L'indispensabile vittoria

AcCORdo

L'indispensabile vittoria

Una fissa corrente di pensiero reca di continuo il messaggio dell’eterno nel perituro. Il pensiero non si disperde: è sempre pensiero d’Amore. L’Amore entra nei sottili canali della tenebra della Terra, sgomina i fantasmi, le barriere sensibili e le insidie dell’Avverso. Nitor in adversum. Ogni volta il pensiero del Logos sbaraglia l’orizzonte.

Cosí è un continuum spagirico, per utilizzare il filo della vita e farne una fiumana travolgente che trasformi in straripante Amore il male della Terra: un fluttuante straripare di Amore e di audacia, perché il momento è venuto della ripresa, senza esitazioni, senza indugi, contemplando l’indispensabile vittoria.

Attingendo alla fonte perenne la certezza della protectio christica all’essere che va assistito, tutto l’impeto dell’anima è rivolto all’unico còmpito urgente: l’ekāgrata assoluto, perché l’Arcangelo solare disponga dell’adeguata forza nell’umano.

È una conseguenzialità perfetta, in cui è visibile ogni apporto e lo Spirito che lo muove, operante nell’umano attraverso il quotidiano rito: perché il Graal si realizzi, infine, per la gioia di future creazioni!

Accordo ScaligeroQuel valore oltre, in piú, assoluto, ignoto, non soggetto alle leggi di natura, valido di là da tutto, è il Logos operante nell’umano. L’umano è finito ignobilmente. Questo umano va superato: questo il senso ultimo dell’opera. L’umano ormai non dà piú se non errore o egoismo: gli occorre una conversione radicale, cosí come ebbe Saulo sulla via di Damasco. L’uomo ha in sé tale impulso ormai: è questa la via del Graal.

Evocare la forza salvatrice del cuore, che è il Logos abitatore del cuore: questa evocazione deve superare tutto in intensità, deve essere piú forte di qualsiasi istinto, per vincere la tenebra inferiore. Questa potenza del cuore vince ogni ostacolo.

In sostanza, il compito è divenire sacri, e perciò inalterabili e perciò invulnerabili, perché completamente donati al Logos, allo Spirito del Nuovo Testamento. Lanciati, sacrificati, perduti e perciò allo sbaraglio: ma perciò invulnerabili, perché nulla d’umano rimane piú all’umano. Non è possibile che si conceda qualcosa alla brama: perciò non è possibile egoismo. L’arte della reintegrazione è il superamento del limite di tutto, di ogni aspetto dell’umano. Oltre il limite, la vita, la salvazione, la certezza, la verità. È sempre lo stesso còmpito intuito e ogni giorno tentato, portato a coscienza e a realizzazione: patito e amato, perciò ininterrotto come il nome del Christo nel cuore.

Attenzione intenta nel centro del vuoto infinito. Suono dell’aria di luce diviene respiro del cuore: ètere dissepolto di un’ansia celeste di costellazioni, nostalgia del Cielo cristallino e della primavera perenne della creazione increata, perché fulcro d’Amore creante.

Lasciar fluire le cose, gli esseri, gli eventi: tutto come deve andare, anche se è errore. Dall’essenza mutiamo l’essere, e l’errore dinanzi a noi non è allora piú possibile. Astenersi dal donare stati d’animo ad Ahrimane: rimanere nella gioia dell’atarassia cristica. Tutto allora si libera: Ahrimane viene “usato” giustamente. Il pensiero si fa elevazione: diviene luce di vita.

 

Massimo Scaligero


Da una lettera del luglio 1979 a un discepolo.