Trash-umanesimo anche nell’alimentazione

Inviato speciale

GWB@dailyhorrorchronicle.inf

Dabliu

 

Proseguo nel mettere a disposizione dei lettori la corrispondenza via e-mail, procurata illegalmente, che il giovane diavolo Giunior W. Berlicche, inviato speciale per il «Daily Horror Chronicle» nel paludoso fronte terrestre, ha confidenzialmente indirizzato alla sua demoniaca collega Vermilingua, attualmente segretaria di redazione del prestigioso media deviato, all’indirizzo elettronico

 

Vermilingua@dailyhorrorchronicle.inf.

 

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Andrea di Furia

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Vedi “Premessa” 

 

www.larchetipo.com/2007/set07/premessa.pdf

 




 

Trash-umanesimo anche nell’alimentazione

 

Carissima Vermilingua,

debbo dire che sono uscito dall’apericena del palestratissimo Ringhio… pieno come un uovo astrale. Dovevi vedere la profusione di vettovaglie emozionali: le pizzette colorate di rabbia, le focaccine ripiene di paura, i piccoli rustici in depressione e i tramezzini alla tristezza implacabile, le polpette di legumi avvizziti sulle propaggini delle Malebolge, le tartine in crisi di panico e il pinzimonio con sfiducia alle mille salse, ma anche le mini porzioni di cereali lievemente spruz­zate d’angoscia, le lasagnette ipocrite antirusse e le vellutate al duplice disgusto di Stato e Mercato unitario.

 

Apericena

 

Con gli ex-colleghi del Black Team assaporavamo queste creazioni culinarie del nostro megalitico ospite, che ci ha confessato di essere stato ispirato dalla lettura della mia antítesi di laurea, Fr-égali-té, al master in damnatio administration della Furbonia University. Erano studiate per restare in tema con l’incontro che, tra un assaggio e l’altro, avrebbe trattato anche di alimentazione: l’alimentazione (slap, slap) del nostro futuro olocàusto, naturalmente.

 

Non certo la nostra animica, che è sempre piú abbondante dopo le ultime tre emergenze programmate (sanitaria, bellica, energetica) con cui le ghiottissime élite economiche umane registrate sul libro paga della Furbonia hanno finalmente deciso di inaugurare l’era del trash-umanesimo.

 

Cosa che sta solleticando l’attenzione dei nostri Quattro Cavalieri dell’Apocalisse: da un po’ di tempo stranamente scalpitanti e nervosi. Ma non voglio divagare, e anche sul tema dell’alimenta­zione delle nostre sfogliatelle emotive lascio la parola al piú integralista scientifico tra noi, l’in­fernale collega che ha proposto e caldeggiato il trash-umanesimo al Master Truffator. L’ho perfettamente registrata e protocollata nel mio immancabile moleskine astrale, e te la copincollo.

 

Ruttartiglio: «Come sapete, tutta la mia antitesina al master si sviluppava intorno alla necessità di promuovere su quel bruscolino orbitante una bio-nano-geno-cyber-laser-andro-giga-meccatronico-tecnologia ‘altamente disumanizzante’, come antidoto alla nefasta possibilità di cogliere l’essenza della Scienza, ovvero il pensiero originario vivente: cosciente pre-cerebralmente, non post-cerebralmente».

 

Ringhiotenebroso: «Essenza che sta nel Soggetto pensante l’oggetto, non nell’oggetto pensato. Ram­mento quante volte Draghignazzo, curando il solerte Carlo Marx e i suoi sodali della sinistra hegheliana, li ha persuasi che la “concretezza” stesse nell’oggetto osservato e non nel Soggetto osservatore.

 

Il primo passo per distrarre la coscienza di tutti dal “momento pensante”, ossia dall’Io attivo nel pensare (ben diverso dall’ego passivo nel pensiero pensato) …ovvero dallo Spirito».

 

Giunior Dabliu: «Cosicché dall’oggettività divenuta “presupposta” come un’entità separata e “reale di per se stessa”, senza piú aver coscienza del “movimento del pensare” che la presuppone, ci fu possibile l’edificazione del materialismo dialettico: che ora colora di sé ogni branca scientifica, artistica, religiosa. Tiè!».

 

Farfarello: «E cosí ti è venuta in mente l’immagine del trash-umanesimo: ovvero la filosofia del supergadget tecno-biologico. Quello che hai sintetizzato nella sigla H-plus: l’Homunculus in up-grade perenne. Confessalo, Ruttartiglio: è un po’ la scopiazzatura delle “crescita continua neoliberista” di Sbranatutto, quale menzognera superstizione idolatrica economica».

 

Albero degli zecchini

 

Ruttartiglio: «In effetti, Farfarello, invidiavo Fàucidaschiaffi che – come tutti i Financial Pitbull del Master Truffator – ha il vanto di aver trasformato l’il­lusorio albero degli zecchini d’oro di Pinocchio in un criminale sistema finanziario capace di far produrre denaro dal denaro… col solo seppellirlo nei terreni, in Borsa valori o nel conto corrente bancario. Cosí l’im­magine caricaturale dell’Homo sapiens è diventata quella dell’Homunculus trashumano: non piú H-super (superuomo bio), ma H-plus (supergadget tecno)».

 

Ringhiotenebroso: «A me stuzzica in particolare come hai promosso presso le nostre leccorníe animiche un qualcosa che, nel tempo anche breve, annichila ogni loro umanità. Diabolico far passare il trash-umanesimo come un movimento culturale che sostiene l’uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare (plus) le loro capacità fisiche e cognitive… che diventano predominanti rispetto a chi ne è il portatore».

 

Ruttartiglio: «Al Master Truffator è piaciuto lo slogan etico: che è quello di migliorare gli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l’invecchiamento, in vista anche di una possibile trasformazione post-umana, ossia l’Homo trash, l’Uomo spazzatura. Si è però raccomandato di evitare termini come post-umanesimo o trash-umanesimo, meglio transumanesimo, che richiama sia il concetto innocuo di transito, passaggio, sia prefigura il business dei farmaci contronatura per trasformare il sistema nervoso, il metabolismo. In particolare, la sessualità: contro la scelta nel prenatale da parte di ognuno di loro, e la relativa edificazione della propria corporatura assieme alle Coorti del Nemico, quale strumento piú adatto per affrontare efficacemente il proprio Karma individuale e lo sviluppo della propria coscienza pensante».

 

Farfarello: «Questa direzione “culturale” del nostro infernale operare ci porterebbe troppo in là, ovvero verso la lotta alla depravata esperienza dell’Io nel concetto voluta dalle Coorti del Nemico. Possibilità da loro forse ormai perduta, o rimandata, cui il disprezzabile Hegel con la sua filosofia ha aperto quel varco che le filochiacchiere posteriori non hanno osato attraversare. Approfondiamo invece la direzione sociale opposta, quella del trash-umanesimo come “movimento economico”: che consiste nel facilitare il business dell’eliminazione dello Spirito attraverso l’assunzione di farmaci ad hoc, pseudo-vaccini geneticamente modificanti la corporeità e persino grazie all’ignoranza degli effetti differenti degli stessi alimenti a seconda di chi li consuma: neutri per alcuni, letali per altri».

 

Ringhiotenebroso: «Dei farmaci e dell’emergenza sanitaria sponsorizzata dai produttori di VGM, abbiamo letto tutti sull’ottima antitesina di laurea di Ruttartiglio sul tema: provocare la fuga di un virus da laboratorio per imporre dalla culla alla bara l’utilizzo costoso di farmaci bidirezionali. Ossia farmaci che da una parte promuovono la pandemia con i suoi effetti collaterali e, dall’altra, farmaci che combattono quegli effetti collaterali: guadagnando due volte, vero Giunior?».

 

Transformer

 

Giunior Dabliu: «Quante volte ti ho detto di non chiamarmi Giunior! Comunque hai ragione. Ma la reale libidine del trash-umanesimo (transumanesimo solo per gli abitanti di Tontolandia) e dei suoi demoniaci Apprendisti Stregoni neri è quella di modificare l’odiatissima figura umana (che gli ignari devono alle Coorti del Nemico) come fosse la stessa dei Transformers: quei robot umanoidi con la speciale capacità di trasformarsi in veicoli o animali meccanici. La sfida, epperò, è quella di trasformare il vivente in meccanico, il maschile in femminile e viceversa durante la vita terrestre: per caotizzare e complicare al­l’assurdo il loro karma individuale, senza che i nostri arrosticini emotivi possano avvantaggiarsi del passag­gio purificatore evolutivo tra ogni morte e ogni nuova nascita. Doppio tiè!».

 

Ruttartiglio: «Detto cosí sembra facile. Eppure inspie­gabilmente, anche se utilizziamo tutte le sfumature del­la malèfica neolingua, c’è una ancora forte resistenza: che contiamo di superare con la tecnica infallibile del bastone governativo e della carota propagandistica. Quest’ultima cerca di trasformare il naturale rifiuto dell’orrido demoniaco nel suo opposto: nella bellezza. Ci siamo riusciti con i teschi-gioiello, ci stiamo provando con le sfilate di moda sponsorizzate dal Daily Horror. Quello che piú aiuta noi Top manager della tentazione è che al momento non afferrano la realtà strutturale antisociale del sistema parassitario in cui vivono da millenni nonostante, come dice Giunior Dabliu, la sostanza sociale dominante sia stata prima la Cultura (Società umana solida), poi la Politica (Società umana liquida) e ora l’Economia (Società umana gassosa)».

 

Farfarello: «Non afferrano che l’UNIdimensionalità strutturale del sistema fa sí che ogni e qualsiasi cosa fosse sostanzialmente TRIdimensionale… diverrà sostanzialmente UNIdimensionale prevalente. Se rammentate la divisione del tipo umano che ci proponeva Frantumasquame dalla cattedra di Macello-marketing: Ilici = istintivo-materialistici, Psichici = emotivo-materialistici e Pneumatici = animico-spirituali, anche questa triplicità sostanziale sociale sta via via diventando unicità ilicaistintivo-materialistica grazie all’automatismo inosservato, ma potente, causato dalla UNIdimensionalità strutturale parassitaria dominante del sistema».

 

Bibendum

 

Giunior Dabliu: «Nei miei tour abusivi sul paludoso fronte ter­restre questo risulta molto chiaro per la grande ignoranza che fomentiamo, impadronendoci delle loro Università e dei loro corsi di studio. Se parli di “Pneumatici”, le nostre frittelline animiche adesso pensano solo alle gomme delle loro automobili. Abbiamo fatto perdere completamente la cognizione del processo evolutivo di questa triplicità umana che non è solo “interiore” – dalla coscienza istintiva all’autocoscienza – ma richiede anche una triplicità “esteriore”: e qui entriamo nell’ambito del­l’alimentazione».

 

Ringhiotenebroso: «Per gli Ilici onnivori va benissimo la carne che alimenta aggressività e capacità predatoria verso l’esterno e, verso l’interno alimenta ansietà e paure. Per gli Psichici onnivori la carne è un ottimo ostacolo all’equilibrio interiore, ma se la loro corporeità ha problemi di digestione sconsigliarla completamente è la miglior cosa: li disequilibra. Per gli Pneumatici onnivori, quei disgraziati venduti al Nemico che perseguono una via spirituale, è invece un libidinoso ostacolo insormontabile il vino: perciò da consigliare sempre senza se e senza ma!».

 

Mangia-bevi

 

Giunior Dabliu: «Da quando abbiamo fatto tradurre dalla Scienza le divinità come energie, come “forze”, non riescono neppure a interpretare i miti precristiani. Non sanno piú che mentre l’ambrosia per gli Dei è l’amore suscitato dagli Uomini su questo sassolino cosmico rotolate, il soma è il vino: bevanda originariamente utile a distaccare la creatura uomo dal Creatore divino, al fine detestabile di fargli acquisire l’odiosa libertà individuale. Adesso però che le nostre macedoniette emotive hanno raggiunto il primo gradino del pensiero scientifico concettuale astratto, il benefico vino d’un tempo, per gl’ignari volenterosi Pneumatici, si trasforma nel malefico vino che suscita un “Io antagonista” (slap, slap) che arresta del tutto questa evoluzione verso la libera riconquista cosciente dello Spirito attraverso la via del pensiero vivente. Voilà: schiavitú a kilometro zero assicurata. Triplo tiè!».

 

Ruttartiglio: «Arresto che otteniamo anche abusando delle droghe come psicofarmaci o diffondendole (apertamente) tramite le mafie o (sottobanco) tramite i governi piú vicini a noi, sempre per alimentare il business piú spregiudicato. Ed è proprio nell’alimentazione – l’altra faccia dell’attacco alla figura umana – che, con l’ottima giustificazione del salvataggio dell’ambiente, ci attiviamo sottobanco noi Bramosi pastori della Furbonia, sponsorizzando alla grande il trash-umanesimo dei nostri Apprendisti Stregoni neri, sulle cui tavole droghe e vino non possono mancare mai».

 

Giunior Dabliu

 

Eppure, Vermilingua, non mi sento del tutto tranquillo. Certo non sono molti che scelgono l’ar­dua via degli Pneumatici sia nell’attuale parassitaria e UNIdimensionale inciviltà degli Ilici-mate­rialisti sponsorizzata dalla Furbonia University, cosí come erano pochi anche in quella precedente degli Psichici-emozionali sponsorizzata dalla Fanatic University nostra alleata-avversaria. Da parte nostra dobbiamo ostinatamente negare questa conoscenza dell’Io antagonista “di vino” come fantasia bambinesca agli Ilici che tenderebbero a diventare Pneumatici, e supportare l’azione dei Malèfici custodi che, per riportare indietro gli Psichici con il deprecabile impulso a diventare Pneumatici, preferiscono suscitare in loro il rifiuto della conoscenza facendo emergere, sulfurea, la cosiddetta “codina di paglia”.

 

Il tuo gommosissimo                                                               Giunior Dabliu