Variazione scaligeriana N° 113

Variazioni

VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 113

 

«Il formarsi dell’autocoscienza in un primo tempo arresta nell’uomo, per neces­sità strutturale, l’opera della sopra-natura, la quale soltanto sino a questo momento lo ha reso capace di sottrarsi all’animalità. …In un secondo tempo, ormai sopraggiunto, l’autocoscienza si attua come forma imme­diata della sopra-natura. Da questo momento comincia il piú grave pericolo per l’uomo».

 

Massimo Scaligero, Magia sacra

 

Forze eteriche

 


L’autocoscienza distingue l’umanità sul piano terrestre dall’animalità.

La conoscenza della sopra-natura è la cima della montagna da scalare, e i pericoli ne sono intrinseci. Chi vi rinunciasse, finirebbe per infossarsi nella sub-natura, con tutti i rischi connessi. È compito del­l’uomo riconoscere se stesso, oltre il sé apparente.

L’autocoscienza ci addita il piú alto Sé, in grado di cogliere e accogliere tutti i componenti della natura e di elevarne la conoscenza alla loro origine spirituale. La sopra-natura ci immette dapprima nella co­noscenza del vivente, delle forze reggitrici e plasmatrici del vivente. Il percorso conduce direttamente alla realtà del Cristo eterico.

La resurrezione dell’eterico va oltre la crocifissione del nostro tempo.

 

Angelo Antonio Fierro