Finalmente! Pensano con i piedi

Inviato speciale

GWB@dailyhorrorchronicle.inf

DabliuProseguo nel mettere a disposizione dei lettori la corrispondenza via e-mail, procurata illegalmente, che il giovane diavolo Giunior W. Berlicche, inviato speciale per il «Daily Horror Chronicle» nel paludoso fronte terrestre, ha confidenzialmente indirizzato alla sua demoniaca collega Vermilingua, attualmente segretaria di redazione del prestigioso media deviato, all’indirizzo elettronico Vermilingua@dailyhorrorchronicle.inf.

 

Andrea di Furia

Vedi “Premessa” www.larchetipo.com/2007/set07/premessa.pdf


Finalmente! Pensano con i piedi

Carissima Vermilingua,

mi chiedi se il materialismo professato dalle nostre vittimucce aulenti sia la nostra arma di distrazione di massa piú efficace. Se considero la mia esperienza di inviato speciale sul paludoso fronte terrestre, la risposta è: no e sí.

Il no risponde al fatto che dal punto di vista evolutivo questo materialismo è l’elemento chiave del­l’attuale quinto piccolo eòne anglo-germanico: un’esperienza necessariamente da attraversare per le nostre caramellate caviette se vogliono coscientemente conquistare la loro libertà.

Secondo le efferate intenzioni delle Coorti angeliche del Nemico, è questo un passo essenziale per trasformarsi, ahinoi, “da creature a Creatori” a partire da quell’individualità che è un Ente assai diverso e opposto alla Specie, all’Etnia, alla Popolazione o al Gruppo: le multiformi espressioni materializzate dell’originaria informe molteplicità che smaniamo governare noi Bramosi pastori della Furbonia University.

Per cui da questo punto di vista è ancora possibile che le nostre colazioncine animiche nei prossimi 16 secoli, tempo terrestre, raggiungano un obiettivo (quello del consapevole pensiero scientifico-immagina­tivo) che ‒ a inizio terzo millennio dall’inconsulto avvento del Nemico sul paludoso fronte terrestre – sembra ormai sfuggire alla loro attuale capacità di orientamento.

Il sí, viceversa, appare ormai quasi scontato. Ma non per il materialismo in sé, quanto per il suo essere diventato oggetto di un depotenziato pensiero scientifico astratto, anzi cerebrale: ma questa è la storia, da te snobbata al master in damnatio administration, dell’evoluzione del loro pensiero nei precedenti 3 piccoli eòni, che dalla concretezza è giunto all’astrattezza. Te la sintetizzo.

Nel secondo piccolo eòne antico-persiano dopo l’inabissamento delle ultime propaggini ancora emerse del continente di Atlantide ‒ quel Diluvio di cui si parla in tutte le culture terrestri avvenuto circa un millennio prima dell’ultima glaciazione – il pensiero dei nostri biscottini emotivi era allora davvero caratterizzabile con l’aggettivo “religioso”.

Religioso non nel senso che abbiamo contribuito a far etichettare noi della Furbonia negli ultimi secoli ma nel senso che si riallacciava, si ricollegava al pensiero “archetipico intuitivo” del primo piccolo eòne antico-indiano, quando il Sole si trovava quasi al centro della costellazione del Cancro, e che per la necessaria precisione definirei piú “toracico” che cardiaco.

Angra MainyuNel secondo piccolo eòne, poiché il Sole si era spostato verso il centro della costellazione dei Gemelli – intendo la costellazione astronomica osservabile, non il segno astrologico ‒ il pensiero si ricollegava invece attraverso l’ascolto ispirato dalle Potenze del Mondo spirituale. È l’epoca in cui le nostre truppe hanno iniziato a imperversare nella Natura terrestre sotto la guida del nostro Arconte delle Tenebre, Angra Mainyu, che si opponeva all’Arconte della Luce, Ahura Mazda.

Per te che hai sempre bigiato le lezioni sulla storia evolutiva dei nostri antipastini animici, va precisato che non eravamo ancora penetrati cosí interiormente come adesso nelle nostre pastasciuttine animiche, sebbene avessimo iniziato l’avvicinamento a partire dalle mani: quelle mani che allora venivano usate dall’uomo per addomesticare regno animale e vegetale ancora allo stato selvaggio.

Mentre adesso, a inizio terzo millennio dall’Av­vento del Nemico, è evidente come l’Umanità di questi tempi pensi con i piedi, non ti parrà piú strano che in quell’epoca essa pensasse invece attraverso le mani. Stimolata dal fare.

Scrittura dono di OsiridePoi il corso dell’orologio cosmico vede il Sole portarsi verso il centro della costellazione del Toro – è il terzo piccolo eòne egizio-caldaico-assiro-babilonese – e il pensiero religioso si ricollega al mondo dello Spirito attraverso l’immagine-sintesi, dono di Osiride. Immagine che se da una parte riflette artisticamente nel Mito la potenzialità archetipica del pensiero originario, dall’altra agisce sugli organi di fonazione e si lega al linguaggio diventando infine scrittura ideografica.

Qui avviene il passaggio dal pensiero religioso dei preistorici primordi post-diluviani agli albori del pensiero artistico, piú adatto a costituire il ponte dal cosmico al terrestre necessario a quel disgustoso cammino verso la libertà che il Nemico ritiene opportuno per le nostre polentine emotive.

Un’immagine concreta, e capace appunto persino di farsi scrittura nella cultura egizia, perché conteneva in sé anche il relativo concetto e suppliva ad una capacità di osservazione della Natura esteriore, cosí ancora poco dettagliata da impedire di fatto un nostro efficace operato ostacolante, mentre favoriva purtroppo smaccatamente quello dei Malèfici custodi della Fanatic.

Ma anche questo periodo trascorre e finalmente Osiride viene ucciso e smembrato da uno dei nostri: da Tifone. Vale a dire che durante il successivo quarto piccolo eòne greco-romano il pensiero artistico immaginativo precedente viene grado a grado sostituito dal pensiero astratto, specializzato, privo di immagini.

Anche il duplice linguaggio utilizzato dal Nemico per dialogare con le masse (parabole) e con i discepoli (concetti) testimonia di questa trasformazione in atto del pensare.

È il periodo in cui il Sole percorre la costellazione astronomica dell’Ariete e il pensiero delle nostre polpettine animiche dalla laringe si rinchiude nella testa: sboccia quel pensiero poggiante sul nascente Intelletto che nonno Berlicche ci aveva profetizzato appena prima dell’affaire Malacoda.

Pensiero che era ancora un bene per l’uomo di quei tempi, ma che sarebbe diventato un male favorevole a noi della Furbonia solo nel piccolo eòne successivo, quello anglo-germanico, a partire dal XV secolo dopo l’avvento del Nemico.

Periodo che si evidenzia sul paludoso fronte terrestre quando il Sole circola di fronte alla parte centrale della costellazione cosmica dei Pesci.

Ma andiamo con ordine, Vermilingua, non vorrei mai che salti troppo veloci ti causassero tremori inopportuni, mentre ti stai dedicando a decorare gli artigli in vista della prossima riunione di redazione al Daily Horror.

 

Riassumo quindi dal punto di vista cosmico:

Cancro-intuizione-gabbia toracica;

Gemelli-ispirazione-mani;

Toro-immaginazione-laringe;

Ariete-astrazione-testa;

Pesci-cerebrazione-piedi.

 

Un percorso che porta l’uomo a impadronirsi di un’aumentata capacità di percepire ciò che gli è esterno e al contempo lo distacca sempre piú dal cordone ombelicale spirituale, impastando sempre piú il suo pensiero all’azione dell’organo cerebrale col rischio (slap, slap) di sottometterlo pericolosamente all’istinto.

In questa evoluzione cosmica dalla non consapevolezza ad una sempre maggiore consapevolezza nel­l’uomo, il pensiero può dirsi religioso se attribuito principalmente all’intuizione, all’ispirazione e alla immaginazione (dal primo, all’inizio del terzo piccolo eòne post-atlantídeo); può dirsi artistico se attribuito principalmente all’ispirazione, all’immaginazione e all’astrazione (dal secondo, all’inizio del quarto piccolo eòne post-atlantídeo); e infine può dirsi scientifico se attribuito principalmente all’immagina­zione, all’astrazione e alla cerebrazione (dal terzo, all’inizio del quinto piccolo eòne post-atlantídeo, ossia quello attuale).

E le conseguenze del pensiero scientifico che via via cade nella cerebrazione ‒ ovvero nel pensiero automatico e istintivo dove la razionalità viene sovrastata da simpatie ed avversioni che dominano, inavvertite, chi pensa – sono due principalmente: l’incapacità di essere all’altezza del pensiero sociale, quindi la conseguente realizzazione di un sistema antisociale unilaterale che involve fino al dominio del Mercato su Stato e Scuola; e l’incapacità di comprendere la materia stessa. Ossia il perché percepisce la materia e quindi la conseguente ossessione nel considerare solo ciò che si tocca, si conta, si misura e da cui deriva l’immagine dell’uomo mutilato ‒ che anima la scienza attualmente in auge grazie a noi Bramosi pastori ‒ al quale di fatto si nega l’esistenza della restante parte eterico-animico-spirituale: l’uomo solo fisico, tecnotronicoprotesico, che rendendosi inavvertitamente schiavo della tecnica può solo produrre la macchina.

E sarà allora che potremo fare l’uomo a immagine e somiglianza della macchina! Come preconizzava il Nonno ora tocca proprio a noi Bramosi pastori fermare qui l’evoluzione del pensiero nelle nostre verdurine animiche. E il momento del passaggio dal pensiero intellettuale astratto mentale (Ariete) al pensiero astratto “cerebrale” (Pesci) ‒ ossia legato al cervello fisico (che è lo strumento materiale di cui si serve ora la mente umana: su cui appunto poggia i propri metafisici piedi) ‒ è proprio quello che aspettavamo noi del Black Team durante il nostro pestífero master. Tiè!

Cervello nei piediSono infatti le forze che salgono dalla Terra attraverso i piedi dell’uomo, non piú quelle che scendono dall’uni­verso attraverso la testa, le forze che caratterizzano il pensiero attuale delle nostre acciughine emotive. Forze che dobbiamo confinare al solo esame dell’inerte, della Natura che si vede con i sensi fisici e che si immagina per ipotesi, se vogliamo fare nostro il jackpot. Forze che viceversa, secondo le efferate intenzioni del Nemico, dovrebbero suscitare per contrasto, dalla logica dei fatti, nuova linfa immaginativa nel pensare umano e riportarlo ad essere arto dello Spirito. Tuttavia, questa volta, non subíta passivamente come nei trascorsi piccoli eòni bensí linfa immaginativa colta attivamente: per espressa volontà cosciente.

Dannazione, Vermilingua! Lo sforzo degenere degli Agenti del Nemico è farli ritornare, ma questa volta in modo consapevole, ad un pensiero immaginativo, ispirativo e intuitivo a partire da questo quinto piccolo eòne (Sole in Pesci) e nei prossimi sesto (Sole in Acquario) e settimo (Sole in Capricorno) post-atlantídei. Con tutta la fatica che abbiamo fatto per oscurare in loro la visione spirituale dietro lo schermo della Natura! Con tutto il maligno impegno che abbiamo profuso con la nostra Satanica Alleanza perché non avessero piú “un pensiero chiaro orientatore”, bensí solo “pensieri confusi disturbanti”!

Con tutta la pedissequa tigna che caratterizza noi Bramosi pastori applicata a distoglierli dal tra­sformare il pensiero in organo di percezione per renderlo piuttosto dialettico pensiero “ossessivo malato”, pensiero “conformista malato”, pensiero “predatorio malato”!

Eh, no! Dopo tutta questa fatica di onesti professionisti dell’ostacolo per renderlo in grado di concepire solo “unidimensionalmente” un sistema sociale la cui struttura è già da alcuni secoli concretamente tridimensionale, per l’avvenuta integrale emancipazione della dimensione economica dalle altre due… proprio non ce lo meritiamo.

Tanto piú che l’utilizzo da parte del nostro dessert animico di questo pensiero scientifico cerebrale, nella sua autoreferenzialità organica inosservata, durante il corso dell’esperienza terrestre promuove tutta una serie di ostacoli psichici (origine di ansie e depressioni) e persino organici (origine di ricordi ossessivi).

Mi diceva Ruttartiglio ‒ che sta promuovendo tutto un movimento a favore dei vaccini come panacea di tutti i mali e persino della morte ‒ che stanno aumentando i danni in particolare alla loro memoria a breve e a lungo termine. Danni che vanno ben oltre il suo normale affievolirsi in base all’avanzamento dell’età e che derivano quali effetti collaterali inosservati dall’utilizzo ingenuo di questo pensiero che causa l’ispessimento contronatura del loro corpo eterico (ideologicamente negato) fino ad anticipare sempre piú verso la giovinezza le molteplici forme di demenza senile.Dabliu

Fiamme dell’Inferno, Vermilingua! Ci pensi se vincessero gli Agenti del Nemico? A quanto si ridurrebbero le nostre possibilità di Top manager della Tentazione se i nostri ammazzacaffè emotivi riuscissero a scampare dai tentacoli di questo mortifero pensiero scientifico cerebrale e si risollevassero coscientemente al pensiero scientifico immaginativo, ispirativo e intuitivo?

Ci manca proprio solo questo.

Il tuo preoccupatissimo                                                                  Giunior Dabliu