Regressione

Costume

Regressione

Vi danno ciuccio, culla e biberon,

e regredite alla felice età

di un bebé senza crucci né pensieri,

che non paga le tasse, non sopporta

lo stress di un’esistenza al cardiopalma

guidando un bus nel traffico di Roma,

dirigendo una banca intossicata.

E la famiglia, il mutuo, la domenica

a stordirvi di calcio alla Tv

con la moglie che evade con lo shopping,

la figlia fuori corso, il maschio invece

fuori di testa perché praticante

jumping, drafting, crossing e quant’altro

per vedere se è facile morire.

E a voi, la strizza al cuore, ché lo amate,

tocca pagare i danni e dire “Okey”.

Nella nursery, asilo per adulti,

vi spogliate di abiti e decenza,

non dovete parlare, vi titillano

con filastrocche, mentre mani abili

e delicate di ‘maestre’ ad hoc

vi mettono cuffiette e pannolini.

Gioco e serenità vi garantiscono

queste nicchie di fughe dall’inferno,

nidi di uccelli che hanno perso il gusto

e la capacità di sorvolare

la palude di un luogo senza luce,

e amore, e dignità, quello che all’uomo

era promesso quando venne al mondo.

Il ritrovarlo in questa dimensione

è fallimento piú che regressione.

La soluzione è l’uomo regredito

al Sé divino che l’ha concepito.

 

                           Il cronista