Il Castello di Otranto

Siti e miti

Il Castello di Otranto

Il castello di Otranto 1

 

L’imponente fortezza, vanto della città del Salento, si protende verso il Mare Mediterraneo sulla punta piú orientale d’Italia, che vede per prima sorgere il sole all’alba.

 

Si tratta di un bastione con quattro grandi torri, ognuna delle quali dotata di un nome: Duchessa, Alfonsina, Ippo­lita e Punta di Diamante quella sporgente sul mare.

 

Il castello di Otranto 2

 

Il castello era sorto verso l’anno Mille su un preesistente antico fortilizio bizantino. Nel periodo delle Crociate vi facevano sosta i cavalieri cristiani prima d’imbarcarsi per andare a liberare il Santo Sepolcro.

 

Restaurato da Federico II di Svevia nel 1228, divenne un baluardo contro l’in­vasione dei saraceni, ma nel 1480 subí, da parte dei Turchi, una parziale distruzione durante il “sacco di Otranto”, quando persero la vita gli 813 “martiri d’Otranto” che rifiutarono di convertirsi all’Islam.

 

Il castello fu ricostruito nel 1535 da don Pedro di Toledo nello stile aragonese tuttora visibile. Ben conservato, è protetto da un grande fossato, asciutto, tutto intorno, e da un ponte levatoio.

 

Tra storia e leggenda si narra di assalti, di vittorie costate sangue, di vittime illustri e di fantasmi, come quello senza testa di Giulio Antonio Acquaviva, conte di Conversano, che fu decapitato dai Turchi. Questi inviarono la sua testa al sultano di Costantinopoli come trofeo di guerra. Inutilmente il re Ferrante d’Aragona ne chiese la restituzione, offrendosi di pagare un riscatto.

 

Il castello di Otranto romanzo

 

In questo castello fu ambientato il settecentesco romanzo, primo di quel genere che fu poi chiamato “gotico”, scritto dall’inglese Horace Walpole. Tra intrighi e colpi di scena si dipana la complessa e oscura vicenda del principe Manfredi e dei suoi tentativi di conservare il possesso del castello e del titolo, usurpato a Federico di Vicenza. Quando l’unico figlio, erede di Manfredi, viene trovato morto il giorno delle sue nozze con Isabella, figlia del marchese di Vicenza, Manfredi, per non perdere il principato di Otranto, decide di sposare lui Isabella. Segue la fuga di Isabella attraverso un passaggio segreto nei sotterranei del castello e l’amore con il suo salvatore, il giovane Teodoro.

 

 

Gemma Rosaria Arlana