Notte sul mare

Poesia

Notte sul mare

Notte sul mare

L’aria è una corda tesa: vi cammina

una luna funambola che oscilla

disperdendo particole d’argento

nell’acqua buia al fondo della notte.

Domani ce ne andremo, ma ricorda:

questa casa ebbe vita al tempo antico.

Nelle notti di giugno la serena

purificava gli abiti, e l’infuso

di petali al mattino detergeva

il tuo viso, salvandolo dal male.

Vaticini forniva il piombo fuso

rappreso in forme arcane al davanzale.

Ubriaca la luna caracolla

in groppa a cirri laceri che ai monti

s’impigliano stremati a tronchi e rami

spettri scarniti in madidi grigiori.

Il buio è un pozzo asciutto disertato

da lucciole e falene, e le farfalle

non allietano al sole la Pawlonia

che incenerí la folgore di marzo.

Domani ce ne andremo, ma ricorda:

ebbero cuore un tempo queste mura

per ascoltare voci di sirene

che ora son venute a salutarci

in afoni drappelli scarmigliati

mostrando i corpi rosi dalla peste

che vinse il mare, spopolò le rive

di barche e reti, desolò la terra.

L’aria è una corda tesa: la percuote

invano l’ostro per destarne un canto.

 

 

Fulvio Di Lieto