Ere oscure

Costume

Ere oscure

 

A chi vuole per studio o per lavoro

occuparsi del clima o dei molteplici

problemi che riguardano il pianeta,

delle loro complesse interazioni

coi meccanismi delle società

umane, basta un giro in libreria

ascoltare la radio, o alla Tv

seguire i palinsesti denuncianti

le magagne e i disastri un po’ dovunque.

Tutto si sa di quello che succede

e in apparenza c’è la libertà

di riportarlo per iscritto, o farne

immagini e prodotti digitali.

Ma occorre stare attenti nel trattare

gli argomenti, qualunque sia lo scopo,

ché cifre e dati sono controllabili,

trattandosi di fatti che si svolgono

sotto gli occhi di tutti e nel presente:

si rischiano denunce se non danno

un quadro veritiero degli eventi.

Cosí la scienza. Una scoperta, un raro

fenomeno osservato mentre accade,

vanno soggetti al vaglio degli esperti,

che approvano o contestano, per cui

se una notizia si rivela falsa,

se la ricerca mostra forzature

o inesattezze, chi ne è responsabile

può giocarsi la fama e la carriera.

Cosa di meglio allora e piú sicuro

che dedicarsi a esaminare fatti

avvenuti agli albori della Genesi,

quando l’uomo non c’era e non pulsavano

le stelle in cielo, ancora da venire?

Quel tempo è definito “èra oscura”,

e va, secondo i calcoli di chi

maneggia i dati della protostoria,

dal Bosone di Higgs alla comparsa

della massa stellare primigenia.

In quel buco di giorni incontrollabili,

di cui chiunque può indagare il quid

e darne motu proprio forma e peso,

s’infilano i fautori delle ipotesi

piú strampalate. Ma per garantirsi

un crisma di accademiche virtú

si procurano il meglio che può offrire

la tecnica spaziale cibernetica.

A sentir loro, scrutano i satelliti

il vuoto temporale tra il fiat lux

dei neutrini costretti a litigare

ed il formarsi delle prime stelle.

Milioni di anni, tanto hanno impiegato

atomi vagabondi ad aggregarsi

in nebulose e masse planetarie.

C’è chi dice duecento, chi trecento,

novecento alla fine ha detto Planck,

il satellite fatto dalla ESA

l’agenzia spaziale della UE.

Mancando tuttavia cifre e riscontri,

data l’assenza di ogni testimone,

ciascuno scopre quello che gli pare

e gli conviene, tanto chi può dare

prova che siano fole o verità!

Per cui i milioni dell’oscurità

non piú anni diventano, ma fondi

elargiti dagli enti e dai governi

a chi spara piú grossa la panzana.

E le stelle lassú stanno a guardare

la gaia scienza che diventa affare.

 

 

                                                          Il cronista