Società centralizzata: una subdola libidine!

Inviato speciale

GWB@dailyhorrorchronicle.inf

DabliuProseguo nel mettere a disposizione dei lettori la corrispondenza via e-mail, procurata illegalmente, che il giovane diavolo Giunior W. Berlicche, inviato speciale per il «Daily Horror Chronicle» nel paludoso fronte terrestre, ha confidenzialmente indirizzato alla sua demoniaca collega Vermilingua, attualmente segretaria di redazione del prestigioso media deviato, all’indirizzo elettronico

Vermilingua@dailyhorrorchronicle.inf.

Andrea di Furia

Vedi “Premessa” www.larchetipo.com/2007/set07/premessa.pdf


Società centralizzata

 

Carissima Vermilingua,

finalmente Fàucidaschiaffi è stato spedito al séguito di quel muscolare Polendina estremoccidentale, apprezzatissimo da Ringhiotenebroso, che ne sta annunciando una piú di Bertoldo. Cosí assieme ai membri del nostro Black Team ci siamo potuti esprimere senza ritegno sulla questione dell’involuzione strutturale che automaticamente si attua nel sistema sociale delle nostre caramellate caviucce. Sistema che dev’essere (slap) quanto di piú scomodo e ostico ‒ rispetto alla loro tripartizione spirituale, animica e fisica ‒ perché unitario e centralizzato. Sistema “a 1D” la cui naturale tridimensionalità economica, politica e culturale – invero grazie ai Malèfici custodi nostri alleati – è diventata un intruglione unitario della cui differenziata funzionalità non ci si accorge piú, mentre grazie a noi Bramosi pastori è quasi diventata un tabú del quale neppure si parla.

Per cui è normale un diffusissimo analfabetismo sociale di ritorno che non si avvede delle tre leggi sociali operanti in quel contenitore unico che è il loro sistema sociale attuale. Al massimo ne rammenta (e male, slap) solo una: Evoluzione e Involuzione.

 

Farfarello: «Che da sé sola non possiede la forza di spiegare ciò che accade nella sua interezza, ma solo di renderli coscienti della continua disperante Involuzione del loro malsano sistema sociale».

 

Ruttartiglio: «Da cui li distraiamo con i prodigi di una tecnologia invasiva, multiforme e cangiante, altamente disumanizzante, che in modo pedissequo tende a un triplice obiettivo: la meccanizzazione del loro Spirito (sponsorizzata dai Malèfici custodi della Fanatic University); l’animalizzazione del loro corpo (sponsorizzata da noi Bramosi pastori della Furbonia University); la vegetalizzazione della loro anima (sponsorizzata dalla nostra Satanica Alleanza)».

 

Orso Leone AquilaGiunior Dabliu: «Sistema sociale che negli ultimi sette millenni di tempo terrestre è rimasto centralizzato, ossia strutturato in modo che una dimensione domini le altre due. Sistema “a 1D”, dunque, nel quale necessariamente – come già ci anticipava nonno Berlicche durante i brutali ritrovi dei Devil Scout nell’Ellade spartana ‒ la tridimensionalità sociale non può che comportarsi come un trio di bestie feroci (Orso-economia, Leone-politica e Aquila-cultura), affamate e assetate, rinchiuse nella stessa strettissima gabbia. Tiè!».

 

Caso mai te ne fossi dimenticata Vermilingua, dall’im­mancabile moleskine astrale, che mi accompagna fin dal­l’asilo nido infernale, estraggo un suo profetico commento.

 

Nonno Berlicche: «In prima istanza, il sistema sociale su quel granulo orbitante di cui ci vogliamo impadronire con le nostre legioni dev’essere considerato, ora e sempre, a prescindere dall’avvento del Nemico: deve restare centralizzato. Rammentatelo bene: deve restare imperniato solo su di una dominante dimensione sociale alla volta. E la prima dimensione sociale che sta dominando e dominerà per qualche millennio le altre due di necessità ‒ in quanto le avrà non ancora emancipate ma indistinte, all’interno del suo operare – è quella culturale. L’ultima a emanciparsi sarà quella dove finalmente spadroneggerà il nostro Mammona: la dimensione economica, che per contenitore strutturale unico ha il Mercato. Ma il focus della nostra satanica attenzione sarà quando con l’aiuto dei nostri colleghi avversari della Fanatic University avremo emancipato la dimensione politica rendendola dominante sulle altre due.

In quel momento, se sapremo agire con destrezza, il contenitore unico di tutte e tre le dimensioni diverrà lo Stato. Un percorso che stiamo iniziando proprio qui, nell’Ellade spartana, e che terminerà tra qualche millennio con una Rivoluzione ben al sangue, come piace a noi della Furbonia, piú a nord-ovest: nelle terre attualmente abitate da Barbari. Allora, alla faccia del Nemico, potremo finalmente dare a “Cesare quel che è di Dio e a Dio quel che è di Cesare”. Spero di non dovervelo incidere sul groppone a suon di nerbate, e quindi non distraetevi. In particolare, col dare in mano allo Stato la dimensione culturale ‒ e con ciò impedendole di essere libera e autonoma nel suo contenitore specifico (la Scuola) ‒ sferreremo il piú grande contrattacco che si possa immaginare alle Coorti angeliche del Nemico per il predominio del paludoso fronte terrestre. Perché quando, in un modo qualsiasi, viene mescolato ciò che è spirituale-sovrasensibile (la vita culturale) con ciò che è esteriore-statale (la vita politica) ecco che regna il Principe illegittimo di questo mondo. E con lui tutti noi Bramosi pastori».

 

Tavolo inclinato sociale 2È a questo punto, Vermilingua, che la concezione del “bene fuori del suo tempo” che diventa “il male del presente tempo” si salda con la “legge sociale di Gravità”. Basta rappresentarsi il sistema sociale a 1D delle nostre caramellate caviucce quale in realtà è ‒ ossia come un piano inclinato poggiato sul tavolo del Mondo ‒ ed ecco che la legge sociale di Gravità esprime tutta la sua portata deleteria. In questo modo si può vedere come qualsiasi iniziativa, anche la piú azzeccata, poiché nessuna barriera è posta tra una dimensione sociale e l’altra, subisce dinamicamente l’ovvio slittare latera­le degenerativo interdimensionale… fino a cadere dal tavolo stesso.

Il che a sua volta illustra il loro destino fallimentare. E come ho fatto notare questo, tra gli ex-colleghi del master in damnatio administration è sorto un serrato dibattito che ti copincollo.

 

Sbranatutto: «Nella sua evoluzione bimillenaria, dall’inconsulto avven­to del Nemico, secondo la legge di Gravità sociale è ben visibile lo slittamento degenerativo dei valori morali: dalla dimensione culturale-spirituale come dogma, a quella politico-giuridica come ideologia, per finire in quella economico-finanziaria come convenienza. Persino chi adesso si richiama espressamente al Nemico ha subito inevitabilmente questo slittamento degenerativo che, storicamente, possiamo rilevare nella sua interezza se consideriamo “tutte insieme” le principali Confessioni che da quel tempo sono scaturite.

Ogni volta che siamo inviati sul paludoso fronte terrestre le troviamo con una sempre piú forte tendenza a cristallizzarsi: l’Ortodossia orientale nella dimensione culturale, il Cattolicesimo romano nella dimensione politica, il Protestantesimo occidentale nella dimensione economica. Ciascuna appare come una fotografia, come il frame di una pellicola cinematografica che tratti dei valori morali… nel senso del loro disfacimento».

 

E il film che immette queste fotografie in un unico movimento sul piano inclinato del sistema sociale attuale a 1D, Vermilingua, è proprio la legge di Gravità sociale. Il che non è sfuggito al palestratissimo Ringhio.

 

Ringhiotenebroso: «Rammento a proposito dell’Economia, un interessante intervento del mitico Frantumasquame. Aveva iniziato dimostrando che mentre la dimensione economica, nel suo dna, ha come focus il Territorio ‒ che ha ormai interamente conquistato sotto la nostra sponsorizzazione dei casinò speculativo-finanziari ‒ la dimensione culturale ha come focus la singola Persona. Il che indica due direzioni evolutivamente opposte, come la loro storia prova.

Ad esempio quella delle iniziative economiche va dalla parcellizzazione medievale alla riunificazione planetaria: alla globalizzazione ora finalmente raggiunta; mentre quello delle iniziative culturali va dal globale cosmico alla parcellizzazione terrestre».

 

Farfarello: «E qui, lo rammento anch’io, per evitare facili schematizzazioni faceva l’esempio del Protestantesimo che, cristallizzato sí nella dimensione economica grazie a noi, segue tuttavia pedissequo il trend medievale con la sua virale suddivisione nelle mille sette evangeliche e non. Poi, a proposito della Politica, specificava che questa si poteva intromettere tra le altre due dimensioni avendo come focus della propria operatività l’elemento intermedio tra gli altri due: la Comunità».

 

Ringhiotenebroso: «Però l’illustrazione dell’inosservata legge di Gravità sociale diventava chiarissima trattando della dimensione economica e del suo gruppo dominante. Ce ne parlava come di un gustosissimo caso di scuola esemplare: lo slittamento degenerativo dalle antiche e solide Comunità dogmatiche delle origini al servizio degli Dèi che, passando per le post-rinascimentali e liquide Comunità ideologiche anticlericali, ora a inizio terzo millennio investe le moderne e gassose Comunità utilitaristiche dei banchieri… che si credono Dio».

 

Ruttartiglio: «Un avvitamento involutivo, un loop infernale che ci entusiasma tutti. Al tempo dello sconsiderato avvento del Nemico su questo infinitesimale sassetto cosmico – a metà del quarto piccolo eòne greco-romano ‒ la dimensione economica non si era ancora emancipata da quella politica di Cesare: era ancora ricompresa in essa. Lo sarà infatti solo ad inizio del quinto piccolo eòne anglo-germanico».

 

Farfarello: «Tuttavia, nel caso specifico della dimensione economica non ancora emancipata dalle altre due, ha parlato chiaro: usando il linguaggio non-verbale… adeguatamente esercitato sul groppone dei nostri Mercanti nel Tempio. Pertanto, anche oggi che impediamo alla dimensione culturale di essere libera, spostandola dalla tutela dello Stato allo sfruttamento del Mercato, continuiamo a seguire le direttive di nonno Berlicche».

 

Giunior Dabliu: «Chapeau! Continuiamo dunque a dare al Cesare-banchiere di oggi quello che è di Dio. E attribuendo al Mercato le redini della Scuola e allo Stato quelle del diritto privato e penale ‒ anch’essi viceversa strettamente personali-culturali, diversamente dal diritto pubblico e amministrativo ‒ porteremo a casa la conquista di questo planetúcolo orbitante».

 

Ringhiotenebroso: «Non solo non si sono accorti della legge di Gravità sociale e delle altre due, ma neppure che con l’avvento del Nemico sul paludoso fronte terrestre l’evoluzione delle nostre aulenti caviucce (slap, slap) si è rovesciata su piú fronti: al gruppo (Etnia, Tribú, Popolo) si è sostituito l’Individuo singolo; al supervisionante tutoraggio dei Malèfici custodi della Fanatic University si è sostituito quello dei Bramosi Pastori della nostra Furbonia University; la Scienza materialistica ha annichilito l’Arte ed esautorato la Religione; la strutturazione del sistema sociale malato (a 1D) è diventata piú decisiva dei progDabliu 2rammi di partito, dei movimenti e dell’uomo del destino».

 

Eppure Vermilingua, in tutto questo nostro trionfalismo c’è un retrogusto di apprensione. Possibile che non si rendano conto che 3 è il numero perfetto, oltre che per il loro sistema corporeo, animico e spirituale, anche se riferito al loro sistema sociale? Fino a quando le fette di prosciutto dogmatico, ideologico e utilitaristico che hanno davanti agli occhi e nelle orecchie ci proteggeranno dal risveglio della loro consapevolezza e relativa responsabilità?

 

Il tuo irrequietissimo                                                                                                    Giunior Dabliu