La potente beatitudine

Ascesi

La potente beatitudine

Il fuoco-luce di causa divina è concentrato al sommo della testa: la potenza di tutti i mondi, dell’increato e del creato, è in esso. Sentirlo come origine della vita: dimenticare la breve avventura che è la nostra vita presente e volgere supremamente l’attenzione a questo nostro centro di fuoco-luce. Esso è, e noi non siamo. Esso è la realtà, noi siamo irrealtà. Sottoponiamoci alla sua legge, ovvero alla sua potenza: allora comincia per noi la grande realtà. La sua forza comincia a fluire in noi, permea il cuoio capelluto, lo attraversa, comincia a pervadere la materia grigia e i centri cerebrali: nel contempo prende contatto attraverso le vene cerebrali con la rete sanguigna: diviene luce ed energia mentale; soffonde la fronte, facendola divampare d’un calore puro, libera e sveglia i centri cerebrali superiori, diviene luce, potenza, amore, gioia nella testa. Sensazione di essere coronato di una corona di fiamme. Essa ancora fluisce, si polarizza nel centro frontale, diamante di luce e di fuoco, accende il centro di splendore tra le sopracciglia: è calore, freschezza e potenza, che s’irradia e turbina prepotente entro il capo e d’intorno. Fiamme bianche scaturiscono dagli occhi: beatitudine e dominio, amore ed energia coronano la fronte: il volto non è piú umano, è un vortice di luce sopra-mentale. E la potenza fluisce rapida, sottile, infiltrandosi per ogni fibra, scende nel centro della gola: il collo diviene un canale per cui il flusso discende impetuoso. Fascio di flussi di calda gioia è il collo: il torrente Divino scende irresistibile, rapido, liberatore, colonna di luce e di potenza dall’alto della testa. Emozione d’attesa nel cuore: calore e pura beatitudine, centro di vivo chiarore che si accende di potenza eterea sottile intimamente infinita: felicità divina nel cuore, gioia eroica e silenziosa, fede nel mondo, negli uomini, nel combattimento e nella vittoria. Amore che sorpassa ogni forma e trasforma l’aspetto di tutte le cose, divampa nel cuore. Madre, Divina e potente Beatitudine, sei tu che scendi nel profondo della mia vita e la ricrei, la riconduci alla divina essenza.

Rilasciamento – Distensione – Abbandono – Riposo – Liberazione – Senso di scioglimento – Rilasciamento profondo – Senso di aerità – Liberazione aerea – Gioia diffusa – Distacco – Serenità – Luminosità – Pace.

 

Calma – Libertà – Spiritualità – Luce – Gioia – Calore – Potenza – Serenità – Bellezza – Libertà – Santità – Immensità – Unità – Dominio – Grazia – Coraggio – Infinità – Devozione – Eroicità – Perfezione – Umiltà – Grandezza – Pace – Felicità – Amore – Incrollabilità – Divinità – Libertà – Sapienza – Eternità – Soavità – Fuoco – Luce.

 

Ascesi

 

 

Purità- Salute – Amore – Forza – Armonia – Interezza – Bontà – Ardore – Libertà – Dolcezza – Splendore – Salute – Giustizia – Potenza – Fuoco – Grazia – Angelicità – Saggezza – Radianza – Contemplazione – Vita – Aurora – Divinità.

 

Altezza – Levità – Nobiltà – Contemplazione – Solitudine – Respiro – Potenza – Distacco – Visione – Amore – Altezza.

 

Silenzio – Nirvana – Concentrazione – Aerità – Beatitudine – Veggenza – Superamento – Vittoria – Liberazione – Beatitudine – Ebrezza – Luce.

 

Sole – Universo – Unità – Fuoco – Ascesi- Yoga – Vita – Offerta – Gioia – Liberazione – Azione – Purità – Sacrificio – Eternità – Opere – Divinità – Vittoria – Spirito – Infinito.

 

Musica – Immenso – Empireo – Potenza – Soavità – Bellezza – Respiro – Gioia – Immortalità – Calore – Primavera – Spirito – Armonia.

 

 

 

 

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Tacere: le nostre acquisizioni interiori parlano da sé: da sé creano relazioni con altri esseri e altre forze.

 

Ricordare il conforto virile dato da Ramakrishna all’uomo in lutto: un canto di gioia eroica.

 

Si attinge la perfetta Conoscenza, quando si riconosce il Divino in ciascun uomo (Ramakrishna).

 

Soltanto realizzando il Divino nascosto nell’uomo possiamo veramente percepire la complessità del suo problema: perché solamente allora lo stato di asservimento interiore dell’uomo, la sua privazione della perfezione e della felicità divine – pur avendo il Divino in sé – divengono per la nostra coscienza di una evidenza tangibile (Shivananda – Lettera a R. Rolland) (N.B.) Si coglie insomma questo contrasto tra la possibilità Divina e l’asservimento dell’essere umano: contrasto in cui è l’origine di ogni dolore.

 

Aver sete di Divino: sete continua, inestinguibile.

 

In quest’opera di sacrificio o di contesa occorre collaborare con una profonda intensità alla soluzione del problema dell’uomo: emanare un vasto amore attiva la forza di una concentrazione potente.

 

L’illuminazione mentale o quella di cuore non debbono essere un mezzo per la riaffermazione umana della personalità. Stare bene attenti!

 

Attrazione della forza: improvvisa contrazione

Contrazione con diffusione respiro

Gioia – amore nel cerebro

Una sottile idea alimenta il cuore – poi il cuore riversa luce nella testa e ancora piú su, poi la testa nel cuore e cosí via.

Ogni evento, ogni azione, ogni incidente debbono essere nuovi motivi di contatto con il Divino. Ovunque ritrovare il Divino, in ogni momento. Tutto è segretamente Divino.

 

Dire “Io sono Çakti” è possibile solo quando l’ego è annullato e ci si è identificati con la Çakti: allora Essa è e noi siamo essa. Quando invece si ha questa visione con l’ego intellettuale, il quale si illude lui di essere l’Uno e il Tutto e il Creatore, si cade nell’Idealismo, il quale enuncia principi che possono essere veri solo a condizione che l’ego si annulli e affiori l’Atman (Applicare ciò anche nel caso di Kant).

 

Per oggettivare una sensazione, un sentimento, un pensiero, occorre disidentificarsi continuando ad alimentarli.

Ogni emozione, sia pure gioiosa, o sentimento ecc. è un motivo di “deliquio” se si verifica nello stato di identificazione. È invece energia feconda se vissuta nello spirito della disidentificazione.

 

Massimo Scaligero




M. Scaligero – A un discepolo – 3-12 febbraio 1937.