Liriche e arti figurative

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Arti figurative e liriche

OleandriPiccoli bianchi boccioli

come minuscole luci

raggiano

dai verdi oleandri.

Poi, al sole di occidente,

giorno dopo giorno

si schiudono

in ciocche di fiori splendenti,

di bianco illuminando

l’aria d’intorno:

specialmente al crepuscolo,

quando piú intensa è la luce

prima di assopirsi.

                                                    Alda Gallerano




 

Uomo soloL’amore giunga infine,

da quando l’uomo

non ne ha piú memoria,

da quando la desolazione

e la morte

è l’unica meta,

da quando siamo soli

e sperduti,

da quando cerchiamo

vanamente

il significato della vita,

è da allora che ci appare

irraggiungibile

la comprensione del mondo.

Allora, uomo,

fermati e ascolta,

ascolta il suono

dopo le parole,

vedi la luce nell’ombra,

percepisci la presenza,

esso è li che ti attende,

esso vuole essere trovato,

nei riflessi della luce,

nel suono del vento,

nel fremito delle foglie.

Ricongiungi infine

quanto anticamente

è stato separato.

Un balenío di luce

illuminerà di nuovo

il mondo,

l’arcano è stato svelato,

nel silenzio infine

l’amore è giunto.

                                       Corrado




Viaggio naturale

 

Edera e gigliAl banchetto della gioia

cantano uomini

con voce austera,

fanciulli danzano

in un girotondo armonioso

e donne, con abiti color pastello,

sfilano dolcemente

tra i gigli violacei.

S’arrampica l’edera

sulle pareti di pietra antica.

Il suono dei flauti

avvolge di mistero

quel luogo dei sogni.

Correndo

per sterminate campagne

tra vigneti e focolari danzanti

raggiungeremo la quiete

del corpo e della mente. 

                                               Rita Marcía




METAMORFOSI

 

ProtendersiSu creste di lava

aleggia la vanità

e di spine si corona

il capo dei superbi

quando

si rigonfiano il petto

d’aria fredda

avvelenata di orgoglio.

Qual è mai

la loro sorte?

Sono melma

putrescente,

una coltre di vermi

che striscia informe

in mezzo alla gente!

Quale mai sarà

il loro destino?

Eppure la luce,

intessuta di grazia,

non nega i suoi raggi,

ma fa sorgere dall’acqua

il fuoco redentore

che redime l’abominio.

E dal fango nascerà,

come un fiotto,

nuova vita!

Cosí di auree vesti

sarà ornato

colui che sorride al cielo

e gli si protende

a guisa di giglio.

Metamorfosi si annuncia:

il segreto della vita,

l’orgoglio dell’Olimpo.

                                      Pietro Sculco




Decapitazioni

 

Damien Hirst è uno scultore inglese diventato famoso producendo elaborate installazioni, tra cui la piú celebre è uno squalo di plastilina. A Venezia invece ha di recente esposto una colossale statua in metallo dell’uomo demonizzato, alla quale manca la testa.

 

BDemonio senza testaene ha fatto Damiano,

scultore d’arte ‘lesta’,

che al satanico umano

ha tagliato la testa.

Lui che è molto informato,

essendo dell’ambiente,

sa che il decapitato

ha ceduto la mente

col cervello e gli annessi

ai maghi del forziere

al denaro connessi:

il broker e il banchiere.

Ma il tronco, reso acefalo,

nel metallico dedalo,

serba un raro tesoro

piú prezioso dell’oro.

È un organo negletto

oltremodo perfetto,

che pulsa nonostante

la congiura pressante:

crogiolo del pensiero

anelante al mistero

è il cuore adamantino

memore del divino.

 

                                Egidio Salimbeni