Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

 

Carmelo Nino Trovato «Cristalli silenti – La porta dell’aquila»

Carmelo Nino Trovato «Cristalli silenti – La porta dell’aquila»



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Inverno

 

Nascita del RedentoreS’ode l’abisso

profondo come l’onice

che si districa nelle ombre,

nei silenzi di una notte

che conserva il tepore

dei giorni di maggio,

quand’era ancora

tutto in fiore

e le rondini

migravano da Sud.

Spenti sono l’ardore

e l’egemonia dei sensi,

e crisalide torna a essere

l’animo umano.

La notte delle meteore

ridona ferro alla Terra

caricandola di nuove forze

e il suo diaframma si abbassa

per raccogliere energie

che colmeranno il suo petto

fino alla memoria

della nascita del Redentore.

 

    Pietro Sculco



 

Resto di vento

Resto di vento

 

Se dài nomi alle cose

e le conti

che ne sarà del resto?

Voglio dimenticare

i nomi delle cose

e contare mi serva

per giocare.

I nomi delle cose

divertimento

i suoni delle cose

resto di vento…

 

   Stelvio e Lucia



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Innocente creatura

 

Finestra sul mondoApri il mio cuore e sorprendimi,

incolmabile solitudine,

perché con te posso riconoscere

l’insieme di voci che parlano alla mia anima.

Anche se di paure e incertezze, a volte,

annebbi la mia strada,

fa ch’io ti riconosca come mia compagna.

Che nulla inibisca le certezze

che porto dentro.

Quando spesso trattengo emozioni

e lacrime di bimba,

possa tu accarezzare il mio volto.

Quando rivivo i momenti della mia esistenza,

da questa finestra sul mondo disperso,

confuso, chiassoso, scorgo ancora

quell’orizzonte di silenzio

che mi riporta a te, innocente creatura.

 

   Rita Marcía



Angelo e primula

 

Tempo d’Avvento

 

È bianco questa notte il cielo.

Come piuma la neve si è posata

sulla luce dorata di una primula.

Nata in un mite inverno,

il freddo ha preservato

il suo splendore.

Dalla corona delle verdi foglie

sbocciano gialli i petali:

nel sonno della terra che prodigio!

Forse un angelo in volo sul giardino

ha lasciato cadere un po’ di luce

dalla veste intessuta di sole.

Forse lo sguardo un attimo ha posato

sulle piccole foglie verdeggianti

e dal raggio celeste è scaturito

questo fiore dorato.

Miracoli di vita che mai muore

e il tempo dell’Avvento fa sbocciare.

 

  Alda Gallerano



Lacrime e Watt

 

Ottenere l’elettricità dalla vista non è una chimera, un sogno impossibile. Le lacrime fruttano cospicui dividendi. Appartenenti a un popolo aduso ai sentimenti forti, alcuni ricercatori irlandesi, autori di uno studio pubblicato su Applied Physics Letters, ritengono che nelle lacrime vi sia un potente generatore di elettricità, energia che si ottiene comprimendo elementi che hanno una proprietà piezoelettrica.

 

Lacrime e WattQuesta la novità:

che sgorghino furtive

o frutto di bontà,

o piú ancora giulive,

le lacrime si possono

sfruttare per l’elettrico

potere di cui godono

anche in senso economico.

Allegri, voi piagnoni,

dalle basse pensioni:

potrete rallegrare

le vostre vite amare

ricavando dagli occhi

buonumore e baiocchi.

Strizzando un po’ le ciglia

salvate la famiglia!

 

   Egidio Salimbeni