La posta dei lettori

Redazione

La posta dei lettori

letterinaL’uomo animico è un mondo-galassia. Ha pieno diritto di redimere la natura arimanica e luciferica che lo abita. Ma una cosa è intervenire in casa tua ed altra cosa è andare ad interagire, quando non ti viene richiesto, con un altro mondo-galassia che fa capo o è sotto il dominio di un’egregora diversa dalla tua. Questo perché il mondo-galassia con cui ti confronti potrebbe essere molto piú “forte” di te ed attrarti lui nel suo campo gravitazionale invece che tu attrarre lui nel tuo. Inoltre la sua egregora, che rappresenta l’universo di appartenenza, potrebbe scatenarsi contro di te, mentre la tua di egregora ti potrebbe lasciare a cavartela da solo, essendo tu andato a cercartela per aver voluto edificare una redenzione non richiesta. In quel caso, l’incauto interventista potrebbe finir male. Molto spesso si commettono questi errori sotto la spinta di un delirante fanatismo indotto dall’ego spirituale sollecitato a tal proposito proprio da quel Lucifero “da amare” per farci cadere nella trappola sopra descritta. L’idea romantica allora che Lucifero vuole indurci alla dicotomia Bene e Male mentre noi dobbiamo mantenere la centratura, per quanto giusta, qui non si applica. Essa diventa allora solo una favola naïve per gli ingenui però pieni di boria che si considerano degli arrivati, mentre non sono neanche all’inizio del loro percorso iniziatico. Poco conta che pratichino magari anche da decenni: tanto tempo perso credendo di aver svelato chissà quali misteri…

 

Marco T.

 

 

Intervenire in qualche caso può essere utile, ma può anche provocare un dissenso che turba le persone che si vorrebbero aiutare, o alle quali si cerca di dare un diverso indirizzo, se pensiamo che siano nell’errore. Quanto alla redenzione degli Ostacolatori, non è opera al nostro livello, occorre piuttosto guardarci da loro ed evitare di rispondere, per ingenuità o per stanchezza, alle seduzioni che sanno con abilità e astuzia tessere a nostro danno. Riguardo poi alle persone che praticano da tempo e che forse non hanno raggiunto un alto livello di autocoscienza, dobbiamo pensare che comunque si sono impegnate e hanno provato a sviluppare nel modo giusto la loro interiorità. Se per il momento il risultato non è ancora arrivato, forse accadrà presto, e allora questo apparirà chiaramente dall’atteggiamento mutato: non piú di boria, o di sufficienza, ma di umiltà e di grande disponibilità. Ci auguriamo che divenga, per tutti noi che seguiamo questa Via, una caratteristica che ci faccia riconoscere a prima vista!…




 

letterinaMio figlio si è inserito in una organizzazione politica che lo sta portando verso un materialismo spinto. Mio marito ed io gli abbiamo parlato, fin da quando era piccolo, del mondo spirituale e della religione. Aveva fatto la Prima Comunione con molta devozione, adesso invece parla con disprezzo di noi che crediamo in “fantasie visionarie”. Come contrastare quegli insegnamenti che lo stanno deviando? Mio marito dice che è una caratteristica dell’età immatura, e che con il tempo questo atteggiamento cambierà. Ma non si può comunque fare qualcosa nel frattempo? Tra l’altro prima mio figlio era allegro e spensierato, adesso è torvo, sempre arrabbiato, ce l’ha con il mondo intero…

 

Adriana C.

 

 

Non è proficuo contrastare il ragazzo, sicuramente non servirebbe. È importante invece fornire un esempio ancora piú nitido e luminoso di quello mostrato finora. È richiesto un maggiore sforzo da parte vostra. Occorre essere ancora piú attivi nella disciplina interiore, e nello stesso tempo sentire una grande responsabilità dei vostri giudizi e sentimenti riguardo alla situazione in cui siete coinvolti. Quando state insieme, senza contraddire direttamente il pensiero di cui vostro figlio si sta nutrendo, potete fare tra voi dei commenti, ad esempio sull’informazione che corre nei diversi telegiornali o sui quotidiani in rete, tutta uniformata al linguaggio unico che si sta affermando sempre piú. Parlando fra voi in sua presenza, senza scendere in discussioni, potete dire che non è bene prestare sentimento alla politica, perché il sentire va indirizzato verso l’uomo, non verso un preteso ideale che potrebbe con il tempo rivelarsi errato. Possiamo pensare che per un ragazzo cresciuto in una famiglia con sani princípi una dottrina politica possa entrare nella sua mente perché egli cerca un ideale, sente il bisogno di impegnarsi in qualcosa che crede importante, utile, decisivo per sé e per tutta la comunità di cui fa parte, senza rendersi conto che un ideale politico è costruito su presupposti di parte e sempre contro qualcuno che sta “dall’altra parte”. Noi sappiamo, perché lo stesso Rudolf Steiner ce l’ha detto, che la politica è il mondo di Arimane, e che l’èra della politica è finita. L’uomo impegnato nella politica è legato a impulsi del passato. Questa è l’epoca dello Spirito, anzi, possiamo affermare che questa è l’epoca dello Spirito Santo. E proprio la politica fa sí che non sia conosciuto lo Spirito Santo. Ad esempio, la conoscenza della reincarnazione è impedita dalla politica, oltre che dalla Chiesa e dal materialismo scientifico. Parlare, ad esempio, fra voi della reincarnazione, con naturalezza e sicurezza, nel corso di una conversazione, è importante: smuove e risveglia il sentire piú nascosto del giovane. Mai scendere in discussioni sul piano esteriore: lí l’indottrinamento che nel frattempo ci sarà stato, e in maniera massiccia, vi farebbe avere la peggio. È richiesto a voi genitori uno sforzo in piú di autocoscienza e di lavoro spirituale, insieme a una serenità nell’àmbito domestico che farà la sua parte. Sarà una sfida impegnativa, ma la luce è destinata a vincere sul buio.




 

letterinaHo ascoltato con attenzione una conferenza tenuta dal professor Francesco Leonetti sulla Tripartizione. Non ho mai letto dei testi riguardanti quella parte dell’Antroposofia, a parte i vari articoli che nel tempo ho letto sulla vostra rivista, ma le parole ascoltate, che mi hanno molto colpito, mi spingono oggi a farlo in modo piú accurato e analitico. Vorrei un consiglio sul libro di Rudolf Steiner piú adatto per una persona che inizia a interessarsi dell’argomento.

 

Tonino R.

 

 

Le parole del professor Francesco Leonetti sulla Tripartizione sono di una grande chiarezza e aiutano a dissipare quelle difficoltà che inevitabilmente incontra chi si avvicina a un tema tanto affascinante quanto, almeno all’inizio, apparentemente ostico. Rudolf Steiner ci ha donato una costruzione di pensiero, sulla quale ognuno può lavorare partendo dalla traccia lasciata dal Maestro, adattandola al luogo e al tempo attuale. Un lavoro che va fatto senza procrastinarlo ulteriormente, se vogliamo portare questa società, che è un fiume in piena ormai esondato e senza piú controllo, nell’alveo che l’umana saggezza deve predisporre affinché l’acqua scorra senza far danni. Il testo dal quale si può iniziare è I punti essenziali della questione sociale (O.O. N° 23).