Il nostro rapporto biografico con il denaro

Biologia

Il nostro rapporto biografico con il denaro

Il denaro ha una sua biografia, che si incrocia con la biografia dell’umanità in cammino. Ogni uomo si incammina sulla Terra secondo un individuale e personale percorso biografico, in quanto si riferisce all’Essenza individuale di ogni uomo che si incarna piú volte nel corso della Vita sulla Terra; ed è personale in quanto riferito al percorso di una Personalità focalizzata nel tempo presente, spesso considerata l’unica vita reale. Ogni uomo è un incrocio di questi due percorsi: il primo, quello individuale, è connesso alla corrente eredo-individuale, in cui ogni io si reincarna in diverse corporeità ed epoche diverse; il secondo, quello personale, è legato alla corrente eredo-familiare, in cui ha scelto di nascere.

 

Sfogliando i petali della vita

 

Ognuno di noi contrae un rapporto personale con il denaro, con la possibilità di evolvere con esso. Se uno riguarda in senso retrospettivo la propria biografia, può scoprire inaspettati orizzonti, relazioni interpersonali e correlazioni di destino seguendo il fil rouge dei movimenti del denaro, dei passaggi di mano in mano e le vicissitudini ad esso legate.

 

Ci potrà sorprendere forse il rapporto che la nostra anima contrae a livello emozionale, razionale o cosciente con il denaro: nel primo caso ci muoviamo con lo stile di Rembrandt, che non badava a spese per le sue collezioni di oggetti naturali e per i pigmenti utilizzati per le pitture, e si è ritrovato alla fine della vita povero in canne; nel secondo caso, sullo stile di Pacioli, l’in­ventore dell’abaco per la tenuta dei registri contabili, c’è chi tiene i conti di ciò che entra ed esce fin nelle minuzie del quotidiano; nel terzo caso, stile Raffaello, c’è una gestione del denaro senza annotazione alcuna, ma con la piena consapevolezza di quanto tiene in tasca.

 

Per avviare questa ricerca, vi elenco una serie di domande sulla scia, rielaborata, di quelle che ho già presentato in un libro precedente, Sfogliando i petali della vita. Sono impostate secondo i tre differenti fari temporali del futuro, del passato e del presente, per evidenziare la sorgente illuminante la risposta.

 

Dal faro del futuro:

 

Che progetti intendi finanziare con i tuoi risparmi?

I progetti sono il fior fiore dei nostri sogni sgusciati dai semi delle nostre idee-idealità. Essi sono rivolti al futuro e possono riguardare sia noi stessi sia altri a cui doniamo o prestiamo denaro per realizzare iniziative.

 

Dal faro del passato:

 

Hai mai patito l’onta della bancarotta? Hai affrontato licenziamenti o fallimenti economici?

I risvolti di destino che precedono e seguono questi eventi contrassegnano fasi biografiche delicate, che possono intaccare subito l’ambito corporeo, oppure dopo vari anni possono emergere come un fiume carsico in una malattia.

 

Hai mai dovuto mettere all’asta la tua casa? O, all’inverso, hai mai comprato una casa all’asta?

La gestione patrimoniale che perviene all’asta rappresenta un passaggio dalla dimensione economica a una finanziaria, in termini circolatori potremmo dire dal sangue alla linfa, come capita di osservare nella circolazione emato-linfatica dell’intestino, il secondo cervello.

 

Se hai avuto importanti perdite di denaro o invece ricevuto eredità: a che età?

Ricevere un’eredità comporta una nuova responsabilità, una capacità decisionale che può esprimersi con tanta maggiore maturità, tanto piú il nostro sviluppo animico-spirituale cresce in armonia con l’apertura di nuovi organi di coscienza, di settennio in settennio.

 

Quando ti sei conquistato l’autonomia finanziaria?

C’è chi neanche a sessant’anni ha raggiunto una piena autonomia finanziaria e chi già prima dei 20 anni ha potuto disporre in autonomia di buone risorse economiche. Tale domanda è interessante incrociarla con un’altra: Quale è stato il punto di svolta piú importante della tua vita?Perché, se la risposta verte su: l’inizio del lavoro o altre simili, la componente economica si fa preponderante nello stile di vita individuale.

 

Ti è capitato di ricevere borse di studio, largizioni? O di vincere alla lotteria?

Soffermiamoci sul denaro vinto alla lotteria: parte come denaro d’acquisto (il biglietto comprato al botteghino) e in seguito, se troviamo la giusta combinazione, riceviamo un sovrappiú, una fonte di finanziamento. Anche qui assistiamo ad un passaggio, in termini di fisiologia umana: dalla circolazione ematica a quella linfatica.

 

Eredità

 

Dal faro del futuro:

 

Come stai mobilitando le eventuali eredità ricevute?

«Le caratteristiche che ereditiamo col sangue vengono ereditate attraverso la Natura. Il denaro che ereditiamo e non guadagniamo ne sarebbe l’immagine riflessa» (R. Steiner, conferenza del 30 novembre 1918 – O.O. N° 186).

 

Il rapporto fra la nostra natura lunare, legata all’eredofamiliarità, e la nostra natura solare, con­nessa all’eredoindividualità, diviene stringente nella sfida di destino della ricezione di un’eredità da parte dei familiari. L’amore attivo ci consente di sprigionare i nostri talenti al servizio di iniziative morali innovative ed evolutive rivolte al sociale. Far viaggiare il denaro ci realizza e non ci fa sprofondare nelle comode poltrone dei depositi bancari.

 

Hai in corso debiti, ipoteche, cambiali/prestiti, mutui, rateazioni, pegni/crediti, royalties, profitti?

C’è da specificare che i debiti, in tutte le loro sfaccettature, si riferiscono al passato operante nel presente; i prestiti, i mutui, le rateazioni e i pegni hanno a che fare con il futuro operante nel presente, mentre i crediti, i profitti o le royalties sono puro presente.

 

Ci sono delle insolvenze che hai in sospeso?

Ecco uno dei nodi da sciogliere! La relazione fra chi dà e chi riceve, nel caso di un contratto dove viene sottoscritto un debito/credito, crea karma con un legame in attesa di essere sciolto secondo i tempi concordati. In caso contrario, il corpo registra le insolvenze in corso.

 

Staccata da un elemento strettamente temporale sta un’ulteriore domanda:

 

Come gestisci, anzi muovi (o immobilizzi) la liquidità di cui disponi?

Qui la richiesta si riferisce al movimento di espansione o quello opposto di concentrazione del flusso di denaro.

 

Altre domande voi stessi potete creare, anche piú dettagliate e cucite su misura. Ma c’è una domanda preliminare da porre, implicita in tutte le precedenti, e che merita la ribalta, perché aiuta a smascherare il nostro codice dei condizionamenti sul tema:

 

Che rapporto hai con il denaro?

Sulla scorta dei contenuti del capitolo precedente, potreste osservare in quale rapporto stanno nella vostra esistenza il denaro di donazione, di prestito e di acquisto, e come distribuite il denaro di risparmio e di finanze in relazione a tali diverse qualità. Il passaggio successivo è scoprire se c’è una relazione con alcuni eventi patobiografici che vi sono capitati, e cosí vi anticipo i contenuti dei prossimi due capitoli.

 

La domanda di apertura, in forma piú diretta e spontanea, può essere anche formulata cosí:

 

Cosa rappresenta per te il denaro?

Dmitri Karamazov: «È un accessorio, un riscaldamento dell’anima, una specie di arredamento» (F. Dostoievskij).

 

Piú volte mi è capitato di rivolgere ai pazienti nell’indagine clinica questa domanda, foriera di preziose indicazioni. Mi sono assunto il compito di esplorare la pista delle connessioni delle manifestazioni patologiche con la rappresentazione del valore che attribuiamo al denaro e di riflesso della sua circolazione nella nostra vita corporea e animica. Mi ha stupito il ventaglio di risposte varie che mi sono arrivate, quasi a sottolineare che dietro la circolazione del sangue/denaro c’è un’individualità che cerca di sgusciare fuori dalla rete astrale in cui rischia di esser impigliata. E a conferma che esistono diversi punti di vista sullo stesso tema, sullo stesso concetto del denaro.

 

Vi cito alcune delle risposte ricevute: una cosa sporca, un numero, la sopravvivenza, una corruzione, un mezzo di investimento, un mezzo di scambio, un mezzo di accesso, un mezzo per l’in­dipendenza, un mezzo del fine, un problema, la tranquillità, la sicurezza, nulla, tutto, una necessità, la libertà…

 

Se cerchiamo risposte che stiano su un piano sovrapersonale, possiamo frugare nel pensiero dell’iniziato dei Nuovi Tempi, Rudolf Steiner, che risponde nel ciclo I capisaldi dell’economia: il denaro è Spirito realizzato, concretizzato, incarnato.

 

Sul filo delle considerazioni svolte nei capitoli precedenti, potremmo aggiungere: la circolazione del denaro è movimento dello Spirito incarnato, e in termini corporei: la circolazione del sangue è movimento dello Spirito individuale incarnato nella vita. E proseguendo su questo filo: qualsiasi intoppo o esondazione di questo movimento spirituale espresso nella movimentazione del denaro o di ogni iniziativa individuale in ambito sociale si ripercuote nella dinamica corporea del singolo uomo.

 

Ascoltiamo a ritroso nel tempo altri due pensatori: per Jean Jacques Rousseau il denaro che si ha è strumento di libertà, quel che si insegue è strumento di schiavitú. Qui viene colto uno spaccato karmico, sospeso fra libertà e necessità.

 

Francis Bacon afferma che il denaro è come il letame, infatti non serve se non è sparso.

 

Il punto di vista utilitaristico dell’empirista condiziona questa rappresentazione e anticipa a suo modo gli scenari utopistici da lui preconizzati sul futuro dominio degli scienziati nella direzione del mondo, come i tempi del coronavirus stanno evidenziando.

 

Dodici punti

 

È venuta cosí consolidandosi in me l’esemplificazione dei dodici punti di vista esprimibili sul denaro sulla scia della rappresentazione zodiacale distinta da R. Steiner in un magnifico breve ciclo di conferenze berlinesi del 1914. Nella figura al centro c’è la sentenza di R.Steiner: «Il denaro è Spirito realizzato», che è frutto della sintesi dei dodici, è il tredicesimo, l’elemento cristico per eccellenza, da conquistare dopo aver guadato i dodici fiumi di pensiero umani a proposito del denaro.

 

In rapporto ad ogni punto di vista, spesso esemplificati in diversi concetti, sono raffigurati i segni zodiacali per ricordare l’origine cosmologica di ognuno di essi.

 

 

Angelo Antonio Fierro