L’Arcangelo "solare"

Scienza dello Spirito

L’Arcangelo "solare"

Liane Collot d’Herbois «Michele»

Liane Collot d’Herbois «Michele»

 

In una conferenza del 2 maggio 1913 (Verso il Mistero del Golgota, Ed. Antroposofica, O.O.N° 152) Rudolf Steiner an­cora una volta ci illumina sulla grandiosità dell’azione micae­lita: «Michele in futuro ci darà una conoscenza spirituale al cui primo inizio oggi ci troviamo appena»; evidenziandone con­testualmente il decisivo ruolo cosmico: «…per il nostro tempo Michele è diventato il messaggero di Cristo stesso». Ci lascia cosí anche intendere quali straordinari sviluppi ci donerà nei tempi a venire la Scienza dello Spirito, certamente già oggi molto generosa.

 

Indubbiamente una dichiarazione di spessore grandioso cui segue un’ulteriore, profonda rivelazione: «Accenneremo ora al­l’evento accaduto nei mondi spirituali, che ha condotto alla mutata condizione nell’epoca nostra, in cui il Mistero del Gol­gota si rinnova (corsivo d.r.). Teniamo presente il fatto che, col battesimo nel Giordano, il Cristo si è manifestato in una figura umana visibile per gli uomini sulla Terra. Colmiamoci inoltre del pensiero che, dopo di allora, per quanto riguarda la sua figura esteriore, il Cristo si è congiunto con la gerarchia degli Angeli ed è vissuto in Terra in forma invisibile …come entità appartenente al rango degli Angeli».

 

Quindi attualmente  il Cristo vive invisibile tra noi ed opera in veste angelica.

 

Segue un approfondimento davvero occulto: «Col trionfo della scienza (divenuto necessario a partire dal sec. XVI per l’evoluzione dell’umanità) …furono suscitati impulsi materialistici ed agnostici di intensità assai maggiore di quanto mai non fosse avvenuto prima. …Cosí entrando con la morte nei mondi spirituali, gli uomini portarono con sé sempre piú il risultato delle loro idee materialistiche terrene; cosí che dopo il secolo XVI i mondi sovrasensibili furono pervasi da un numero sempre crescente di semi di materialismo terreno. I quali poi si svilupparono in un modo ben determinato».

 

Dal momento indicato si genera dunque a livello umano qualcosa di profondamente rilevante anche per i mondi spirituali; e, come ci viene subito spiegato, soprattutto verso l’esistenza del Redentore medesimo.

 

«Cristo si era incarnato entro l’antica razza ebraica ed aveva sofferto la morte. Ma l’essere an­gelico che dopo di allora è la forma esteriore del Cristo, nel corso del secolo XIX dovette soffrire uno spegnimento della coscienza, e questo avvenne come conseguenza delle forze materialistiche oppositrici entrate nei mondi spirituali ad opera delle anime umane atteggiate materialisticamente che attraversarono la porta della morte».

 

Un evento drammaticamente cruciale che il Dottore cosí ulteriormente descrive: «I semi del materialismo terrestre, che dal secolo XVI in numero sempre maggiore vengono trasmessi nel mondo spirituale dalle anime che attraversano la porta della morte …formano “la sfera nera del materialismo”. La sfera nera grazie al principio manicheo, il Cristo l’accolse nel suo essere per trasformarla. Essa portò all’entità angelica che è la manifestazione di Cristo dal mistero del Golgota in poi “la morte per soffocamento spirituale”. Questo sacrificio di Cristo nel XIX secolo lo si può paragonare al sacrificio sul piano fisico del Golgota e descriverlo come seconda crocefissione del Cristo sul piano eterico (corsivo d.r.)».

 

Crocifissioni

 

Il Cristo dunque è stato crocefisso dall’umanità non una ma due volte: la prima, fisicamente, nel 33 d.C.; la seconda, spiritualmente, nel secolo XIX: evento quasi del tutto ignorato dai contemporanei come lo fu a suo tempo il primo.

 

Ma anche in questo tunnel davvero oscuro si mani­festa una Provvidenziale Luce: «Questo sacrificio di Cri­sto …questa sorta di soffocamento spirituale che causò lo spegnimento della coscienza dell’entità angelica è una ripetizione del Mistero del Golgota nei mondi che stanno direttamente dietro ai nostri mondi, affinché  pos­sa aver luogo una rinascita della coscienza del Cristo nelle anime umane (corsivo d.r.). Questa rinascita divie­ne la visione chiaroveggente dell’umanità nel secolo XX. Cosí, dal secolo XX, la coscienza-Cristo può congiungersi con la coscienza terrena dell’umanità. …Potremmo dire che la prima volta l’uma­nità sperimentò la resurrezione del suo corpo, e che a partire dal secolo XX sperimenterà la resur­rezione della sua coscienza».

 

Inequivocabile il riferimento profetico a coloro che a partire dal XX secolo matureranno la facoltà di percepire il Cristo eterico.

 

David Newbatt «Michele eroe solare»

David Newbatt «Michele eroe solare»

 

Dopo di che R. Steiner ci evidenzia ancora una volta la dimensione immensa del piú importante degli Arcangeli: «Quello a cui ho potuto accennare solo con poche parole, penetrerà poco a poco nelle anime umane; ed il tramite, il messaggero ne sarà Michele, che oggi è l’in­viato del Cristo. Cosí come in passato Egli guidò le anime umane a comprendere il volgersi della vita del Cristo dal Cielo alla Terra, oggi Egli prepara l’umanità a sperimentare il volgersi della coscienza-Cristo dallo stato incosciente allo stato cosciente (corsivo d.r)».

 

Segue la toccante identificazione dell’attuale, grandiosa, missione di Michele: «Egli inizia a trasmettere una nuova conoscenza del Cristo».

 

Pur consapevole del futuro massiccio incremento delle tendenze materialistiche, il Dottore cosí ci conforta: «Mal­grado ciò, molti riconosceranno quale aurora cominci oggi a spuntare, quale Sole illuminerà nei prossimi secoli le anime umane: perché Michele può essere sempre paragonato ad un Sole».

 

 

Francesco Leonetti