Salute e malattia

Questione sociale

Salute e malattia

Basilius Valentinus

Basilius Valentinus

 

È molto strano come, in un dato momento e in alcuni ambienti si è voluto in un certo senso nascondere questa antica scienza. Oggi ci sono ancora alcuni libri, ma chi non conosce l’antropo­sofia non può riuscire a leggerli, perché non ne capisce proprio niente. Ci sono tutti i tipi di cose lí dentro, ma oggi la gente non può piú leggerle. Un ricercatore svedese, per esempio, ha trovato un libro abbastanza vecchio di Basilius Valentinus e ne ha scritto a proposito il punto di vista odierno della chimica dicendo: quello che dice è una pura assurdità. Non ha del tutto torto quando dice: Questo è un puro nonsenso! visto il modo in cui i chimici di oggi usano i termini mercurio, ferro e cosí via, senza alcuna relazione con l’uomo. Quindi colui che oggi è un genio brillante della chimica non può concepire niente di niente di quello che c’è scritto in libri come quelli di Basilius Valentinus. Non può pensare a nulla di simile e ha dunque anche ragione quando dice: è una completa assurdità.

 

Ma non è cosí, Basilio Valentino scriveva ancora in un’epoca in cui, per esempio, si sapeva che il ciclo mestruale femminile avviene dopo circa ventotto giorni. Anche la Luna è piena dopo ventotto giorni. Naturalmente gli antichi erano cosí intelligenti da non attribuire all’influenza della Luna il fatto che la donna perda sangue. Ma si sono detti: questi due fatti avvengono con lo stesso ritmo cronologico, quindi una volta doveva essere in qualche modo collegato.

 

Adesso l’essere umano si è liberato di quella connessione. Beh, questa era l’unica cosa che si sapeva, che la donna ha in sé un ritmo simile a quello che la Luna ha nell’Universo. Questa era l’unica cosa che si sapeva.

 

Donna e Luna

 

L’altra cosa che si sapeva è la seguente: Se c’è una donna che partorisce con difficoltà e le sue doglie sono terribilmente prolungate, se le si dà dell’argento, allora i crampi del parto diventano piú sopportabili. Questo si sapeva. Ma era anche conosciuto che in certe circostanze per le donne che si prevedeva avrebbero avuto lunghe doglie, i dolori del parto non sarebbero stati cosí forti se la Luna non era visibile sulla Terra, quando la Luna era, per cosí dire, coperta. E cosí si stabilí l’effetto del­l’argento in relazione alla Luna.

 

Ora, Basilius Valentinus, parla spesso d’argento al posto di Luna e dice Luna invece di argento. Cosí, quando lo studioso nordico legge qualcosa come questo, anche se è ben informato su come l’argento funziona in un processo chimico, quando legge dell’argento in Basilius Valentinus che in certi passaggi non scrive affatto argento, ma Luna, eh sí, lo studioso nordico non può piú pensare a nulla. È molto complicato. Ma vedete, colui che ha scritto le opere di Basilius Valentinus era un monaco benedettino. Nei monasteri benedettini in particolare, nei tempi antichi, cose come questa scienza erano davvero coltivate ad alto livello. E i monaci benedettini erano straordinariamente competenti in queste cose.

 

Oggi, un certo padre Mager gira ovunque per le città tedesche. È un monaco benedettino e fa ovunque la stessa predica contro l’antroposofia. Ovunque nelle città tedesche padre Mager – molto recentemente è stato a Colonia – sta parlando contro l’antroposofia. Gli avversari sono sempre molto diversi. Se i gesuiti parlano contro l’antroposofia, è un po’ diverso da come i benedettini parlano contro l’antroposofia. Sí, oggi è cosí, oggi la Chiesa sopprime una scienza, che va oltre la Terra.

 

Monaci benedettini

 

Cari Signori, cosa è successo in una certa epoca? Ad un certo momento, le autorità della Chiesa cominciarono a sopprimere a poco a poco questa scienza che era fiorita ovunque nei monasteri. Poiché c’è in effetti bisogno di tempo per una tale scienza e i monaci lo avevano, hanno sviluppato l’antica scienza e nei tempi antichi sono stati piut­tosto utili per l’umanità. Ma gradualmente tutto è stato soppresso. E questa soppressione della scien­za dello Spirito è stata in molti casi realizzata in modo drastico. Gli studiosi laici di oggi, che ora inveiscono anche loro contro questa scienza dello Spirito, non sanno nemmeno di essere i discepoli di quei monaci. Ben inteso, quando una tale Lega Monista parla contro l’Antroposofia, inveisce naturalmente anche contro la Chiesa, ma non sa di essere un discepolo regolare della Chiesa. In un certo senso, gli scienziati di oggi sono in realtà discepoli benedettini o gesuiti. Solo non sono mai stati in seminario con loro, ma si possono davvero trovare si­mili atteggiamenti nel mondo di oggi. È, ovviamente, ciò che si de­ve prendere in considerazione in una tale problematica. E ciò che è appena stato detto, vi permette di vedere che la Terra su cui viviamo, che ci dà i diversi metalli, si è una volta cristallizzata dalla poltiglia primordiale. Ma quello che vediamo all’esterno nello spazio permane ancora nella Terra e nei metalli. Ciò che la Terra ha realizzato un tempo con Venere è rimasto nel metallo rame. Pertanto, ciò che è specialmente causato da Venere, deve essere curato con il rame.

 

In pratica, le guarigioni avvengono meglio quando questi metalli sono estratti dalle piante. Perché? Il metallo depositato nella terra è diventato duro, vero? E perde un po’ della sua potenza, anche se è ancora efficace per le malattie della testa. Ma è particolarmente efficace quando si sa che si tratta di una pianta che ha molto rame disciolto nelle sue foglie; sono sempre piccole quantità, ma si può ancora dire che sono abbastanza. Esistono piante che hanno rame disciolto nelle loro foglie. Se poi si fanno dei rimedi da queste piante, essi sono particolarmente utili quando, a causa dell’ispessimento del sangue, sorgono disturbi digestivi del tipo febbre tifoidea, dissenteria e cosí via.

 

E in tal modo si palesa che quello che si può sapere correttamente sulle piante è legato alla cura. E già da questo si può vedere che oggi le cose non sono piú giuste, perché se oggi si legge un libro, sia sulla botanica sia sull’erboristeria, non importa quanto spesso sia, vi si leggerà ogni sorta di cose, ma non per esempio, ciò che sarebbe particolarmente importante, che la professione medica in particolare dovrebbe imparare: quali metalli si dissolvono nel fiore o nella radice, non lo troverete affatto in questi libri. A volte viene menzionato solo di sfuggita. Ma è proprio questo che è immensamente importante, perché ci mostra che una pianta, che contiene ancora oggi del rame, ha per esempio qualcosa a che fare con il pianeta Venere per quanto riguarda tutta la sua crescita, cioè che essa lotta effettivamente contro la forza venusiana. Sviluppa la potenza di Venere assorbendo il rame in se stessa.

 

E cosí possiamo dire: c’era una volta una connessione della Terra con tutti i pianeti collegati con il Sole, e questa influenza è rimasta nei metalli. Questo è quanto deve essere detto prima in relazione a questa domanda. Vedrete proprio da questo quanto sia immensamente importante tornare alle osservazioni del tipo che esistevano una volta. Ma oggi non siamo piú nella stessa situazione, perché l’istinto di guarigione che c’era prima è ora davvero solo in buoi, mucche e pecore, non nelle persone. Gli animali hanno ancora un meraviglioso istinto di guarigione e non mangiano ciò che li danneggia. Evitano quello che può nuocere loro. Per gli uomini questo non è piú possibile. Non hanno piú questo istinto di guarigione; e oggi dobbiamo imparare di nuovo, grazie alla scienza spirituale, come nel sistema planetario, in tutto il mondo in generale, tutto è collegate al terrestre. E bisogna cominciare dall’inizio, bisogna davvero fare le cose per bene dall’inizio. Per esempio, bisogna dire a se stessi quanto segue a proposito delle malattie che colpiscono l’addome umano. Quando si hanno queste malattie che si impadroniscono dell’addome umano, si ottiene allora una risposta che ci dice: particolarmente utile per l’addome umano è quello che si trova nei fiori, o al massimo nelle foglie della pianta. Se estraiamo certe sostanze dai fiori e dalle foglie della pianta, possiamo fare dei buoni rimedi per ciò che riguarda l’addome umano.

 

B immagine

 

Ma se per esempio prendiamo le nostre sostanze dalle radici delle piante, otteniamo rimedi particolarmente buoni per tutto ciò che è legato alla testa umana. In effetti fra la pianta e l’uomo, il principio è invertito. Nella pianta la radice sta sotto e i fiori in alto. L’uomo è una pianta all’inverso. Ciò che è radice nella pianta è in realtà nella testa umana, e ciò che è fiore è piú verso l’addome. Ciò si può già vedere dall’aspetto esteriore. La testa umana è in cima, e gli organi di fecondazione in basso.

 

La pianta ha la radice in basso, cresce, ed è il fiore che ha gli organi di fecondazione. Sono in alto. Lo si può vedere da questo esempio: quindi se vi rappresentate un essere umano, e si mette qui (all’altezza della testa) la radice di una pianta di taglia corrispondente e il gambo e le foglie si trovano lí dentro, il fiore sarà all’altezza degli organi addominali. Perché c’è una pianta intera dentro l’essere umano, solo che cresce dall’alto verso il basso. In un certo senso l’essere umano è una pianta. Non è ovvio? Non è vero che l’uomo è una pianta in un certo modo? Sí, signori, è cosí ovvio, che tutti dovrebbero notarlo subito. L’animale si trova in una posizione intermediaria poiché in lui la pianta è posta orizzontalmente.

 

Ma è proprio cosí, non appare solo: questa pianta è davvero dentro le persone. Naturalmente è costruita secondo le caratteristiche della forma umana. Ma supponiamo che io disegni correttamente questa pianta, le aggiungo un sistema radicale adeguato e poi i vari rami, quindi faccio un vero albero che va dall’alto verso il basso, per poi culminare di nuovo; ora lo lascio asciugare un po’, un po’ morire ed ecco che avete il sistema nervoso! È veramente il sistema nervoso. Il sistema nervoso è una pianta rovesciata che sta dentro l’essere umano e che muore solo un po’ alla volta.

 

Forza estiva e forza invernale

 

Questo si sa: le piante crescono fuori dalla terra. Prima deve esserci l’inverno, poi vengono la primavera e l’estate che attirano le piante fuori dalla terra. Dentro la terra c’è l’energia dell’in­verno che fa mettere radici e la pianta sviluppa cosí la sua forza radicale. Poi arriva la forza dell’estate, la pianta è attirata fuori. Sí, il fatto che le piante siano attirate fuori viene dall’ambiente del suolo. Anche i metalli stanno lí dentro, diciamo per esempio che c’è del rame. Il sole non potrebbe fare altro che tirare fuori una pianta che si trova nella terra. Poi, una volta che è fuori, la pianta deve difendersi dalle forze di Venere. Ed è cosí che l’intera pianta cresce grazie dal potere invernale della Terra e dal potere estivo del mondo intero.

 

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Ebbene sí, signori, l’uomo deve avere questo potere invernale nella sua testa, perché in lui la radice nervosa è sempre in crescita tutto l’anno – un neonato, infatti, può nascere durante tutto l’anno – e in lui questa radice dei nervi cresce sempre verso il basso, l’uomo deve quindi avere questo potere invernale nella sua testa in inverno e in estate. Oggi, in estate, non può avere dall’esterno la forza dell’inverno nella sua testa. Questo significa, dunque, che l’uomo deve aver assorbito questa forza invernale in tempi precedenti, quando era ancora, come vi ho detto, nella poltiglia primordiale in cui la Terra era ancora con gli altri pianeti, e l’ha ereditata fino ai giorni nostri. Quindi ha la forza dell’inverno nella sua testa da tempi molto antichi. La testa umana è stata effettivamente realizzata nell’antichità ed è rimasta tale fino ad oggi. E qui ritorniamo al punto che la testa dell’essere umano deve essere in relazione con quello che è sorto sulla terra nei tempi antichi e che ora è già completamente indurito.

 

Ora, nelle montagne della Svizzera centrale, si trovano particolarmente granito e gneis. In questo granito e gneiss la sostanza piú efficace è l’acido silicico, che si trova poi puro nel quarzo, l’acido silicico, la silice. Questa è quindi la sostanza piú antica della Terra e deve essere collegata ai poteri della testa umana. Perciò le malattie della testa possono essere curate piú facilmente con dei rimedi presi dalla pietra, perché questo è il modo di curare la testa di una persona. Perché le forze che oggi sono nella testa umana – le forze invernali – si sono formate nel tempo in cui la pietra aveva ancora un ruolo speciale sulla Terra, quando era ancora nella poltiglia primordiale, quando non era cosí dura – oggi è dura nel granito e nello gneiss – ma a quel tempo la pietra scorreva ancora come un liquido e da allora quelle forze sono state conservate.

 

Bisogna quindi davvero trarre delle considerazioni sull’uomo dalla storia naturale di tutta la Terra. Questo è anche connesso alla domanda che avete posto. Questo è quanto volevo dirvi, Signori, in relazione a quella domanda. Arrivederci!

 

 

Rudolf Steiner

 


 

Conferenza tenuta agli operai del Goetheanum a Dornach il 10 febbraio 1923. O.O. N° 348 – Seconda parte – Traduzione di Angiola Lagarde.