La fedeltà alla Via di Giovanni

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La fedeltà alla Via di Giovanni

Orcagna «Pentecoste»

Orcagna «Pentecoste»

 

Gli inizi furono difficili e dolorosi per gli Apostoli, dopo l’Ascensione. Poi la Vergine li riuní nel Cenacolo e ci fu la Pentecoste: la Sophia, la conoscenza dello Spirito Santo, li trasformò in predicatori che andarono ai quattro capi della Terra per evangelizzare.

 

Due Vie si delinearono allora, nette, ognuna con il proprio compito: la Via di Pietro, quella che doveva “pascere gli agnelli”, guidare il gregge dei fedeli; e la Via di Giovanni, quella che doveva perseguire lo sviluppo interiore per giungere all’autocoscienza.

 

Grandi figure di santi, di taumaturghi e di Maestri si contraddistinsero nei secoli in tutte e due le Vie, le quali si mostrarono irte di difficoltà sin dal primo periodo, quello delle persecuzioni e del martirio.

 

La Via di Pietro scelse come propria sede Roma, che era allora il centro del mondo e del potere, e con il tempo diventò la Chiesa, il Vaticano, con la sua organizzazione temporale.

 

La Via di Giovanni dovette nel tempo assumere aspetti sempre nuovi ma in linea con il conseguimento del suo fine ultimo. Fu sempre osteggiata dai poteri dominanti, tra i quali persino le alte gerarchie della Via di Pietro, che con il tempo si erano ben organizzate e alleate con le monarchie e i governi in carica, di cui erano parte effettiva. Gli adepti giovanniti furono nei secoli Manichei, Bogomili, Catari e Templari. Subirono drammatiche persecuzioni, incredibili soprattutto perché a volte derivanti da chi diceva di servire, amare e onorare lo stesso Dio Padre, Suo Figlio, il Cristo, e Sua Madre.

 

Ma il martirio di Manichei, Bogomili, Catari e Templari era solo esteriore: si uccidono i corpi, ma non si uccide la fede. Rudolf Steiner disse un giorno a un uditorio seduto davanti a lui: «Posso dirvi che molti di quelli che sono in questa sala furono un giorno catari».

 

Questa Via che noi stiamo percorrendo, che oggi chiamiamo Scienza dello Spirito, e che ha subíto attacchi di ogni genere fino a tempi recenti, necessita di una grande fedeltà.

 

Liane Collot d’Herbois «Resurrezione»

Liane Collot d’Herbois «Resurrezione»

 

Giovanni, il Precursore, venne ad annunciare l’arrivo sulla Terra, in veste fisica, del Figlio dell’Uomo, Colui che avrebbe battezzato non in acqua ma in Spirito. Giovanni, il Precursore, che torna sempre fra noi, si è manifestato di nuovo piú di un secolo fa, per annunciare il ritorno, questa volta in veste eterica, del Risorto, di Colui che radunerà intorno a sé non un gregge ma individui autocoscienti.

 

Il Cristo cammina per le strade di questo mondo, e incontra persone: alcune Lo riconoscono, altre non sanno chi Lui sia, ma tutti sono dei risvegliati.

 

Il Logos raduna i Suoi fedeli: è tempo di raccolto. Non dobbiamo farci trovare impreparati, o distratti dalle faccende del mondo. Gli Ostacolatori lo sanno, per questo insinuano nelle menti di chi governa le popolazioni di allestire problemi d’ogni tipo, angustie terrene, drammi esistenziali e sociali costruiti ad arte per distrarci, occuparci di cose che ci distolgano dalla strada che stiamo percorrendo e ci facciano deviare per sentieri traversi, che sembrano importanti, essenziali, o anche seducenti, gratificanti.

 

Oppongono luci artificiali, scenografiche, psichedeliche, alla vera e pura Luce che si annuncia all’orizzonte della retta Via. Parlano di libertà per schiavizzarci con ogni genere di vizio; di autodeterminazione per renderci proni all’omologazione totale al pensiero unico; di conquista della salute per renderci malati a vita con l’imposizione di sistemi pseudo-sanitari sempre piú invasivi.

 

Gay pride

 

Le Tenebre cercano di sostituirsi alla Luce e si vestono di colori fantasmagorici: svolgono il loro compito in maniera esemplare. Lo hanno sempre fatto, e l’uomo, attirato da ciò che le Tenebre promettono, distolgono gli occhi dalla Luce.

 

Lo stesso Giovanni lo dice nei primi versetti del suo Vangelo: «…E la Luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non L’accolsero». Però dice anche: «Ma a coloro che L’accolsero, a coloro che credettero nel Suo nome, Egli dette potere di manifestarsi come figlioli di Dio».

 

Questo è il nostro compito: accogliere la Parola, il Verbo, il Logos, la Luce: divenire Figli di Dio.

 

Il tempo è venuto perché la Via di Pietro confluisca in quella di Giovanni. È evidente il disfacimento dell’attuale Chiesa temporale, prona sino al ridicolo ai dettami del pensiero unico, con i fedeli mascherinati, l’acquasantiera sostituita dal gel igienizzante, con il vero papa ostaggio del sinedrio e il suo sostituto posto sul soglio pontificio come esponente ed esecutore del mainstream. Questi ha affermato in un suo discorso: «Quello che si è sporcato le mani è Gesú. Gesú si è sporcato di piú. …Non era un pulito …Gesú fa un po’ lo scemo» e altre simili idiozie, tese ad accelerare il processo di decomposizione della struttura vaticana. Tutto è pronto per la sostituzione del cadavere dell’attuale Chiesa con la Nuova Chiesa Unica, non però quella della “Nuova Gerusalemme”, bensí quella dell’Anticristo, che il Dottore chiama “il demone solare”, il nome da non pronunciare: Sorat!

 

Luca Signorelli «L’Anticristo»

Luca Signorelli «L’Anticristo»

 

Le parole profetiche di Rudolf Steiner suonano lucidamente precise, rispecchianti il tempo attuale: «È ora prossima l’epoca del terzo 666: il 1998. Alla fine di questo secolo giungeremo al momento in cui Sorat alzerà nuovamente il capo dai flutti dell’evoluzione nella maniera piú decisa, in cui sarà l’avversario di quella visione del Cristo che gli uomini preparati avranno già nella prima metà del XX secolo, l’apparizione cioè del Cristo eterico. …Gli uomini-Sorat saranno anche esteriormente riconoscibili, e non solo beffeggeranno nel modo piú terribile tutto ciò che è di natura spirituale, ma lo vorranno combattere e gettare nel fango» [“Il 666”, O.O. N° 346].

 

Questo è ciò che stiamo fronteggiando adesso. Lo Spirito è gettato nel fango, chi si dedica a seguire un cammino spirituale è beffeggiato, l’apparire del corpo fisico, le lusinghe terrene, la carriera, il denaro, il vizio, sono al centro degli interessi da perseguire.

 

La fedeltà alla Via di Giovanni ci permetterà l’incontro con Colui che cammina per le strade di questo mondo.

 

Sta a noi prepararci ad incontrarLo senza rischiare di non riconoscerLo.

 

Ed Egli ci darà potere di manifestarci come Figlioli di Dio.

 

 

Marina Sagramora