L'alimento divino

AcCORdo

L'alimento divino

Risalire alla fonte della luce, perché si abbia il segreto della materia, è un giuoco che richiede audacia. Occorre un grande consenso alla necessità terrestre, presso a una radicale liberazione da questa. Assunto volitivo sempre piú consapevole, sino alla perfetta pace con il mondo. Da tale punto di partenza, l’abisso della quiete, l’infinito, l’atarassia christica, l’angelicità operante sulla Terra.

Ciò che è soggettivo del conoscere è il momento dell’apparire, in cui invero si prende sul serio una maya e perciò non si trova l’essere: infatti quel soggettivo è per gli idealisti un contenuto di coscienza, per i materialisti una realtà oggettiva misurabile. Questo soggetto però è necessario, perché è il momento della libertà. La realtà costringe, l’apparire no. Il pensiero che, libero, può pensare insistente il vero ahrimanico, vince, perché pone il fondamento della realtà nuova.

Superamento assoluto della natura anche interiore è il senso dell’esperienza immanente. Distruggiamo la natura là dove conquistiamo coscienza. Questa coscienza è una parvenza in cui siamo liberi: se vi inseriamo volontà, allora siamo creatori di nuovi mondi, perché operiamo nell’essere, come Dei. È questo il segreto di tutto l’opus. Dall’apparire giungiamo all’essere. Non si tratta di eliminare l’ap­parire, ma di afferrarne la libera forza, per inserirvi la volontà creatrice.

Questo segreto non è compreso, non è sentito, non è anelato: mentre andrebbe svelato e irraggiato in tutte le direzioni verso tutti i cercatori dello Spirito. Pazienza e attesa: non v’è altro. Gli esseri, salvo rare eccezioni, sono quasi tutti addormentati, malgrado l’enfasi del loro cercare.

AccordoUn cuore potente di donazione di sé, centro dell’Amore divino sulla Terra, è irraggiamento dell’Io che muove da sé dal proprio abisso di calma. Ciò che realizza l’Io si deve attuare nel cuore, per essere realmente umano.

Sempre la stessa purezza è il segreto di non offrire presa al morso del Drago: la fiducia, la fede, la certezza della protezione christica. È un’esperienza di liberazione interiore, perciò ha sempre la stessa sorgente, la stessa ispirazione, lo stesso suono, la stessa musica celeste!

È tutto santificato dal silenzio: ne nasce la vita piú nuova e piú possente. Un inno segreto viene elevato dal profondo del cuore.

La ripresa delle forze è una sorta di pace rinnovata con il tutto. In ogni angolo dell’anima un residuo di lotta viene estinto, poi la rigenerazione senza limiti, che è pace rinnovellata con ogni essere. Fluisce l’alimento divino da ogni punto dell’essere. Questo alimento è di continuo ripreso e trasformato dalla grazia: ed è il senso vero di questo esistere. Una volontà solare, accesa, deve operare sino al centro eterico della volontà: questo il senso del pensiero vivente, operante di là da qualsiasi barriera psicofisica, di là da qualsiasi ostacolo, in nome dell’Impossibile che diviene Possibile per potenziale d’Amore superante il limite.

 

Massimo Scaligero


Da una lettera del luglio 1979 a un discepolo.