Gli esseri elementari

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Gli esseri elementari

di Mieke Mosmuller

Esseri elementari

 

In questo nuovo libro della scrittrice antroposofa Mieke Mosmuller, della quale ci siamo occupati diverse volte in passato, si parla degli esseri elementari. Il libro è edito in lingua tedesca.

 

L’Autrice confessa di aver scoperto in se stessa una certa preoccupazione, riguardo non tanto alla natura irrazionale e incantevole di quelle creature fiabesche, quanto alla sensazione dell’ignoto e dell’imprevedibile che esse ispirano, e che porta gli odierni esseri umani razionali a metterne in discussione l’esistenza o persino a volte, per difesa, a ridicolizzarle.

 

Noi sappiamo però che con l’acquisizione della chiaroveggenza lo studioso di Scienza dello Spirito si troverà ad avere la percezione, soprattutto se si trova in natura, di questi esseri che per lui possono essere molto istruttivi. Non che essi divengano suoi insegnanti, dato che le loro capacità sono limitate allo stretto ambito che loro compete, di aiuto e controllo degli elementi vegetali, minerali, acquatici e aerei, ma perché possono contribuire ad operare un cambiamento nel suo modo di pensare, rendendolo partecipe del mondo elementare.

 

Questo può accadere soprattutto nel caso il meditante si trovi in un bosco, o in montagna, o in un luogo isolato dove, con l’esercizio della percezione pura, possa aprirsi alla dimensione eterica.

 

Questo libro descrive come affrontare in un modo controllato e consapevole l’incontro con gli esseri elementari e riporta immagini artistiche riferite ad essi, da alcuni in passato percepiti e descritti, da altri solo fantasiosamente immaginati.

 

La sognante e delicata immagine della copertina è un dipinto di Ruth Mosmuller. Vi sono anche pagine di Goethe tratte da La Metamorfosi delle piante e altri scritti sulla scienza della natura riferite a Gnomi, Ondine, Silfidi e Salamandre, e sono riportati anche i versi che aprono la seconda parte del Faust (traduzione V. Errante), in cui Ariel canta con accompagnamento di arpe eoliche:

 

Gerhart Kraaz «Faust, Ariel e spiriti elementari»

Gerhart Kraaz «Faust, Ariel e spiriti elementari»

 

«Quando piove, del Maggio ai primi albori

su tutto, un lieve volteggiar di fiori

e la verde dei campi acconciatura

risplende ad ogni umana creatura,

Elfi piccini, ma dal grande cuore

dove possan giovare, occorron là.

Incolpevole o reo, nel suo dolore,

li muove ogni infelice alla pietà.

Voi che in etereo cerchio vi librate

sul capo a questo misero, placate,

fedeli ai vostri nobili trascorsi,

la tempesta che infuria entro il suo cuore!

Lo stral ne allontanate dei rimorsi.

Purificate dal sofferto orrore

l’intimità dell’agitato seno:

d’ogni ricordo lo sgombrate appieno.

Quattro tempi ha la notte… e senza ambagi,

soccorrevoli, voi, li ricolmate!

Sovra il fresco guancial, pria gli si adagi

il capo stanco. Quindi lo irrorate

con l’attinta dal Lete alma rugiada.

Com’egli incontro al dí, dormendo, vada,

le doloranti membra irrigidite

presto si scioglieran, rinvigorite.

Compiuto, in fine, sia l’atto piú bello.

E al divino del sol lume novello,

le chiuse ciglia novamente aprite!

 

Inoltre l’Autrice riporta integralmente il testo della poesia di Goethe “Il re degli Elfi”, corredandola anche di una illustrazione a colori.

 

Moritz von Schwind «Il re degli Elfi»

Moritz von Schwind «Il re degli Elfi»

 

Chi cavalca cosí tardi

nella notte e con il vento?

Corre il padre con un bimbo

stretto forte tra le braccia,

lo sorregge e lo riscalda.

«Figlio mio, perché nascondi

con angoscia il tuo bel viso?».

«Vedi, padre, il Re degli Elfi

col mantello e la corona?».

«Figlio mio, è soltanto nebbia!».

«Caro bimbo, vieni, vieni!

Giocherò con te a dei giochi,

sulla spiaggia, in mezzo ai fiori,

con mia madre in vesti d’oro».

«Padre mio, ma non lo senti,

cosa adesso mi promette

sottovoce il Re degli Elfi?».

«Calmo, è il vento, mio piccino,

che stormisce tra le fronde!».

«Dolce bimbo, vieni, presto!

Le mie figlie ti ameranno,

guideranno nella notte

una danza, e con il canto

ti faranno addormentare».

«Padre mio, padre mio,

non lo vedi nell’oscuro

con le figlie il Re degli Elfi?».

«Figlio mio, io vedo bene,

sono i salici nel buio!»

«Io ti adoro, bel fanciullo,

se però non vuoi venire

userò con te la forza».

«Padre mio, ora mi afferra!

e mi sta facendo male!».

Corre il padre piú veloce,

stringe il bimbo forte al petto,

ma all’arrivo a casa, affranto,

vede morto il figlioletto.

 

Un libro quindi carico di spunti di grande interesse per tutti i lettori, e di meditazione per gli antroposofi. Speriamo che in futuro qualche editore si interessi a questi testi, traducendoli in italiano per una maggiore fruibilità.


Mieke Mosmuller

Mieke Mosmuller

Mieke Mosmuller, Elementarwesen

Editrice: Occident Verlag – Lingua: tedesco.

Anno 2023 – 180 pagine                    € 24,90

Per ordinare, link: Elementarwesen