione solare

La trascendenza vera è a-umana: perciò il suo veicolo pensante puro coincide, anzi s’identifica, con la Fede. La Forza piú forte: la partecipazione luminosa del cuore all’atto volente del pensiero. Questa Fede urge come il pane spezzato dell’Eucarestia, come il cibo che dà la vera vita all’anima. È la stessa Iside-Sophia in atto, il Sacro Amore ascendente: la connessione pura dei pensieri, di tutti i pensieri del mondo in un pensiero unico. Il segreto è la relazione di un pensiero con l’altro, con tutti i pensieri.

Ogni volta ritrovare il mistero dell’essere liberi, per poter capovolgere tutto: perché tutto si presenta come errore-verità e questa apparente verità accumula pesi sull’anima. L’anima chiede essere vera nell’atto della libertà: che è il mistero ultimo dell’uomo. I tempi urgono, questa liberazione è anelata: noi se siamo diretti strumenti. Tutto richiede la quiete ristoratrice, la grazia guaritrice, perché questa opera sia compiuta.

Risveglio del rivolo eterno di Luce-Vita, dell’essenza, dal profondo del tempo, ripresa dello scaturire ritmico da pensiero in pensiero, da moto eterico a moto eterico, da lampo a lampo. Questo miracolo quotidiano che è la vita, continua. Dono del Divino in ogni momento in cui credo di raggiungere l’ultimo istante e cerco l’accordo profondo con tutti gli esseri, oltre la morte: oltre la vita.

Sempre lo stesso pensiero pensante – quale che sia l’oggetto – la stessa forza insistente nel suo nascere, è la salvazione dell’asceta, la via al Logos, la via dell’Io: ritrovare in sé il centro del mondo e trovare il punto in cui si nasce coscienti: in cui si trova l’essenza di ogni essere e se ne è partecipi. Sempre la stessa luce sgorgante dal Mistero Divino, ritrovabile ora qui, sulla Terra, è la linfa del­l’Amore Sacro onde viene reintegrato l’umano.

Conforto a un’ambascia di stoltezza umana, il verde delle erbe, delle foglie, il messaggio delle stelle. Il fluire della forza che non diviene stoltezza, mi riconduce nel raggio della grazia. Ecco si dissolve ogni malessere umano, come un triste sogno che svanisce.

È tutto il rovescio. Chi vuole affermare l’Io, deve negarlo. Chi vuole la forza, deve realizzare in sé la massima debolezza. L’elogio è un tranello, il successo è un inganno, l’invidia è l’avvento di ciò contro cui è volta.

Non v’è difficoltà, o asperità, che non si dissolva là dove il Logos regna, nell’anima. È tutto un combattimento con vittoria continua, dove ogni contenuto si trasforma congiunto con il suo Logos. Ogni ente ha al centro di sé il Logos, ma ne è fuori. Compito nostro è in noi ricongiungerlo con il suo Logos.

Nella intensità lucida del mentale, nella chiarezza limpida del sentire, tutto è forza nel vortice di luce che divora il male umano. Volontà, centralità del contenuto, continuità e realizzazione pratica sono il vero senso dell’opera. La certezza è l’Amore che crea, la cui vittoria è inevitabile. Atarassia cristica e sprofondamento nella certezza della stabilità imperitura.

AccordoPreghiera, sacrificio, rito perché risponda con la sua luce il Dio sconosciuto, ma volontà solare e affermazione individuale del potere del Dio disceso, crocifisso e vincitore, è il senso vero dell’impresa. La vita è quella morte che diviene resurrezione in colui che dona se stesso al Graal nella contrada della risoluzione solare.

Massimo Scaligero


 

Da una lettera dell’aprile 1979 a un discepolo.