La posta dei lettori

Redazione

La posta dei lettori

letterinaÈ lecito credere che quello che sta accadendo intorno a noi sia la “guerra dell’uno contro tutti” preconizzata da Rudolf Steiner? Guardando quello che vedo intorno a me non posso fare a meno di pensarlo. Come difenderci?

 

Elisa T.

 

La guerra “dell’uno contro tutti”, anche detta “di tutti contro tutti”, avverrà in un’epoca ancora molto lontana da noi, e sarà una terribile lotta contro esseri nei quali saranno incorporati potentissimi demoni. Ma allora l’uomo avrà sviluppato delle forze che saranno in grado di contrastare quegli attacchi. Sappiamo però che nei vari periodi storici ci sono delle prefigurazioni di quanto accadrà in seguito. L’uomo ha già vissuto alcuni di questi eventi devastanti, causati dalla propria deriva morale, come la distruzione della Lemuria, l’inabissamento di Atlantide e l’incenerimento di Sodoma e Gomorra. Ma il ricordo di questi tragici fatti si è affievolito, si è trasformato in mito, racconto fantastico, mentre è cruda realtà, che sembra proprio ripresentarsi anche in questo nostro difficile tempo. Le armi di difesa ce le hanno indicate con precisione e reiterazione i nostri Maestri: sane letture, retto comportamento, esercizi interiori. Apprendere, ma con il monito “un passo nella conoscenza, tre nella moralità”. Se intorno tutto sembra essere perduto, se la nostra civiltà sembra andare a fondo, ricordiamoci che quando abbiamo intrapreso questa Via siamo diventati dei combattenti per il Christo, e che la guida delle nostre schiere è l’Arcangelo Michele. Con noi lavorano alla costruzione di una futura società persone sparse ovunque sulla terra, e se anche non entreremo mai in contatto con loro, pure essere partecipano con noi all’edificazione di un diverso e migliore avvenire. E insieme vi sono anche anime disincarnate, che svolgono un compito a noi nascosto ma essenziale per la riuscita del progetto. Dunque, non scoraggiamoci, non subiamo lo sconforto di fronte alle prove che stiamo attraversando e che ancora ci aspettano. Non siamo soli!




letterinaDopo una trasmissione televisiva molto accattivante, ho scoperto di avere una forte voglia di assaggiare cose strane, come fa il protagonista, mangiando, e gustando, insetti di ogni tipo. Come calmare questo assurdo ma vivo desiderio?

 

Mirko

 

Il nostro paese negli anni, anzi nei secoli, ha elaborato una cucina che da povera e semplice è diventata molto ricercata, grazie anche alla molteplicità di trasmissioni televisive che ne illustrano codici e decaloghi. Quel desiderio si chiama “gola”, ma non è in questo caso gola di manicaretti prelibati o dolci squisiti, piuttosto dell’insolito, che stuzzica la fantasia. Il nostro pianeta è ricco di alimenti vegetali di ogni tipo e sapore, e l’uomo evoluto, senza esagerare in quantità, sa trarre da essi il giusto e sano sostentamento. L’uomo però ha anche una parte di animalità che gli riesce difficile dominare. Quell’animalità lo rende simile ai tanti predatori che popolano la terra, e che si nutrono di vittime. Il predatore in genere insegue la vittima, o prepara trappole per catturarla. Poi ci sono gli animali che invece si cibano di prede già morte, per le quali non è necessaria la fatica della caccia. Sono le iene, i corvi, gli avvoltoi, gli sciacalli e vari altri necrofagi. Tra essi possiamo mettere anche l’attuale uomo civilizzato, che ama cibarsi di cadaveri che qualcuno ha ucciso per lui, tagliato a pezzi e fornito in elegante confezione, dopo giorni, o mesi e persino anni per i surgelati e congelati. Per ottenere queste vittime sacrificali, si allestiscono i luoghi di tortura degli allevamenti intensivi, e degli organizzatissimi mattatoi: si delega ad altri – e non se ne vuole sapere nulla – il sistema di uccisione delle “prede”. Ma questo forse oggi non basta piú. Si vuole essere titillati dal sapore di scorpioni arrostiti, di coleotteri lessi o di grilli caramellati. Farsi trascinare verso questo gustoso modo di alimentarsi è decisamente attraente. A chi vuole sperimentarlo, non possiamo che dire: «Buon appetito!».