Incantesimo

Poesia

Incantesimo

Albero di Giuda

Con le giuste parole, se ne avessi,

potrei dirti, mio cuore, dell’incanto

che hanno i sentori di erbe sconosciute,

come i sospiri della Madre Terra

che si risveglia nella primavera,

e i palpiti sommessi di vibratili

organismi plaudenti all’avventura

della vita che si apre a nuovi giorni

di voli, abbracci, nascite e splendori,

e cretti azzurri dopo rami spogli,

presto ricchi di foglie, nidi e amori.

Potrei dirti dei nodi che la luce

tesse nell’aria e forma arcobaleni,

guide celesti ai nostri folli peripli

vagheggiando risibili tesori.

Con le giuste parole potrei dirti,

cuore fanciullo, queste ed altre fole.

Ma resto muto ed agito pensieri

persi nell’incantesimo che vaga

di fiore in fiore e beve le rugiade

che invisibili dita hanno versato

per te, per me, sulla natura viva

di linfe acerbe, sogni e smarrimenti.

Col suono che ti parla dal silenzio,

ascolto la tua voce che risponde.

 

Fulvio Di Lieto