Anche la scienza lo dice...

Spiritualità

Anche la scienza lo dice

Cielo stellato

 

Una delle ultime teorie scientifiche è abbastanza lapalissiana, perché dice: «Se l’universo è infinito, ogni suo punto ne è il centro…».

 

Io di solito aggiungo: quindi anche la Terra, in quanto punto dell’infinito spazio, è al centro di esso.

 

Effettivamente parlare di un Sole che sfreccia in una zona periferica di una galassia periferica, la via lattea, non ha molto senso, proprio perché lo spazio è infinito.

 

Andare oltre ci porterebbe fuori tema.

 

Questo enunciato potrebbe apparire quasi una disquisizione dialettica, se non addirittura un paradosso rispetto a tutte le leggi astronomiche scoperte, se non contenesse una verità occulta molto meno banale di quello che si può superficialmente scorgere. L’errore sta nel riferirsi allo spazio da un unto di vista materialistico. Dove come materia abbiamo solo una traccia, che in realtà è luce. Nelle tre dimensioni materiali, parlare di infinito non ha semplicemente senso: poiché tutto materialmente ha una dimensione, ovvero un confine: un inizio ed una fine. Parlare di “infinito”, nel senso scientifico, significa contraddire il concetto stesso della dimensione materiale. Quindi quello che viene visto nel cielo stellato, non è fisico ma simbolo di qualcos’altro.

 

Ammasso galattico ripreso dal telescopio James Webb

 

Soltanto accogliendo nell’anima la visione cosmologica di Rudolf Steiner, riusciamo a capire l’apparente contraddizione di un universo infinito, dove ogni punto di esso ne è il centro. Il riferimento in questo caso è spirituale. Guardando il cielo stellato, anche attraverso le fantastiche immagini della NASA riprese dal nuovissimo telescopio James Webb, che ci mostra meravigliosi ammassi galattici; non vediamo lo spazio fisico ma il cosmo spirituale: l’addensamento di elevatissime entità spirituali che riusciamo percepire unicamente nella loro manifestazione di Luce. Entità che si evol­vono, quindi ognuna centro del proprio Cosmo di Creazione.

 

Questo riguarda anche il nostro sistema solare, con i singoli pianeti, quindi anche la Terra. Fino ad ogni singolo essere umano. In ogni punto del Cosmo entità Spirituali si evolvono, procedono verso il divino, verso l’infinito.

 

La Galassia di Andromeda, secondo la NASA

La Galassia di Andromeda, secondo la NASA

 

Nel nostro cammino tra morte e nuova nascita, espandiamo la nostra coscienza partendo proprio da noi stessi, fino ad arrivare alle profondità Cosmiche. Torniamo sulla Terra contraendo la nostra coscienza per evolverci di piú. In questo respiro cosmico ogni volta che ritorniamo nelle altezze siderali siamo piú perfetti ed elevati. In quell’apice siamo, ognuno di noi, Cosmo infinito. Tutto è compenetrato da Tutto ciò che si evolve. Tutto è Cosmo infinito dove ogni punto è centro. Quando guardiamo attoniti una immagine dell’Universo, a volte anche con incredulità, quello che ci lascia sbigottiti è il non manifesto, che ogni fotografia esprime.

 

Ogni fotografia nel rappresentare il reale lo nega, perché esprime il non ma­nifesto che sottende. È il grande segreto della fotografia.

 

Ci parla con un linguaggio che non ha parole, perché non dialettico, non fisico. Gioia e dolore, simpatia ed antipatia, come espressione di una percezione non cosciente.

 

Questo è lo Spazio, il Cosmo che con occhi fisici percepiamo.

 

Falso, perché organizzato in dimensioni e densità che non appartengono allo spazio stesso, ma a noi che, solo cosí, riusciamo a percepirlo.

 

Simbolo del mistero che attende essere svelato, invece di quel sasso che unicamente riusciamo a percepire, isolato nel vuoto dello spazio. Quasi sembri volare nel nulla.

 

Iside Sophia

 

Incarnazione dopo incarnazione, la nostra coscienza percepirà la profondità del Universo Celato, che è l’Iside Sophia. La Grande Dea che in ogni suo punto è centro di Creazione Cosmica. Percepiremo perché ne saremo compenetrati coscientemente, il nostro sarà un Vivere la Divinità, piuttosto che conoscerla cognitivamente.

 

Questo intende Massimo Scaligero quando dice che l’Iside Sofia è prigioniera di Lucifero nel Cosmo, in attesa di essere liberata.

 

Prigioniera della nostra percezione materialistica, attende il nostro superamento fisico, per essere libera di vibrare, nella nostra anima, infinita Creazione Cosmica.

 

 

Massimo Danza