La caccia

Poesia

La caccia

cacciatori

Vai solitario lungo la battigia

sabbiosa, cuore, dove un vento freddo

si fa versoio acuminato, soffia

arando macchie di ginepro e acque

ferme, in cui stormi trovano riparo

dall’incalzare di fucili e cani,

in cielo sperde bioccoli di nuvole,

ne fa velieri torreggianti in rotta

verso tortughe in cui sbarcare ciurme

che hanno smarrito sogni e portolani.

E ora invita uccelli alla partenza,

cautelosi che un colpo ben centrato

dall’agguato tra i pruni spezzi il volo

in un cadere obliquo d’ali e piume,

nel giacere tra rovi acuti e il fango.

Ma tu prendi e componi sparse nubi:

sono leggere per la loro mole

di bastimenti e ripide montagne.

Accogli tra le mani l’ormai rigida

muta colomba, e al tatto dàlle voce,

col pulsare del sangue dàlle vita.

 

Fulvio Di Lieto