Un triplice sfidante obiettivo riformatore

Inviato speciale

GWB@dailyhorrorchronicle.inf

Dabliu

 

Proseguo nel mettere a disposizione dei lettori la corrispondenza via e-mail, procurata illegalmente, che il giovane diavolo Giunior W. Berlicche, inviato speciale per il «Daily Horror Chronicle» nel paludoso fronte terrestre, ha confidenzialmente indirizzato alla sua demoniaca collega Vermilingua, attualmente segretaria di redazione del prestigioso media deviato, all’indirizzo elettronico

 

Vermilingua@dailyhorrorchronicle.inf.

 

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Andrea di Furia

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Vedi “Premessa” 

 

www.larchetipo.com/2007/set07/premessa.pdf

 




 

Un triplice sfidante obiettivo riformatore

 

Atlantide sommersa

 

Carissima Vermilingua,

mi chiedi sotto quale segno si collochi l’attuale piccolo eòne postiluviano, il 5° dopo il periodo dei devastanti tsunami che hanno spezzettato e affondato il continente di Atlàntide sotto l’omonimo Oceano: tsunami su cui abbiamo fatto insieme scuola guida con Draghignazzo, per acquisire la patente A per “giovani driver” di catastrofi nautiche. Rammenti?

 

Dai miei tour sul paludoso fronte terrestre risulta, inequivocabilmente, che i nostri biscottini animici non stanno sotto il segno dei Pesci, ma sotto quello delle “riforme”.

 

È tutto un fiorire di riforme – pensa solo alle 151 riforme della Scuola in 150 anni dall’unità di Tontolandia (1861-2011) – e di movimenti che aspirano alle riforme: insoddisfatti della vita culturale, della vita politica, della vita economica, e che ancora si rifanno ad esauriti impulsi precedenti l’avvento del Nemico su questo cerúleo bruscolino orbitante che chiamano Terra.

 

Riforme sociali che, grazie alla Satanica Alleanza con i colleghi-avversari della Fanatic University, hanno opportunamente due grossissime àncore che impediscono loro raggiungere i porti economici, politici e culturali mèta del viaggio: addirittura di prendere il largo.

 

Secchiello bucato

 

La prima è l’ignoranza dell’impatto distruttivo della “struttura interiore” del sistema su qualsiasi problema sociale. Sicché ogni volenteroso riformista, qualunque sia il “dato di fatto sociale esteriore” che voglia riformare, si comporta come quel bambino sulla spiaggia marina che ripetutamente vuole riempire di acqua il suo secchiello, senza accorgersi che il fondo dello stesso è fittamente bucherellato dall’usura. Ogni volta tutta l’acqua ricade in mare, salvo poche deludenti gocce residue. Cosí si spiegano i risultati anoressici di tutti i riformisti sociali e la fatica di Sísifo di ogni successiva generazione, condannata a ripetere lo stesso comportamento socialmente stèrile della precedente. Tiè!

 

La seconda è che questi riformisti economici, politici e culturali, a causa del neonato pensiero scientifico concettuale (che si astrae dalla realtà sociale), non hanno la misura concreta della realtà sociale stessa: cosicché la grandezza e la potenza stessa delle idee che sviluppano già nella loro prima applicazione alle masse planetarie… vengono estremizzate, snaturate fino a divenire socialmente tossiche. Doppio Tiè!

 

Ora, dal master in damnatio administration sappiamo benissimo che secondo l’impulso delle Coorti del Nemico in questo piccolo eòne anglo-germanico tutto nella totalità cosmica (le culture, il sistema sociale, l’essere umano individuale, l’organismo planetario) è in evoluzione, in divenire, e l’immobilità non deve esistere. Ma per noi…

 

Fiamme dell’Inferno, Vermilingua! Per noi della Furbonia University l’immobilità deve invece affermarsi, ovunque! Perché a noi discepoli di Sua Scleroticità paralizzante (l’attuale Master Truffator avversario di nonno Berlicche) interessa l’involuzione, non l’evoluzione.

 

Metaverso

 

E se agli odiatissimi Agenti del Nemico interessa, grazie al neonato pensiero scientifico, che le nostre caramellate caviucce salgano ad un piú alto livello di coscienza per l’ini­ziale possibilità di sentire come proprio, come prodotto dentro di sé, il pensiero con cui pensano tutto… sono i Malèfici custodi a fare di tutto per deviare questo sentire dall’uni­verso individuale interno al metaverso trash-umano esterno.

 

In aggiunta (slap, slap) siamo noi Bramosi pastori a vin­colarlo all’oggetto esteriore percepito, al fenomeno, al dato statistico: sicché siano solo gli oggetti esteriori a suscitare i loro pensieri. Triplo-tiè!

 

Tecnicamente, Vermilingua, entriamo a gamba tesa ostacolando la nuova relazione cosmica presa dai pensieri dopo l’avvento del Nemico perché – te lo sottolineo perché hai bigiato alcune fondamentali lezioni di Ciriatto al master, per la tua business-brama di sviluppare nelle Malebolge i tuoi arítmici tour musicali con Ruttartiglio come primo tamburo – la nostra Infernale Intelligence ha scoperto che dal IV secolo in poi non sono piú gli Spiriti della Forma, le Potestà, a gestire la direzione top-down (Cosmo-uomo) nella quale i pensieri erano offerti all’uomo unitamente alla percezione, senza che si distinguessero come ora da essa.

 

Da allora, su improvvido mandato del Nemico, sono subentrati in questa relazione con i pensieri gli Spiriti della personalità, i Principati, che però hanno invertito la direzione, ora bottom-up (uomo-Cosmo), perché da quel secolo le nostre leccorníe emotive non sentono piú di ricevere i pensieri da fuori di sé (come ancora le percezioni esteriori), ma sentono di produrre i pensieri autonomamente dentro di sé: interiormente.

 

Vale a dire che da allora, tempo terrestre, non l’Autorità culturale, non l’Autorità politica, non l’Au­torità economica (ormai stantía riedizione della filosofica “cosa in sé” kantiana, che è pensata ma paradossalmente ipotizzata inconoscibile e tuttora, fuori tempo massimo, riversata nei nostri cappuccini animici da esautorati Spiriti della Forma ribelli)… bensí l’interiore pensante scelta consapevole del singolo individuo (la nuova percezione cosciente della “cosa in sé” pensata e conoscibile, regolarmente accolta da Spiriti della Personalità autorizzati) è determinante in modo sano per la loro dinamica evoluzione: implicante la concreta possibilità della relazione morale con il fenomeno, la natura, la civiltà tecnologica, l’altro: relazione morale che molto sagacemente la nostra tecnoscienza trash-umana esclude.

 

Pensare libero

 

Non avendo tu partecipato neppure alle specifiche lezioni tenute sul tema dal colossale Frantumasquame, cerco di chiaritelo meglio. A suon di incisive nerbate sul groppone, il nostro megalitico Tutor di macello-marketing al master ci ha reso estremamente attenti al fatto che le Coorti del Nemico vorrebbero che dall’indagine scientifica sorgesse liberamente, nello scienziato, l’impulso ad orientarsi verso la sorgente precerebrale vivente, non riflessa e quindi ancora indeterminata rispetto all’oggetto percepito: dunque verso il movimento del pensiero che attiva la sua ricerca. Mutamento di coscienza che, ahinoi, è la precondizione per quella spiritualizzazione della loro vita culturale, politica ed economica… da noi aborrita e ostacolata in tutti i modi.

 

Maledizione, Vermilingua! L’eretica attenzione alla forza originaria del pensiero, per diventare finalmente coscienti del processo originario archetipico per ora inconscio (di cui i loro mille pensieri pensati o riflessi sono solo la fase terminale cosciente) è confermata da questa molesta asserzione che ti copincollo dal mio inesauribile moleskine astrale.

 

Agente del Nemico: «È il pensare che può darsi soltanto nella contemplazione dell’atto pensante. …Un tale pensare non è ancora conosciuto dall’uomo, perché non può scaturire in lui se non come originario potere del pensiero, come potere di vita. Potere di vita che non è immagine filosofica ma percezione dell’essere radicale del mondo, nascente come forza-pensiero non vincolata ad oggetto, avente in sé tutto il pensabile, dall’essenza, essendo essa l’essenza».

 

Dannazione, Vermilingua! Meno male che noi Bramosi pastori facciamo di tutto per deviare la loro attenzione dalla parte opposta: quella del fenomeno percepito, dell’oggetto esterno. In modo che per pensare non attingano alla loro attività interiore, ma abbiano bisogno di sempre piú oggetti esteriori, di gadget tecnologici [ultimo, ma non ultimo, FA: la Furbizia Artificiale di ChatGPT] per avere pensieri. Com’è il caso dei riformisti sociali che, con ciò, si condannano all’inevitabile insuccesso: a rimanere solo sul primo gradino critico, ma non socialmente incisivo, della neonata Sociologia.

 

DueCompari

 

E meno male che c’è l’accordo tra la Furbonia e la Fanatic – perché rispetto al medesimo Nemico (slap, slap, slap) si è tutti interessati amici – affinché i Malèfici custodi, sponsorizzando tutta una serie di esauste tradizioni e sapienze ormai superate dall’evoluzione delle nostre merendine animiche, impediscano agli aspiranti Scienziati dello Spirito di comprendere che questa è la via diretta allo Spirito, adatta a questo 5° piccolo eòne. Via diretta che non richiede “sapienti”, ma “principianti”.

 

Mi dà, però, molto fastidio che non sia sfuggita (ai soliti deprecati terroristi-avversari della Satanica Alleanza) l’azione dei nostri ingenui spaghettini al ragú statistico, registrati sul libro paga animico della Furbonia University, che da decenni, grazie all’attività della tua tribú infernale del malaffare mediatico, ha colonizzato la comunicazione mainstream scientifica: condizionante a cogliere solo il fenomeno osservato, a seguire dogmatici il protocollo imposto dalla nostra Autorità scientifica di turno, e a considerare il Soggetto conoscente come un elemento tossico per la Scienza: riuscendo specialmente a ottundere gli scienziati materialisti – ora belli addormentati nel sottobosco neoliberista (slap, slap), finanziatore entusiasta delle future meraviglie della tecnoscienza trash-umana – come puoi leggere da questo frammento che ti copincollo.

 

Agente del Nemico: «L’uomo preso dal fenomeno, bisognoso continuamente di fenomeni per avere pensieri, deificante il fenomeno e incapace di riconoscere ciò che egli vi immette, perciò incapace di controllare il senso ultimo di esso, non può avere rapporto morale con ciò che egli produce come civiltà tecnologica. Non si ha comunque il diritto di contestare una simile civiltà, senza che si conosca il retroscena del processo da cui sorge».

 

Comprendi Vermilingua? Intanto il retroscena non si deve conoscere, e il nostro operato deve impedire:

 

a) che il pensiero divenga un organo di percezione della realtà spirituale;

b) che l’ascesi del pensiero origini un Soggetto cosciente di sé nel processo conoscitivo vivente, processo originario di natura extrasensibile, che è piú importante dell’oggetto poi conosciuto;

c) che da ciò nasca un nuovo Essere spirituale cosciente.

 

Dabliu

 

È un triplice obiettivo sfidante, Vermilingua, che richiede tutta la nostra professionale tigna di Top Manager della tentazione.

 

Il tuo riformistissimo Giunior Dabliu