Candelora

BioEtica
Candelora

LA FESTA AUREA DELLA CELEBRAZIONE DEL SACRIFICIO
DELLA MADRE CHE DONA LA LUCE AL MONDO

Presentazione di Gesú al Tempio

Domenica 02 02 2020, una data dal numero palindromo, a 33 giorni dalla notte di San Silvestro, a 40 dal Natale e a circa 50 da Santa Lucia, si celebra l’antichissima festa della Luce, della purificazione con il Fuoco Sacro.

Nell’Occidente cristiano si festeggia la Candelora, o Purificazione di Maria e presentazione al Tempio di suo Figlio, Luce del Mondo.

Per gli antichi Celti era una festività importante, chiamata Imbolc, che significa Primavera, ma anche “in grembo”. La Dea del Sacro Fuoco che crea, Brigid, era la festeggiata. Proteggeva poeti, fabbri e guaritori, coloro che forgiano con le fiamme esteriori e interiori anima e materia.

Gli antichi Romani rendevano omaggio alla dea Februa, Iuno Februata, Giunone Purificata, che diveniva poi Iuno Sospita, ossia Salvatrice.

Albero bruciatoIn Giappone una tradizione antichissima vuole che il giorno seguente, ilterzo giorno del secondo mese, si festeggi il “Setsubun”, la fine in natura del vecchio anno e l’inizio del nuovo: un Capodanno di esorcismo e purificazione, ma anche di rinascita e fecondazione. Ad Osaka avviene un suggestivo e spettacolare rito, nel celebre tempio dedicato al Bodhisattva Avalokitesvara, in giapponese Kannon, la Dea Madre della compassione, di chiara origine indiana, che percepisce i suoni del mondo, ascolta le voci di supplica dei suoi figli e libera dal Male e dalla paura. Un albero sacro viene dato alle fiamme, liberando i kami (esseri elementari) e le linfe in cui scorrono dalla prigione materica del legno minerale, per unirsi al Fuoco Divino e generare la Nuova Luce per la Rinascita della Natura. Un sacrificio mirabile a cui tutti gli esseri viventi mostrano gratitudine propagando la vita, deponendo uova, costruendo nidi e nuove famiglie. Nei “covi” e nei grembi si mette a dimora al calduccio il seme delle future generazioni.

MamemakiAllo stesso modo noi coltivatori di orti, mettiamo nella terra i semi del cibo futuro in questi giorni di apparizione delle prime api, temerarie pioniere uscite a impollinare i fiori novelli, nello stesso momento in cui tra le gelide zolle sbuca il piccolo miracolo del bucaneve.

Nel Paese del Sol Levante, dove Uomo e Natura sono uniti nella stessa danza armoniosa che mostra la divinità immortale manifestarsi in ogni fenomeno, si rivive l’antico rito in ogni casa, scuola, tempio, ovunque, nel magico giorno di Setsubun: tutti praticano Mamemaki (豆撒き), ossia si indossano a turno le maschere dei demoni e della Dea Felicità, lanciando semi di fagioli e gridando: «Oni wa soto! Fuku wa uchi!» (鬼は外! 福は内!), «Fuori i Demoni! Che entri la Felicità!».

Rudolf Steiner ci spiega che, mentre a Gennaio le forze di crescita, o eteriche, operano sul regno minerale, a Febbraio agiscono invece sul regno vegetale. Dopo la rigidità, la durezza che abbiamo avvertito nel primo mese dell’anno, sen­tiamo in noi scorrere all’improvviso la fluidità della luce che fa spuntare fili d’erba verde intorno a noi. Nel Calendario dell’anima (traduzione di Giovanni Colazza) leggiamo: 

 

«Afferrando nuovi stimoli sensori

con la volontà creatrice del mio pensiero,

la chiarezza dell’animo, rimembrando

l’avvenuta nascita dello Spirito, compie

il cosmico avvenire confusamente germogliante».

 

Maestro di S. Giuliana Iside Sophia trina

Maestro di S. Giuliana
Iside Sophia trina

Nessuno come Massimo Scaligero ha saputo descrivere la natura e il potere incommensurabile della Luce della Divinità-Logos che si fa sorgente del Pensiero e canta e risuona e crea il Mondo. In Dallo Yoga alla Rosacroce cosí scrive: «Procedendo a passo veloce ma uguale e lieve, andavo facendo la sintesi della mia vita e del suo significato, quando sentii al centro di essa, resasi quasi visibile, la forza del pensiero come una luce che tendeva a penetrare nell’anima e che mi avrebbe rivelato nel tempo il senso di tutto ciò che per ora semplicemente mi appariva: percepii la connessione di questa luce con l’essenza delle cose, dell’uomo e dell’Universo.

Guardandomi intorno, vedevo la realtà segreta della natura, magica nella sua purezza, che mi veniva incontro: mi appariva tutto connesso da un’unica animazione, come una sinfonia, essendo le forze molteplici e diverse. Ricordo nettamente che le impressioni interiori destantisi in me non erano soltanto imagini, ma simultaneamente percezioni di forze. Non ne ero però sorpreso: sapevo benissimo che quella era la realtà. Vi fu un momento in cui, guardandomi intorno, mi parve di essere circondato da entità e da archetipi: sentii la gioia di ravvisare in me il fluire della Luce, come una forza operante in tutto l’essere…».

A livello occulto, la Madonna Candelora è la manifestazione suprema della Santissima Madre di Dio, o Spirito Santo, Madre di tutte le Gerarchie spirituali, unione alchemica delle Tre Iside Sophia: Sophia Madonna Madre Terrestre, Sophia Madre Celeste e Vergine Sophia.

Cereo dei macellai

Cereo dei macellai

La divinità antica, anima immacolata mai incarnata fino ad allora in un corpo umano, aveva conosciuto per la prima volta la maternità terrestre nel giorno di Natale, e recupera la sua natura celeste nel miracolo di Luce della Candelora.

Le celebri immagini della Madonna Nera, rappresentazione dell’antica Iside egizia, simboleggiano cosa questa festa rappresenta per noi: la redenzione dell’anima senziente, la purificazione dentro gli esseri umani, come nelle case e nei templi giapponesi. Una vittoria del Cuore sulle Tenebre e il dominio degli Ostacolatori, l’incontro della volontà di sacrificio e il calore di Saturno, con la saggezza e la luce di Giove. Ecco che si apre il lungo cammino verso la Vera Luce, la Pasqua di Resurrezione del Christo.

Per intraprendere il percorso, primo passo è purificarsi dal sangue versato e dal male fatto, anche involontariamente, ai figli della Madre, ai nostri fratelli umani, animali ed esseri elementari che vivono nella Natura tutta. Secondo la Tradizione, macellai, pescivendoli e pizzicagnoli, nella Festa di Candelora, con un grande cero, chiamato “Cereo” lavano via il sangue che hanno versato nell’anno precedente, in una serie di riti e processioni che variano a seconda del territorio:

Cereo dei macellai:  https://www.youtube.com/watch?v=ypUF4W89Xno

Cereo dei pescivendoli:  https://www.youtube.com/watch?v=WXFoB7qWP8o

Cereo dei pizzicagnoli:  https://www.youtube.com/watch?v=zv1WjfuTLMQ

 

Candelo in manoTutta questa Civiltà Globale in cui siamo incarnati, è vorace, spietata con gli innocenti, mortifera, abortista, guerrafondaia, torturatrice dei fratelli animali, violentatrice della sacralità del suolo: contro natura, ecco cos’è la Civiltà dominata dall’Anticristo, e anche i migliori di noi hanno sangue innocente sulle mani e sull’anima, perché il Karma è anche collettivo.

Con una candela se ne accendono tanteLa Madre Santissima offre se stessa e suo Figlio in sacrificio, per mettere a nostra disposizione il Fuoco Sacro con cui purificare noi stessi e il Mondo. Dobbiamo essere degni di questo immenso dono del cuore della Madre, in modo da poter creare la Civiltà Aurea dalle ceneri di Babilonia, Regno di Mammona, l’altra Dea, la Madre Oscura che tiene l’Oro prigioniero, che vuole ingiuriare la Sorgente Divina della Vita, e scimmiottarla con la Scienza ahrimanica, oggi apparentemente onnipotente, ma sempre pentola del diavolo.

Nella Civiltà Aurea non vi è posto per le scorie che insozzano e deturpano il Ritratto di Dorian Gray, e se vogliamo esserne parte dobbiamo abbandonarle: rinunciare al Male come si fa al Battesimo con un cero benedetto in mano. Non vi entreremo mai, se non rinneghiamo brame, cupidigia, avidità, tutto ciò che ci spinge a depredare i fratelli esseri viventi della ricchezza da condividere, saccheggiando la Casa Comune che ci è stata affidata da custodire in nome della Madre, la nostra Candela Sacra che mai si spegne e accende tutte le altre. «Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela, e la vita della candela non sarà abbreviata» (Buddha).

 

Shanti Di Lieto Uchiyama