L'altare nel cuore

Ascesi

L'altare nel cuore

L'altare nel cuore

 

O Şakti, riempi di Te la mia vita, inonda di gioia la mia anima, inebria di Beatitudine il mio cuore. Che io mi elevi, distaccato dagli impedimenti fisici e dalle piccole passioni, all’altezza della Tua purità trascendente. Nel puro Immutevole che è sostegno della creazione, ritroverò l’origine di ogni forza, la fonte prima dell’Amore e della Potenza. Tu sei l’Atman e il Puruşa, la prima vita divina del cuore, la Beatitudine immensa nel cuore.

 

Fuoco soave nel cuore. Gioia divina nel cuore. Il cuore divampa di fiamme d’Amore Infinito. Felicità potente nel petto: s’accende il cuore di Gioia immensa. L’amore trabocca dal cuore, l’Amore Divino, l’Amore Infinito, l’Amore per tutte le creature. Trabocca dal cuore l’Amore che salva… Ex abundantia cordis… Il petto gioisce, si libera, arde, si espande, s’inebria d’Amore divino: brucia d’Amore, si soffonde d’Amore. È l’Amore che compie il prodigio della Liberazione: il cuore si colma di allegrezza, il cuore palpita di gioia. Amore Divino nel cuore. Amare, amare, nutrirsi soltanto d’Amore per il Divino, per il Creato, per il Tutto.

 

O Divina Energia, o potente ispiratrice, Amore che muovi il sole e le altre stelle, Fuoco creatore e Gaudio perenne, anima il mio cuore, calma, rafforza e rischiara l’intimo mio cuore. Rendi beato il mio cuore. Fa’ che io ritrovi Te dominante nel mio cuore come potente luce fiammea. Libera ed espandi il moto d’amore nel mio cuore: fa’ che esso arda puro e gaudioso. Prendi possesso del mio cuore, cosí che io Ti riconosca e Ti adori nel mistero del mio cuore. Ecco, Tu vivi, Infinita, nel mio cuore, Tu sei la Signora del mio cuore. Il Tuo Amore si effonde attraverso il mio cuore. Sento in Te il mio cuore e sento Te nel mio cuore. Adorarti nel tranquillo ricettacolo del cuore, amarti nel cuore, venerarti nel cuore, sacrificare a Te nel cuore, cantare la Tua gloria nel cuore. Anima il mio cuore, possiedimi attraverso il mio cuore. Irràdiati dal mio cuore. Fiorisci nel mio cuore. Il tuo altare è nel mio cuore. Il Tuo Amore palpita nel mio cuore. Ad ogni respiro Tu sei nel mio cuore. Il Divino nasce nel mio cuore. La liberazione comincia dal cuore. La luce fiorisce nel cuore. Il miracolo della trasmutazione comincia dal cuore. Io attendo il prodigio del cuore. Ascolto attento il mio cuore. Attendo Te, o Divina, nel cuore. Mi unisco alla Tua beatitudine nel cuore.

 

Sono la Luce

 

Silenzio mentale. Silenzio ricettivo verso l’Alto. Apertura nel cuore: pace, amore, ardore. Calma fisica. Silenzio – Amore – Distensione. Sentire l’Impersonalità senza “ego”. Sentirsi aperti al fluire della Şakti. Portarsi al di sopra della testa: 1) silenzio ricettivo, 2) amore, 3) gioia. Sentire il cervello tessuto di energia divina, luminosa, vivida, gioiosa, radiante: sentirlo veramente cosí. Aprirsi a questa sensazione. Sentire l’io umile, silenzioso, sottomesso, mentre il corpo diventa un campo di forza del Divino, dall’alto in basso. Silenzio, silenzio, silenzio. Apertura nel cuore. Evocare il Divino. Respiro. Riconfermare lo stato, soprattutto come sensazione di una profonda azione impersonale, trasformatrice, proveniente dall’alto, a cui si assiste devotamente, con chiara coscienza: qualcosa di molto piú potente di noi (piú puro, piú vasto, piú luminoso) è in noi per rimuovere le piú profonde difficoltà: è il Divino che penetra nell’oscurità della nostra natura, la investe, la soffonde, la riempie, la compenetra, la vitalizza, la illumina, la rasserena, la trasforma. Occorre essere aperto, ricettivo, cosciente e tranquillo, sempre fermo al silenzio mentale e all’apertura del cuore.

 

Ascesi

 

Servire il Divino. Vivere solo per servire il Divino. Trovare in tutto il Divino. Trarre gioia solo dal Divino. Amare e contemplare il Divino, vedere e fissare il Divino. Anelare al Divino. Sentire di vivere per il Divino. Sentire nel cuore il Divino, nel sangue il Divino, nel cuore il fuoco del Divino, nel sangue il chiarore del divino. Aprirsi al Divino. Accogliere il Divino. Ricevere il Divino. Contenere il Divino. Essere un canale del Divino. Essere strumento del Divino. Cantare la gloria del Divino. Offrire il continuo sacrificio al Divino. Servire, servire solo il Divino.

 

Distaccarsi dal profano, dominarlo essendo al di sopra di esso, avendo cessato di aderire al suo turbolento giuoco. Amare vastamente senza passione: gli esseri animati sono inconsciamente cattivi: aiutarli, amarli, ma senza scendere nel piano del loro errore. Tacere, non compromettere la verità. Non dare ove non sia chiesto. L’unico rapporto sia l’Atman, l’unico valore l’Atman: considerare il Jīvatman, ignorare la Jīva.  Non turbare la serenità dell’ignorante. Non polemizzare. Tacere. Stabilire solo un rapporto interiore. Staccarsi da Maya: riconoscere solo Maya e Şakti. Non discutere su l’Eterno. Non nominare il nome di Dio invano. Essere. Contemplare. Operare in verità. Studiare con calma curiosità la passionalità, l’errore, il meritato dolore degli uomini, o la propria passionalità, il proprio errore, il proprio dolore.

 

Massimo Scaligero


M. Scaligero – A un discepolo – 15-23 maggio 1937.