La saggezza dei Rosacroce

Esoterismo

La saggetta dei Rosacroce

Manifesti Rosacroce

 

I Rosacroce sono una confraternita di Iniziati Solari che destarono molto interesse nel tardo medieoevo. Il nome della confraternita deriverebbe dal fondatore del­l’ordine, Christian Rosenkreuz, figura mitica che fece discutere a lungo gli storici sulla realtà della sua esistenza.

 

I Rosacroce si manifestarono apertamente nel 1614, quando nelle città di Kassel e di Strasburgo fu pubblicata la Fama Fraternitatis, che riportava il messaggio di un adepto di questa fratellanza iniziatica, Johan Valentin Andreae, il quale proponeva un rinnovamento morale per raggiungere la perfezione. Tale rinnovamento era raggiungibile con una serie di riforme. Nel testo vi si narrava la storia di Chistian Rosenkreutz, nato nel 1378 da una famiglia tedesca ed educato in un convento, il fato lo portò a viaggiare per il mondo ed in particolare in Oriente. A Damasco ricevette conoscenze segrete da un gruppo di Iniziati solari che operava nella città di Damcar, in Arabia. Il simbolo della Rosa che sboccia al centro della Croce utilizzato come emblema della confraternita è una chiara allusione all’apertura del centro superfisico del Cuore attraverso un percorso ebraico-cristiano che fonde conoscenze cabalistiche, tantrico-induiste e tecniche esicaste introdotte dai monasteri orientali di ispirazione athonita (Monte Athos) impiantati poi nei monasteri basiliani e cistercensi in Occidente.

 

In questo percorso simbolico, la Croce oltre ad essere l’emblema del Cristo e della sua passione rappresentata dalle 12 tappe fondamentali della Via Crucis (le quali possono essere relazionate al loto a 12 petali che sboccia come una rosa nel chakra del Cuore), è altresí la sintesi delle correnti eteriche orizzontali e verticali che come una croce interiore investono l’Iniziato intersecandosi nel plesso cardiaco. Le prime correnti, quelle orizzontali, vengono acquisite immanentemente dall’iniziato Rosacroce attraverso ispirazione cristica, disciplina interiore, studio esegetico dei testi sacri come il Vangelo di Giovanni, attraverso le grandi  virtú e conoscenze ispirate, nonché la purezza dei suoi intenti. In questo modo l’Iniziato solare Rosacroce, con grande umiltà verso gli altri è sempre aperto ad un sentimento cosmico di amore incondizionato verso Dio, verso il Cristo e verso tutto l’Universo e le sue creature. Questa prima acquisizione che possiamo chiamare appunto orizzontale, espone l’iniziato ad una successiva iniziazione, che giunge dall’alto e che verticalizza la forza interiore lungo la colonna vertebrale, agendo contemporaneamente in tre centri primari : testa, cuore e ventre. Questa Iniziazione possiamo chiamarla verticale.

 

Iniziati Rosacroce

 

Chi giunge al traguardo del proprio potere interiore, al senso ultimo del simbolismo della Croce, deve infatti sapere che questo può essere accordato solo dal Mondo Spirituale, pur rispondendo ad un’operazione individuale autocosciente con attivazione di forze immanenti. Coloro che giungano a questo traguardo hanno formato un corpo eterico indistruttibile e sanno benissimo come regolarsi: loro soltanto possono suggerire a loro stessi il comportamento necessario, i Maestri Invisibili sono mobilitati per aiutarli a scalare vette spirituali intuendo il proprio volere uno con la luce folgore del Logos. Tali Maestri possono agire in vari modi nel corso delle tappe iniziatiche, svegliando l’Iniziato attraverso i suoni sacri di un sistema musicale zodiacale dodecafonico, per fornire in stato di veglia l’incipit sulla propria missione da compiere oppure attraverso adunanze accademiche che si svolgono sul piano astrale con tutti gli Iniziati solari che si ricongiungono ed agiscono per il bene dell’umanità secondo i disegni del Vero Vivente, Iddio Altissimo.

 

Queste Iniziazioni dispensate dalle Gerarchie Superiori inducono correnti che discendono dal piano astrale sul Rosacroce meritevole di essere chiamato “Puro di Cuore”. Quindi per sostenere il percorso rosicruciano della libertà e della luce prima di tutto sono necessarie buone guide, sia terrene sia celesti, che sappiano soccorrere il discepolo ogni volta che questi può essere distolto dai flagelli che affliggono la vita, ogni volta che le esperienze spirituali vissute stridono con l’ignoranza dell’orgoglio che cerca sempre di allontanare dalla verità. Attraverso questo insegnamento l’uomo può cosí sviluppare un livello di astrazione visiva, la possibilità di muovere i propri enti macrocosmici, ottenendo di vivere la realtà separata dal proprio corpo. L’obiettivo è quello di raggiungere un sentimento di appartenenza a tutto l’Universo, suscitare nel cuore il ritmo delle stelle. In questo processo è necessario tuttavia sconfiggere i propri demoni, uno per uno, affrontandoli in una sorta di discesa negli inferi che trova ragione nel concetto stesso di VITRIOL (Visita Interiore Terrae Rectificando Inveniens Occultum Lapidem) ovvero: visita l’interno della Terra e purificando troverai la pietra nascosta. L’uomo può a questo punto risorgere dopo la battaglia vittoriosa, avendo maturato una chiara visione spirituale sino alla contemplazione della luce divina. Rudolf Steiner ci dice che esistono sette tappe rosicruciane per l’evoluzione dell’uomo.

 

La Saggetta dei Rosacroce

 

1. Studio come conoscenza dei mondi: L’uomo moderno autocosciente sul sentiero della crescita spirituale, può affidarsi soltanto a discipline che gli diano modo di essere conoscente del proprio conoscere, ossia di sperimentare le forze del conoscere là dove esprimono la loro integrità perché indipendenti dal conosciuto. Può affidarsi soltanto ad una dottrina che gli insegni come incontrare in sé la sorgente noetica mediante cui può apprendere questa o quella tradizione.

 

2. Conoscenza immaginativa: I contenuti della coscienza imaginativa sono caratterizzati dalla possibilità di percepire in imagini gli enti del mondo estrasensibile e parimenti di agire sul mondo sensibile mediante imagini, che si riescano ad avvivare di potere eterico. Tale potere, sorreggente da fuori dello spazio fisico il mondo fisico, scaturisce dalla possibilità di contemplare la vita metadialettica del concetto. L’imaginare magico la dynamis eterica del concetto. Il concetto esige essere sperimentato nel suo momento predialettico, perciò essere ritrovato come universale.

 

3. Conoscenza ispirata: Ogni conquista sovrasensibile autentica è sempre un dono decretato da Gerarchie Superiori: esige però l’iniziale determinazione individuale. Attraverso disciplina interiore, lo sperimentatore entra in contatto, nella sfera pre-cerebrale in stato di veglia, con un’Entità Cosmica che domina con legittima autorità la vita interiore dell’uomo dell’attuale tempo: l’Arcangelo dell’aria Mik’ael. Tale Entità in congiunzione con l’ispirazione cristica dell’iniziato, con l’imaginare creativo della passione del Cristo, del suo battesimo iniziatico in acqua ad opera di Giovanni prima di divenire il Messia, in grado a sua volta di battezzare in Spirito Santo e Fuoco (realizzando cosí tutte le profezie) e nel contempo, con umiltà, di lavare i piedi ai suoi discepoli prima dell’Ultima Cena Domini e contestualmente di scacciare con forza tutti coloro che profanano i Templi del Signore, siano essi Templi interiori o Templi esteriori; ebbene Mik’ael ed il Cristo portano l’Iniziato a percorrere le successive tappe superiori della Rosacroce.

 

4. Preparazione della Pietra Filosofale: Secondo la tradizione occidentale, la PIETRA FILOSOFALE è raggiungibile attraverso vie alchemico-teurgiche e vie ascetico-spirituali, e sarebbe dotata di tre proprietà straordinarie:

 

    1. Fornire un elisir di lunga vita in grado di conferire una risoluzione alla malattia;
    2. Far acquisire la conoscenza del passato e del futuro, del bene e del male, secondo un’accezione che contribuisce a spiegare l’attributo di “filosofale”;
    3. La possibilità infine di trasmutare il piombo in oro.

 

Lo scopo della pietra è quindi la trasmutazione. La sostanza aurea inoltre è un elemento puro, solare simile alla luce che riconduce allo Spirito. Convertire  il piombo in oro significa trasformare la materialità in Spirito.

 

Intervento Corona 6-7 maggio 2023

 

Dice Steiner che la Pietra Filosofale è l’elemento «piú prezioso che l’uomo può conquistarsi, che l’uomo può fare del suo organismo, per giungere all’evoluzione superiore. L’uomo va incontro a questo ideale, a costruire il suo corpo in carbonio: il comune carbone, questo è la Pietra Filosofale. Quando il corpo dell’uomo sarà diventato stellare non sarà carbone nero, bensí carbonio trasparente limpido come l’acqua. Questi non sono soltanto processi chimici, ma sono alti ideali. Il Rosacroce percorre questa via grado per grado e piú tardi si innalzerà a ciò l’intera umanità» (Rudolf Steiner, Il mistero cristiano – O.O. N° 97).

 

Secondo Scaligero l’opera di mutamento della natura umana mediante il respiro è ciò che dagli alchimisti viene designato come Pietra Filosofale. L’anidride carbonica che normalmente uccide la vita, e che viene espulsa nel respiro, è ciò mediante cui l’iniziato edifica la vita corporea dello Spirito: la possibilità di trattenere l’anidride carbonica nel corpo senza uccidere il corpo, va di pari passo con la cessazione di quell’attività distruttiva di cui necèssita la coscienza egoica per sentire corporeamente se stessa (Vedi: https://www.youtube.com/watch?v=0zOflMmHDaw&ab_channel=L%27Archetipo).

 

5. Unione Microcosmo-Macrocosmo: Nelle discipline interiori orientali, quando l’asceta, il cosiddetto Jiva Atman squarcia il velo delle illusioni, della Maya induista, per risalire i piani dell’esistenza e riappropriarsi del corretto rapporto micro-macro cosmico tra Jiva e Para Atman, compie quello che nella tradizione occidentale è vissuto come il riappropriarsi dell’Albero della Vita dopo aver risalito tutte le categorie sul­l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male.

 

Per la possibile “resurrezione” dell’uomo spirituale dopo la “caduta”, l’Albero della Vita fu sottratto allo sguardo e alla brama, fu preservato da ogni possibile guasto, e la sua virtú fu custodita fuori dello spazio e del tempo dai Maestri Invisibili per il giorno in cui l’uomo si risvegli, in quanto, nel contemplare la condizione della “caduta”, gli sorga la consapevolezza della sua origine, che è già moto dell’Io. Al Rosacroce è concesso pertanto di cogliere i frutti dell’Albero della Vita avendo superato il Serpente Antico che domina al vertice dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male.

 

6. Vita entro il Macrocosmo: Quando l’iniziato Rosacroce si riappropria con una rinascita spirituale della memoria della sua condizione divina astrale, diviene consapevole non solo della sua missione sul piano terreno, ma soprattutto delle conoscenze intuitive delle vere leggi che regolano l’Universo e delle forze astrali che dominano i fenomeni cosmici. In parole utilizzate da Massimo Scaligero diviene colui che ha saputo suscitare nel proprio cuore il ritmo delle stelle. Da questo punto di vista la sua azione occulta prioritaria sarà quella di orientare operativamente le menti in costante evoluzione verso la vera conoscenza dei mondi spirituali e le reali intelligenze che dal piano astrale agiscono segretamente dinamizzando tutti i processi cosmico-planetari alla base della Creazione-Preservazione-Distruzione del nostro Universo.

 

Shakti

Shakti

 

7. Beatitudine: Nei testi orientali lo stato di pura coscienza è espressa dall’unione delle tre parole sanscrite Sat-Chit-Ânanda (Essere-Coscienza-Beatitudine). ll Sé, o Io Superiore, è per il tantrismo lo Spirito o energia divina (Shakti) che si effonde alla fine di un processo evolutivo ovvero per “Grazia ricevuta” (ShaktiPat) portando l’uomo alla piena realizzazione.

 

È possibile percepire questo Spirito all’interno del sistema nervoso centrale, poiché una realizzazione del Microcosmo-Uomo che in sé racchiude tutti gli elementi potenziali del Macrocosmo-Universo ricorre all’aspetto dinamico della sua energia interiore dormiente (Shakti) con una operazione di destabilizzazione della stessa energia attraverso disciplina interiore. La trasformazione della coscienza umana su di un piano superiore è dunque l’obiettivo di tali discipline, che fanno riferimento alla Kundalini Shakti o Potenza Suprema nel corpo umano, risvegliando la quale si consegue la purificazione degli elementi del corpo.

 

I testi tantrici sostengono che lo stato di risveglio dell’energia nel Microcosmo-Uomo è uno stato creativo controllato dalla volontà: esso è in grado di produrre la beatitudine divina. Nell’Universo-Macrocosmo invece la Shakti attiva rappresenta l’energia di creazione dei mondi nel volere del Logos Universale.

 

Conclusioni

 

La via occidentale cristocentrica conduce l’iniziato Rosacroce, incarnato nella sua dimensione spazio-temporale terrena o celeste nelle varie epoche storiche (come in Cielo cosí in Terra) ha suscitare lo stato di Essere-Coscienza-Beatitudine. Nella attuale èra dell’autocoscienza i due iniziati Rosacroce, Rudolf Steiner e Massimo Scaligero, hanno lasciato all’umanità una preziosa eredità che in primis fa riferimento ai noti e piú che efficaci 5 esercizi spirituali, intesi come pilastri essenziali per la costruzione del Corpo Eterico e del pensiero libero dai sensi, scevri quindi dall’egoismo e dalla brama.

 

 

Kether