Il faro

Poesia

Il faro

Barca a vela nella tempesta

Hai consultato libri e calendari

per stabilire, cuore, quando cade

esattamente il giorno della Pasqua.

Pasqua viene ogni giorno, da quel giorno,

e accende un faro per i naviganti:

un Uomo appeso al legno del martirio,

alto sul Colle, isola remota.

E tu, cuore, che affronti le tempeste

nel mare della vita, derivando,

senza magnete, senza portolani,

hai soltanto due modi per raggiungere

quell’isola e trovare la salvezza:

reggere l’onda, se la chiglia è forte,

o abbandonarti al flusso imprevedibile

della corrente e navigare a stima,

dove ti porta il vento e la buriana.

Smarrito, cerchi il porto piú sicuro

per la fragile barca di cui sei

schiavo e padrone insieme. Non cercare

il passaggio a nord-ovest, l’Eldorado,

governa il legno con la stella fissa

della virtú sapiente, reggi forte

il canapo, e issa confidente

all’albero maestro la tua vela,

speranza risorgente dalla croce

che mai spegne i suoi palpiti, affidabile

segno di luce per l’umanità.

 

 

Fulvio Di Lieto