Epifania della Vita Nuova

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Epifania della Vita Nuova

I MagiORO, INCENSO e MIRRA sono i meravigliosi doni offerti al Sacro Bambino dai Magi, Re e Sacerdoti di tre stirpi antiche, nella Magica Notte in cui la Potente Luce Aurea del Solstizio d’Inverno si manifesta al Mondo nel suo fulgore, al culmine delle tredici Notti Sante. In quelle notti, gli impulsi cosmici per il Nuovo Anno che poi agiranno mese per mese vengono preannunciati, mentre nella Tredicesima Notte ci viene ricordata la vittoria della Vita sulla Morte, del Cielo sugli Inferi, del Christo Re dei Cieli sul Regno del Male.

La Tradizione vuole che in questa data si celebri l’adorazione del Bambino Gesú da parte di Re e pastori, ma anche il Battesimo del Giordano, con il Mistero piú grande, la discesa del Dio Solare Christo, nell’Iniziato Gesú, dove albergherà per tre anni, fino alla Notte piú oscura, quella nell’Orto degli Ulivi, il Getsemani. Per poi tornare vittorioso sulla Morte nella Notte piú radiosa, quella della Pasqua di Resurrezione.

I tre preziosi doni dei Magi, dunque, hanno un profondo significato, oltre alla funzione salvifica di medicamenti come la curcuma, la cui polvere dorata, che rappresenta l’oro, ha potenti proprietà guaritrici, e resine rare come l’incenso e la mirra, le cui capacità di curare molte malattie vengono oggi gradatamente riscoperte.

Fata-BefanaLa letteratura e la tradizione religiosa vedono nell’ORO il simbolo della regalità, sia divina che umana, dato che Gesú nasce dalla stirpe del Re Davide. L’INCENSO è legato al sacerdozio e alla sacralità, allontana il male e i suoi influssi sull’uomo. La MIRRA è il balsamo per eccellenza, per preservare i corpi e curare le ferite piú gravi: una prefigurazione della Resurrezione, ma anche un omaggio ai Poteri di di Gesú Iniziato di curare e perdonare i peccati, dalla redenzione dell’anima alla guarigione dei corpi: una Luce vivificatrice che discende a pioggia su astrale, eterico e infine fisico.

La sacralità di questa notte, in cui la Vita della Natura rinasce e tutto si rinnova, è antica come la Storia del genere umano. Figura simbolica è naturalmente la Befana, strega e fata allo stesso tempo, retaggio pagano, Dea della fertilità, Diana-Artemide che solca i cieli con le sue ancelle nella Magica Notte di inizio del nuovo anno, facendo rinascere la vita dal cuore della Terra.

BefanaLa vecchia Madre Natura distribuisce a tutti i semi, ossia i doni piú preziosi, e i dolci di frutta secca, che di semi sono composti, oggi sostituiti con regali nella calza. La vecchia viene poi bruciata in cerimonie antichissime ancora presenti in molte culture. E dalle ceneri risorge una nuova e giovane Madre Natura: è la materia distrutta e ricreata dal Logos Solare.

In noi tutto questo ha un’eco profonda, al termine del percorso interiore delle tredici notti sante, che Massimo Scaligero chiamava la Strenna della Befana.

È il periodo ideale per ripercorrere con gratitudine, sia come singoli che come comunità, l’ORO dell’anno passato, ossia le conquiste raggiunte, le sfide vinte, soprattutto su se stessi, gli ostacoli superati, o anche quelli che non abbiamo potuto superare, ma ci hanno permesso di trovare in noi risorse inaspettate, di conoscere meglio noi stessi e le persone intorno a noi, di apprendere lezioni preziose per non commettere errori e agire nel modo migliore.

È anche il momento perfetto per celebrare l’INCENSO del presente, gli affetti e gli oggetti che ci circondano e che rendono piú bella e significativa la nostra esistenza. Rivedendo tutte le nostre priorità, e bruciando nei falò della Befana tutti i rami secchi del superfluo, per far posto alle novità che ci aspettano, e che stanno magari già facendo capolino come l’erba novella verde e profumata.Oro, incenso e mirra

Ma soprattutto, i giorni dell’Epifania sono le giornate dei semi, della MIRRA, il Futuro che ci attende e che si affaccia come la Dea della Natura, giovane, feconda, piena di energie che elargisce a piene mani, curando e donando speranza per il Mondo che verrà.

Mela marciaLa nostra Civiltà – quella dei consumi e della devastazione ambientale, il Regno del Male in cui i piú forti schiacciano i piú deboli e dove la vera libertà e la giustizia autentica sono irrintracciabili – è una gigantesca mela con la buccia lucida e accattivante, ma guasta, marcia all’interno. Quello che abbiamo il dovere di salvare e proteggere, sono i semi, ancora integri e pronti a tramandare la vita secondo le antiche e sacre leggi della Natura. I nostri bambini e i nostri giovani, non a caso sono il primo bersaglio dei servi del Male, che li attirano e li lusingano, per corrompere e comprare anche le loro belle anime naturali e pure.

Giovani in agricolturaMa il contatto con la Natura meno contaminata può smontare tutti gli orpelli di Mefistofele, e in questi ultimi anni stiamo assistendo ad un vero e proprio miracolo in tal senso: ragazzi che scelgono di dedicarsi all’agricoltura naturale, lasciano le città e le comodità moderne, restaurano antichi mulini e coltivano grani antichi e frutti dimenticati. Un monito per i genitori intrappolati, spesso inconsapevolmente, in un progresso alienante e distruttivo, e per i “Signori del Mondo”, ovvero coloro che pensano di essersi impossessati di tutto ciò che è bello ed ha valore, e del segreto stesso della Vita, che cercano di manipolare in ogni diabolico modo possibile, senza mai veramente poter afferrare la scaturigine stessa di quella forza fecondatrice: il Logos Solare, lo Spirito della Terra che è il nostro Pane Celeste e Terrestre.

Dono di stellePerché la Terra non è altro che il Paradiso che ci è stato dato da custodire, ed è la Madre che ogni anno si rinnova per rigenerare tutti i suoi figli. Oggi i semi da salvare sono i bambini, in particolare le splendide fanciulle che vengono toccate nel profondo dall’amore per l’ambiente e tutte le creature che con noi lo condividono: sono le eredi delle ancelle di Diana-Battesimo nel GiordanoArtemide, che solcavano i cieli notturni fecondando i semi nel Cuore della Terra, e facendo spuntare la Vita Nuova.

È la prefigurazione delle Sacerdotesse Regine che governeranno con saggezza e rigore l’uma­nità futura nell’epoca dell’Arcangelo Uriele, in cui ogni forma di crimine contro la Vita sarà bandito, e ogni residuo dei veleni chimici e animici oggi diffusi dagli sgherri degli Oscuri Signori delle Tenebre sarà dissipato dal piú potente degli antidoti, quel Fiore di Luce del Christo Logos che discese sul Mondo il 6 Gennaio in occasione del Battesimo nel Giordano, Natale Spirituale della Civiltà dell’Amore allora annunciata, oggi pronta a realizzarsi per tutti i figli del Creato!

 

Shanti Di Lieto Uchiyama