Sul Calendario dell’Anima

Digressioni

Sul Calendario dell’Anima

 

IMPORTANTE PER QUESTA

 

E LE PROSSIME SETTIMANE

 

INTORNO A PASQUA,

 

FINO ALLA 4a

 

 

La lettura del mantra di Pasqua del Calendario dell’Anima è quella che, diversa ogni anno, capita a seconda del giorno del mese in cui cade la Pasqua (può cadere nella settimana 50a, 51a, 52a, 1a, 2a, 3a). A prescindere da quale giorno è caduta la Pasqua, si suggerisce di ricominciare, sempre, proprio con la prima data della 1a settimana riportata sul Calendario dell’anima, e si continui a leggere in sequenza fino alla 3a settimana compiuta. Dopo di che (dalla 4a settimana), si cerchi di far di nuovo coincidere la data del Calendario dell’Anima con quella del mese in corso in quell’anno, per esempio leggendo piú volte la 3a settimana se si è in anticipo, o meditando meno di sette giorni qualche settimana se si è in ritardo, questo, secondo come si presenta la situazione. A questo punto, dalla 4a settimana dopo Pasqua, si riallineerà la data del Calendario dell’Anima con quella del mese in corso. Da questo momento, l’allineamento al mese del Calendario andrà bene, cosa molto importante, per tutte le prossime festività con data fissa, eccetto la Pentecoste (50 gg. dopo Pasqua, quindi 8a settimana del Calendario).

 


 

52a Settimana Santa – dal 30 marzo, da prolungarsi fino al 16 aprile solo per l’anno 2022.

 

Atmosfera del Sacrificio della Morte per la VITA – Incantesimo del Venerdí Santo.

 

Unione con l'essere universale

 

52a

 

«Quando dalle PROFONDITÀ dell’anima

lo Spirito (umano) si rivolge

all’ESSERE UNIVERSALE

e BELLEZZA sgorga dalle ampiezze dello spazio,

allora, dalle lontananze celesti,

la forza della VITA si riversa nei corpi umani

e unisce (mette in comunione),

agendo potentemente,

l’ESSERE DELLO SPIRITO (universale)

con l’Essere dell’uomo».

 

52a  «La bellezza salverà il mondo», afferma il principe Miskin ne L’Idiota di Dostoevskij. Ora, grazie al contenuto di questo mantra di Rudolf Steiner, forse possiamo comprendere come ciò avverrà. I sé umani, ormai, sono giunti alla loro maturazione (come già descritto nella 49a settimana), e dopo averla consolidata durante la Quaresima, nel rivolgersi pieni di venerazione verso l’Essere Universale, si avvertono realmente immersi e compenetrati da una fluente corrente creatrice, immensamente saggia, che nel suo creare genera una smagliante BELLEZZA in tutta la Natura. Tale BELLEZZA adorna tutto il creato che si dispiega negli spazi visibili dall’occhio umano. Allora, in quei sé, meraviglia, stupore, gratitudine immensa scalderanno cuori e anime consapevoli, che si schiuderanno come corolle di fiori alla FORZA della VITA prorompente, che traboccando dalle Coppe celesti, si riversa nei corpi umani. Un prodromo di tutto questo si può già avvertire il Venerdí Santo, grazie a un fenomeno sensibile/sovrasensibile che suscita un “Incantesimo” della Natura terrestre, poiché in quel giorno riceve sempre a nuovo il Suggello del Sangue del Christo, l’innesto del Suo Io che cambia continuamente la Terra nel germe di un nuovo Sole. In quel Venerdí Santo, lo SPIRITO DEL SOLE penetrò definitivamente negli uomini e nella Terra, che ne sussultò di gioia, partecipando con tutti i suoi elementi, tanto che la luce fisica del Sole ne fu oscurata dalla Sua possente LUCE SPIRITUALE. Da allora, quella LUCE rifulge nella e dalla Terra stessa, irradiandosi etericamente verso gli spazi celesti, attraversando i corpi umani. L’ESSERE DEL SOLE si è fatto ESSERE DELLA TERRA, compenetrandola col Suo Sangue/Io, e poi col Suo corpo minerale, che non fu mai piú ritrovato, perché fu assunto nella Terra durante la notte per mezzo di un terremoto che squarciò il Sepolcro. Fu cosí realizzata la Promessa eterna di Comunione con gli io umani, annunciata nell’Ultima Cena e ripetuta ogni anno. Una tutta nuova VITA SOLARE, ogni anno a Pasqua, è affidata alla Terra e all’umanità, che attraverso una sempre piú stretta COMUNIONE si riverserà sempre piú nei corpi umani, grazie al congiungersi dell’ESSERE DELLO SPIRITO (universale) con l’Essere dell’uomo. Il Corpo Solare di Resurrezione del Cristo, conquistato grazie ad Essa, oggi vive e opera con tutto il Suo splendore e la Sua potenza nell’Aura eterica della Terra, poiché, come promesso, da circa un secolo «…È ritornato sulle nubi…».

 

 

Settimana complementare (53a – 52a = 1a) dal 17 al 23 aprile.

(Prima di meditare questo mantra, si dovrà attendere la Domenica di Pasqua del 2022.

Ciò vale solo per l’anno 2022 in cui queste digressioni sono state redatte).

 

L'essere del Sole

 

1a

 

«Quando dalle AMPIEZZE universali

il SOLE PARLA ai sensi dell’uomo

e la gioia, dalle profondità dell’anima

entra in COMUNIONE con la LUCE nel guardare,

allora, dall’involucro dell’egoità

pensieri si traggono nelle lontananze spaziali

che ottusamente mettono in COMUNIONE

l’Essere dell’uomo

con l’ESSERE DELLO SPIRITO COSMICO».

 

 

1a  Per quanto riguarda il commento alla 1a settimana, basta considerare che, con il “Passaggio” della Pasqua e la Resurrezione, tutto si è ribaltato a nuovo. Nei versi della 52a settimana sarà facilissimo scoprire che – mentre in quella tutto partiva dall’uomo che si volgeva all’Essere universale, e sacrificava il frutto del lavoro interiore su se stesso (iniziato con la 26a settimana di Michele), offrendolo all’Essere dello Spirito Universale – qui, nella 1a, basta che l’essere dell’uomo apra i propri occhi alla Luce che inonda il mondo, per sentirsi invadere da un profondo sentimento di GIOIA, poiché «…allora, dalle lontananze celesti, / la FORZA della VITA si riversa nei corpi umani / e unisce, agendo potentemente / l’Essere dello Spirito con l’essere dell’uomo».

 

In virtú di questa unione/comunione spirituale, apportatrice di forte e novella VITA soprattutto ai corpi fisico ed eterico (vita spirituale e biologica, fluente anche grazie all’azione guaritrice dell’Arcangelo Gabriele), il polo della coscienza (della coscienza pensante umana) inizia a subire un ottundimento, perché i propri pensieri, riflessi dal cervello fisico, sono potentemente pervasi dal polo della vita, che in parte ottunde quello della coscienza. Tali pensieri, comunque, anche se nascono non tersi e cristallini come prima della Pasqua, sono capaci di mettere in collegamento «…l’essere dell’uomo, con l’Essere dello Spirito universale» venendo attratti negli spazi celesti, realizzando, grazie al Mistero Pasquale, una novella COMUNIONE con l’Essere dello Spirito Universale, secondo un moto inverso a quello della settimana precedente.

 

Da qui inizia, veramente, quell’espansione/comunione di tutti gli esseri animici operanti sulla Terra verso le altezze celesti, che aveva avuto inizio con il 21 marzo, ma che solo ora, con la Pasqua, acquista il suo forte abbrivio.

 

 

DIGRESSIONI PASQUALI SUL

 

CORPO DI RESURREZIONE DEL CRISTO

 

 

Liane Collot d’Herbois «Il Risorto»

Liane Collot d’Herbois «Il Risorto»

 

1. La figura con cui il Cristo si presentò ai suoi dopo la Pasqua era differente da quella che i discepoli, anche i piú stretti come la Maddalena, avevano conosciuto.

 

2. Di quale natura era il corpo che fu sperimentato dai discepoli dopo la Resurrezione, dato che spesso “…si presentò a porte chiuse”? Che spesso, come stranamente compariva, altrettanto stranamente scompariva alla vista? Che camminò per ore verso Emmaus in compagnia di due uomini e conversò con loro fino a sera, fino a mangiare con essi del pane che Lui stesso spezzò? Che mangiò del pesce arrostito sulla spiaggia al ritorno dei discepoli pescatori? Che, infine, fece immergere il dito di Tommaso nella Sua piaga, che ovviamente doveva avere una “consistenza” percepibile al tatto?

 

3. San Paolo, che Steiner ci rivela fosse iniziato a molti misteri dell’ebraismo occulto, sapeva bene che un morto si può ripresentare ai chiaroveggenti, col corpo eterico, nella stessa figura che aveva nel corpo fisico, ma fu letteralmente sconvolto dalla figura che gli apparve a Damasco, che lo folgorò con una Luce piú accecante del Sole fisico. Sempre Steiner ci dice che Paolo sapeva perfettamente che, quando il Messia fosse veramente venuto, sarebbe stato visibile sovrasensibilmente come anima della Terra, e cosí infatti lo percepí Paolo nel Suo corpo di Resurrezione sfolgorante piú del Sole, con un aspetto che nulla aveva di uguale a quello di un qualsiasi corpo eterico umano dopo aver lasciato il corpo fisico. Egli vide qualcosa di ASSOLUTAMENTE NUOVO.

 

4. Il nostro corpo eterico ci fu conferito sull’antico Sole dagli spiriti della Saggezza, e fino al momento della seduzione luciferica esso ha avuto sempre una qualità spirituale solare, attraverso l’evoluzione solare e lunare, fino all’uscita del Sole dalla Terra alla fine dell’epoca Iperborea, per poi iniziare a decadere. Se non fosse decaduto, l’uomo non avrebbe mai sperimentato né la malattia, né la morte!

 

 

Chi vuole, meditando su questi spunti, può cercare di dare una risposta alla domanda: di che natura è il Corpo di Resurrezione del Cristo? Si può concludere che esso è un unicissimo Corpo di Resurrezione di natura solare, che ai tempi di Palestina, dopo la Resurrezione, assunse una forma eterica particolarmente addensata, tale da poter agire con le stesse modalità di un corpo fisico (vedere il Vangelo di Marco commentato da Steiner).

 

 

I SEGRETI DEL TEMPO

 

MANTRA PER IL CALENDARIO DELL’ANIMA

 

passatro presente e futuro

 

Afferra il futuro

 

Afferra il futuro – mediante il passato,

spera nel divenire – mediante il divenuto,

cosí afferri l’esistenza in divenire,

cosí afferri ciò che diviene.

Nell’esistere,

il futuro riposi sul passato,

il passato senta il futuro

per rinvigorire l’esistenza del presente.

 

Rudolf Steiner

 

 

Nel seguire queste digressioni, e tanto piú nel meditare le Stanze del Calendario dell’Anima, questo mantra risulterà sempre piú correlato ad esso.

 

 

PICCOLA APPENDICE

 

Una notte di MEZZA ESTATE

 

Si vorrebbero dare molti importanti nessi collegabili alla festività di San Giovanni e alle esperienze interiori che il singolo uomo sperimenta nella settimana che la precede. Ci si può rifare alla commedia “fantastica” di W. Shakespeare Sogno di una notte di mezza estate. Ciò che colpisce è l’anacronismo, per cui la settimana che precede la festa di San Giovanni – in cui è compreso proprio il passaggio del Sole dalla costellazione dei Gemelli in quella del Cancro, passaggio durante il quale si verifica il solstizio che inaugura l’estate – coincide praticamente con tale inizio della stagione, mentre nel lavoro di Shakespeare si parla, non a caso, di “Una notte di MEZZA ESTATE”. Ora, riferendoci al Calendario dell’anima di Rudolf Steiner, potremo notare che la mezza estate si verifica nella 18a settimana del calendario (ottava superiore dell’11a), in cui cade quel 10 agosto da collegare sempre al fenomeno delle stelle cadenti di San Lorenzo. Lí inizia l’operare cosmico del ferro meteorico, o Spada di Michele, che poi, nella 26a settimana, diverrà il conduttore della stagione autunnale, subentrando a Uriele che regge l’estate,

 

arcangeli

 

Vediamo, quindi, il succedersi di queste reggenze arcangeliche: intorno alla festa di San Giovanni l’Arcangelo Raffaele, reggitore della primavera, cede la reggenza all’Arcangelo Uriele, reggitore dell’estate, il quale, poi, intorno alla festa di Michele (29 settembre), a sua volta la cede a Michele al quale seguirà Gabriele. Secondo quanto Steiner ci ha svelato nel suo ciclo L’esperienza del corso dell’anno in quattro immaginazioni cosmiche (O.O. N° 229), Raffaele in primavera corrobora le nostre forze di guarigione che, poi, passando a Uriele, vengono metamorfosate in potenza dei pensieri dei creatori universali, però non ancora comprensibili dall’uomo normale, che poi, grazie a Michele e alla Sua spada del ferro spirituale, durante l’autunno vengono rese comprensibili al sano intelletto umano, poiché da pensieri divini Egli li converte in pensieri umani (Scienza dello Spirito). Seguendo questo iter, nella settimana 11a del Calendario dell’anima, quella del passaggio dalla primavera all’estate, ma anche da Raffaele a Uriele, la settimana in cui c’è la festività di Giovanni, finisce un mondo e ne inizia un altro. Ogni anno, in quel tempo, finisce l’era lunare dell’anima umana, affinché sorga la nuova era solare: si passa da Adamo/Giovanni Battista ad Adamo Kadmon/Gesú Nathanico. Deve apparire come necessario, in questo passaggio, che l’io/ego dell’uomo debba momentaneamente farsi da parte; deve, come è scritto nel mantra del Calendario «Perdersi, affinché un giorno possa ritrovarsi», perdersi come ego lunare, per ritrovarsi piú avanti pronto per iniziare un cammino verso l’Io vero solare. Ecco che, se si vuole liberamente andare oltre nella comprensione del cammino dell’anima umana durante l’estate, si dovrà comprendere bene quando avverrà, totalmente, il «perdersi dell’ego» in un sogno di una notte di mezza estate. Uriele, portatore dei “Pensieri originali dei creatori divini”, dovrà operare sulla coscienza umana in un certo modo, la dovrà avvolgere in un’aura di ottusità sognante, prima di conferirle un “DONO”, un dono che è una reale “FECONDAZIONE” dell’ancora operante Spirito Pentecostale di conoscenza, di cui Uriele, quale Arcangelo, è servitore. Tale dono avverrà durante la 13a settimana, a metà del tempo del Cancro, legato a Saturno/Uriele. Poiché, durante l’anno, le 13 notti che seguono la festa di San Giovanni (dal 24 giugno), sono polarmente opposte e preparatorie delle 13 notti sante (dal 24 dicembre), si dovrà imparare a considerare anche questi ritmi, nei quali, uno di somma importanza è quello che vede Parsifal giungere per la prima volta al Castello del Graal ancora del tutto inconsapevole (Parsi/povero – Fall/folle).

 

 

Primo arrivo al castello del Graal – tempo di Saturno-Cancro, Gabriele.

13a settimana – dall’alto: pensare universale di Uriele – dono/fecondazione dalla Parola universale.

26a settimana – dall’alto: Michele – Ferro meteorico – Pensare umano

52a settimana Pasqua – dall’alto: guarire col respiro di Raffaele – comunione dell’essere Spirito universale con l’essere uomo.

 

 

Tra questi tre momenti, dal 21 giugno alla Pasqua successiva, passano esattamente 39 settimane, o 9 mesi, o 273 giorni, o 10 cicli lunari: comunque tre quarti di anno, cioè quanto occorre a un germe fisico umano fecondato per ‘uscire alla luce’. Con l’11a settimana del Calendario dell’anima, iniziano le settimane del Sole in Cancro, e la 13a è la centrale; in essa l’anima umana in espansione raggiunge le massime altezze cosmiche seguendo il Christo: «Ed io sono nelle altezze dei sensi». La fine di questa 13a, il 6 luglio, cade 13 giorni (13 notti) dopo il 24 giugno: festa di Giovanni, tale periodo è situato, nel ciclo dell’anno, esattamente all’opposto delle 13 Notti sante del periodo natalizio. In piú, poiché si sa che Giovanni il Battista fu fecondato sei mesi prima del Gesú nathanico (Maria visitò sant’Elisabetta gravida già al sesto mese), è dovuto nascere sei mesi prima di Gesú: nella notte della sua festa fra il 24 e il 25 giugno, polarmente opposta a quella del 24/25 dicembre, Da quanto premesso, se ne trae la conclusione che Maria fu fecondata dallo Spirito Santo nel periodo pasquale (1a settimana del Calendario col Sole in Ariete/Agnello), mentre sant’Elisabetta lo fu in quello di Michele (26a settimana col Sole in Bilancia/Michele). Si potrebbero citare altri nessi, considerando come variano le altezze delle curve tracciate ogni giorno nel cielo da Sole e Luna, ma non volendo oberare troppo questo scritto, si lascia la ricerca dei significati ai volenterosi ricercatori.

 

Si è visto, quindi, che nella scrittura stellare si può leggere come, nel tempo del Cancro, l’umanità sia fecondata spiritualmente ogni anno; si può riscontrare questo nel Calendario dell’anima di Rudolf Steiner? Nelle settimane contenute nel periodo del Cancro, i contenuti dei motivi/mantram testimoniano tutto ciò?

 

Si presenteranno, ora, notizie relative a due forme di fecondazione legate alla scrittura stellare: la prima, di natura corporea, è quella che avveniva, presso gli antichi popoli del nord Europa, nel periodo dell’equinozio di primavera. Passate 10 lunazioni di gestazione, si decretava spiritualmente speciale il primo bambino maschio nato dopo la mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre successivo; i richiami alla futura nascita dell’Anima Nathanica sono evidenti. La seconda forma di fecondazione, di tipo spirituale, avviene nelle altezze universali durante e dopo la 13a e 14a settimana del Calendario dell’anima. Quando l’anima umana, nel suo volo di espansione nel cosmo, è giunta alle massime altezze estive, seguendo e unendosi inconsciamente al Christo-Sole che irradia dal Cancro; allora, da questa unione fluisce in essa una “forza-dono” che, nella 17a settimana, è detta procedere proprio dalla “Parola universale”. L’anima, poi, inizia a contrarsi in se stessa come quella della Terra, e nelle settimane dalla 19a alla 26a, seguendo Michele che nella discesa ora precede il Christo, diverrà capace di riportare nella corporeità quel dono e le forze che Madre-Natura ha dispiegato nell’estate. Questo dono celeste dovrà essere custodito nell’ani­ma umana, covato e nutrito spiritualmente nelle 13 settimane successive, per avviarsi a far nascere il proprio sé superiore nelle settimane 38a e 39a , quelle di Natale e delle 13 Notti sante. Poi, con altre 13 settimane, questo sé si potenzierà con nuove forze destate nell’umano, capaci di aiutare creativamente il divenire del mondo, fino a raggiungere la Settimana santa successiva, la 52a. Alla fine di questo ciclo-ritmo, l’Io umano che si è reso capace, grazie a quel dono estivo, di far nascere, crescere, e rendere creativo il sé, può liberamente decidere di rinunciare in parte a quel frutto, sacrificandolo per amore del divenire del mondo e di se stesso, con ciò potenziandolo col rinnovare questo rito a ogni Pasqua.

 

Conte di Saint Germain

Conte di Saint Germain

 

Già nel mantram della 24a settimana si vede come lo Spirito dell’universo, per mezzo dell’uomo veramente volente, avanza, a sua volta, nella conoscenza di se stesso, e nel realizzare ciò, inizi a creare nel­l’anima umana, dopo i sogni estivi di questa, il frutto di volontà del sentimento di sé. Nel motivo della settimana di Michele si vede come l’uomo, appoggiandosi sull’elemento della Madre Natura (Mater-Materia), che vive dai primordi avvolta nella sua volontà, tempri con questa gli impulsi del suo Spirito, del suo Io superiore, facendo sorgere il sentimento del sé quale germe dello Spirito universale. Nell’ele­mento igneo della nostra volontà giace da sempre il principio materno, la Natura-Demetra che, fecondata dalla Parola cosmica nel tempo del Cancro (dal principio maschile dello Spirito universale), nutre questo germe del sé, dell’Io, questo “dono” ricevuto nell’anima. Si rileggano e meditino i versi finali del libro del Conte di Saint-Germain Vita impersonale – Io sono:

 

 

Io sono l’Unigenito

che procede Dal Padre

e dalla Vergine Madre,

Eterna Genitrice,

Matrice dell’Universo.

 

 

Questo germe, oltre che nel grembo della Terra, dovrà essere riscaldato, covato e custodito nell’anima umana sino al periodo di Natale (settimane 38a e 39a – le13 Notti sante), per nascere, come “figlio dello Spirito nel grembo del l’anima”, finalmente “disincantato”, non piú “incantato” com’era avvenuto nella 15a settimana. Per cui, tutto ciò genererà a Natale, sulla Terra e nell’uomo, il “frutto celeste della speranza” che, sino alla futura Pasqua, maturerà in una nuova crescita evolutiva individuale e universale. Questo cammino troverà il suo compimento nella 50a settimana, dove l’Essere del divenire universale parlerà, ricolmo di gioia, all’Io dell’uomo, per manifestargli di aver raggiunto in lui la sua vera meta. In ciò che si svolge nel ciclo annuale – articolato in quattro periodi di 13 settimane: quattro periodi che terminano con le settimane 13, 26, 39, 52, formanti una perfetta croce ideale nel ciclo delle 52 – si esprime il mistero della Parola universale, del Pensare creatore universale. Già dai numeri appena citati si comprende che, in realtà, qui si entra nella sfera dei ritmi universali, i quali sono particolarmente in relazione con quelli del nostro cuore e del nostro respiro (meditazione della Pietra di fondazione); quei ritmi governati dal Christo che, continuamente, grazia le anime umane quando avvertono il richiamo del loro Io che le incita: «Anima umana… / Poiché la volontà del Christo domina all’intorno / nei ritmi universali colmando di grazia le anime».

 

Si è voluto solo accennare a queste realtà, perché tra il Calendario dell’anima e l’Io proprio deve instaurarsi un dialogo del tutto intimo e autonomo, minimamente influenzato da interpretazioni che, pur se giuste e vere, rischiano di attutire la musica spirituale che, con poetica forza, deve risuonare nei cuori di chi frequenta assiduamente quelle 52 “Stanze cosmiche dell’anima”. Perciò si sono citati solo alcuni mantram, in particolare quelli delle settimane che formano come una croce cardinale nel ciclo annuale. La presentazione di tali settimane tiene pieno conto di un’importantissima scoperta di Steiner, quella per cui l’attimo presente nasce dal confluire di due correnti temporali: quella eterica procedente dal passato al presente e quella astrale procedente dal futuro al presente. Si dovrà immaginare una lemniscata, il cui punto d’intersezione rappresenta sia la settimana 1a di Pasqua, che quella della 52a. Da lí, con moti di senso opposto, si dipartono le due correnti del tempo citate, per cui la prima parte dalla 1a settimana, l’altra dalla 52a, secondo questo andamento reciproco: 1-52; 2-51; 3-50; 4-49, e cosí via per confluire nelle settimane 26a e 27a, per poi dipartirsi di nuovo in sensi opposti, e ricongiungersi con le settimane 1a e 52a.

 

Si può riscontrare, con sempre maggior evidenza, che per ogni settimana, a partire dalla Pasqua, in quella temporalmente complementare è descritta l’esperienza futura che aspetta l’anima, ove questa sperimenti giustamente quella della settimana da meditare, e cosí via per quelle successive. In ogni settimana l’anima vive gli effetti di quella sperimentata nel passato; ma intanto pone i germi di quanto vivrà nella settimana futura correlata: con ciò essendo sempre posta nel presente della loro confluenza.

 

Anche qui, si lascia il compito a coloro che, liberamente motivati, vorranno scoprire nel Calendario un ‘Cammino’: quello che li porterà a ringiovanire il proprio corpo eterico con l’Essere cosmico Madre Natura-Iside-Sophia-Saggezza-Maria, e forse a sperimentare il Christo nella sfera eterica della Terra, dove ci attende per congiungersi agli Io che avranno bussato alla Sua porta.

 

 

Mario Iannarelli