Metodi di contrasto al globalismo

Etica

Metodi di contrasto al globalismo

Il rifiuto degli Amish

 

Amish

 

Se osserviamo il com­portamento che tutti noi abbiamo con la tecnologia, ad esempio nell’uso quotidiano dello smart­phone, ormai diventato indispensabile, comprendiamo quanto il legame uomo-macchina si pro­ietti nel futuro dell’uma­nità. Difficile ipotizzare comportamenti di massa simili a quelli degli Amish, dove l’elettricità non è ammessa, poiché per loro questa forma di energia rovina la naturalezza del creato. La comunità religiosa Amish non usa i motori a scoppio, veste abiti ottocenteschi e traina dei carri neri che sono diventati il loro simbolo. Per gli Amish dell’Ohio e della Pennsylvania l’utilizzo dell’energia elettrica è un tabú.

 

 

Idee-forza di protezione collettiva

 

Bomba atomica

 

Ogni epoca usa sistemi di protezione collettiva che alle volte debbono necessariamente diventare dei tabú inviolabili. I tabú non sono altro che idee-forza profondamente conculcate nella società. La tragedia di Hiroshima e Nagasaki ha generato il rifiuto della forza nucleare a scopi distruttivi. Il tabú della bomba nucleare era ben presente negli anni ‘60 dello scorso secolo, e ancora oggi è carico d’attualità. Infrangerlo a scopi bellici è giustamente considerato una follia ripugnante, azione che produrrebbe il completo rifiuto da parte della comunità mondiale. I governanti, anche se dotati di poco giudizio, ben si guardano dall’usare simili mezzi militari. Non è difficile comprendere che tali tabú siano strettamente connessi con il Karma di una comunità o di un’epoca.

 

 

Fermare la ricerca che tocca il vivente

 

Impedire la ricerca biotecnologica

 

Nell’articolo attuale ci domanderemo se non è il caso di coltivare, anche meditativamente, delle idee-forza che interdicano taluni campi della ricerca tecnologica, prima che tali ricerche si inverino provocando danni catastrofici come le bombe atomiche. Siamo consapevoli, ed è il Dottore che ce lo dice, che il Karma dell’umanità va nella direzione di uno sviluppo di forme di integrazione uomo-macchina, ma non è il caso di alimentare un processo futuro che di per sé si è approssimato in modo esageratamente rapido. Anche se ciò che stiamo per scrivere può apparire estremistico, noi riteniamo che i tempi siano maturi per considerare necessario intensificare l’idea-forza di un tabú che inibisca ogni tipo di ricerca biotecnologica, perseguitando coloro che organizzano e promulgano simili attività.

 

Tale necessità conservativa dell’umano è urgente, in quanto con l’avvento della tecnologia informatica quantica, nei pros­simi decenni le macchine permetteranno sperimentazioni sempre piú complesse, quanto pericolose e innaturali.

 

L’ossessione tecnofila dei manipolatori genetici è un comportamento psicopatologico a tutti gli effetti. Ebbene dovremo iniziare a considerare altrettanto esecrabile e condannabile il comportamento di chi intende alterare la natura nella cosiddetta sfera genomica attraverso i nuovi computer quantici.

 

 

Non temere l’avversario ma usarne la forza

 

La forza dell'avversario

 

L’Intelligenza Artificiale rap­presenta un cambiamento che nel volgere di pochi anni scom­piglierà ogni attività umana nel campo del lavoro e nella condu­zione di ogni meccanismo socio­economico. Ci saranno mutazioni radicali dove si perderanno milioni di posti di lavoro, e tali mo­dificazioni entreranno nella cultura quanto nell’intrattenimento.

 

L’IA genererà sconquassi inim­maginabili, perché essa fa il pari con l’Ignoranza Artificiale, dipende da come la si userà. Ad esempio, l’efficace immagine che sottolinea visivamente il paragrafo precedente: “Impedire la ricerca biotecnologica!”, è stata realizzata da chi vi scrive con lo strumento grafico dell’Intelligenza artificiale. La rappresentazione “pittorica” che simboleggiava una idea-forza è stata programmata nel seguente modo, scrivendo: “Crea severità e condanna delle biotecnologie con un uomo bello che sormonta un mucchio di provette sfasciate e laboratori distrutti”. Premuto l’Invio in 20 secondi era fatta; successivamente, sempre al computer è stata inserita la scritta.

 

Non dobbiamo provare orrore per la tecnica, è necessario comprendere che non dobbiamo avere tabú come gli Amish. Basti pensare alla nostra comunità di lettori: la rivista L’Archetipo non si sarebbe diffusa senza la tecnologia di internet. Riflettiamo: se la direzione della rivista avesse insistito per stampare manualmente le copie, oggi migliaia di giovani e meno giovani non potrebbero iniziare a conoscere i contenuti della Scienza dello Spirito. Del resto, la disciplina dello Jujitsu di cui Massimo Scaligero diceva un gran bene, utilizza proprio le leve aggressive di spinta fornite dall’avversario. Non dobbiamo temere la tecnica di per sé, ma dobbiamo padroneggiarla per veicolare contenuti morali. Detto ciò, ribadiamo che la situazione comunque è molto grave e seria, poiché l’Intelligenza Artificiale che può aiutarci, si può anche trasformare in Ignoranza Artificiale.

 

 

L’IA ovvero l’Ignoranza Artificiale

 

Iniziamo allora a studiare gli strumenti di censura dei sistemi informatici di Bill Gates e dei suoi sodali, che in questi mesi stanno spalmando a piene mani il mondo della comunicazione nell’in­centivare l’IA. Abbiamo fatto un secondo esperimento grafico digitando su “Bing Immagini” la seguente richiesta: “Rappresenta un mentitore seriale che utilizza l’intelligenza artificiale per difendere la cultura woke” (il termine woke identifica l’attitudine alla cancellazione storica, ai modelli transgender, tecnofili, del transumanesimo ecc.).

 

Crea mentitore seriale che utilizza l'intelligenza artificiale per difendere la cultura woke

 

In pratica, chi scrive voleva creare una rappresentazione grafica che sottolineasse la falsità dei modelli culturali imposti dalla corrente Democrat e Liberal delle élite globaliste. Il risultato? Si guardi la seconda fotografia dello schermo che testimonia il fatto che l’algoritmo è programmato ideologicamente. Non basta il diniego, abbiamo la certezza provata che l’Ignoranza Artificiale, in altri casi, sia in grado di generare la falsificazione completa dei dati.

 

Richiesta bloccata

 

In pratica l’IA di Bill Gates è attrezzata per invertire i termini della realtà adattando ogni cosa al “politicamente corretto”. Ma perché questo sforzo di addomesticamento ideologico agisce in modo tanto virulento e soprattutto precipitoso? La risposta è che qualcosa di enorme bolle nel­la pentola tra le élite mondiali e che l’affanno è tale che vengono messi in rete strumenti non testati esattamente, come ieri i sieri genici non erano testati, causando sfracelli nella salute mondiale.

 

 

Necessario attingere a diversi punti di vista

 

Diverse IA

 

Sicuramente la nuova situazione geopolitica con la sconfitta dell’unipolarismo statunitense genererà la necessità della creazione di intelligenze artificiali diversificate: una cinese, una indiana, una russa ecc. in competizione tra loro. In futuro potremmo attingere a tutte le fonti di informazione co­me oggi usiamo i canali radio web, i satellitari televisivi o i libri di diverse case editrici. Si noti bene che la lingua sarà unificata, in quanto i traduttori automatici sono una applicazione semplicissima per l’IA. Chiunque potrà ascoltare ad esempio un telegiornale russo scegliendo la stupenda voce di Vittorio Gassmann come speaker. Potremmo arrivare a un pluralismo di punti di vista che preoccupa enormemente, anzi fa impazzire le élite governative di tutto il mondo. Tutte le riunioni sull’IA che ci descrivono nei telegiornali hanno in realtà al centro delle discussioni questo tema spinosissimo per chi dirige i diversi imperi mondiali. La pluralità dei punti di vista è ciò che preoccupa i governanti, tant’è che la Cina già ora ha tentato di chiudere il flusso della rete mondiale. Questa pluralità andrà difesa ad oltranza. Consideriamo però che la società cinese, per ora, è in grado di accettare la censura, ma lo stesso modello non può andare di certo bene per gli italiani, che hanno un rapporto piú maturo e disincantato con il potere. I dati interni ai motori di ricerca governati dall’IA saranno comunque parziali e indirizzati a scopo politico. Sarebbe un errore credere che la Verità giunga sempre e comunque da una parte sola.

 

 

Una luce in fondo al buio

 

Luce in fondo al buio

 

Quando Rudolf Steiner ha indicato che il Quinto periodo di Civiltà si sarebbe sviluppato nella sfera anglosassone, ancora una volta ha predetto il vero. Lo possiamo affermare anche oggi che la sfera di dominio militare sul resto del mondo è finita e l’Occidente si ritrae in una cittadella assediata costituita dai paesi anglofoni, dal Giappone e dal­l’Unione Europea. L’Occidente anglofono, per eterogenesi dei fini, ha rafforzato altri popoli e altre civiltà (vedi L’Ar­chetipo, settembre 2023, L’osservazione della Storia).

 

Il resto del mondo ha introiettato la forza del pensiero occidentale, compresa la tecnica e la capacità di utilizzare la scienza a proprio vantaggio. Solo mezzo secolo or sono, russi, indiani, arabi, cinesi non avevano le capacità razionali per gestire l’enorme complessità delle società informatizzate. Tutti ormai convengono che la globalizzazione sia fallita, perfino quell’Henry Kissinger che tanto si è adoperato per americanizzare violentemente il mondo. Ora l’Impero d’Occidente è assediato dal di fuori, ma soprattutto indebolito da dentro. Un’idea-forza ingenuamente libertaria aleggia negli Stati Uniti. La mentalità oppositiva al globalismo nasce nel puritanesimo, nel quaccherismo, nell’avventismo protestante. Sono gruppi di persone intensamente intrise di un empito morale, che vorrebbe allontanare le nuove generazioni dal dominio culturale delle élite globaliste estremamente potenti negli USA.

 

 

Strani fenomeni di contrasto al globalismo

 

MAGA

 

Negli Stati Uniti ci sono moltitudini sempre piú vaste, ormai lontane dall’intellettualismo e dalla venalità delle classi dirigenti. Si spiega allora il fenomeno QAnon, una setta che non a caso assume un  importantissimo ruolo nel contrasto alle idee di Davos. Queste comunità sono ostili al transumanesimo e sostanzialmente ostili alla sindrome tecnofila. Ecco allora che la componente statunitense che si definisce MAGA (Make America Great Again) grazie anche al proselitismo parareligioso dei QAnon, sta contrastando dall’interno degli USA l’attuale potere del Deep State. Abbiamo studiato il proselitismo QAnon rilevando che si basa sull’anticipazione fideistica della caduta di élite a ragione considerate sataniste. In pratica costoro vivono l’attesa di eventi catartici prodotti dalla certezza dell’attua­zione di pensieri positivi. Ci sembra di capire che i comportamenti interni a QAnon abbiano ereditato quanto di buono provenga da un attendismo catartico ereditato direttamente dall’avventismo. Vincono la paura immettendo fede e speranza nei loro accoliti, credono nella “trasmissione quantica” dei loro pensieri e osservano la paura crescente delle élite che stanno per crollare grazie all’aiuto di Dio o di Michele Arcangelo. Ogni tanto, i QAnon indicono  giornate di silenzio sulle loro chat, e questo elemento la dice lunga sul fatto che costoro abbiano un rapporto con certe forze sovrarazionali, senza peraltro, per quanto ci è dato sapere, conoscere a fondo la Scienza dello Spirito.

 

Di fatto gli statunitensi MAGA sono persone semplici, molto piú semplici degli europei, però, si badi bene, hanno una sensibilità che potrebbe perfino recepire l’idea di proibire la ricerca biotecnologica per motivi etici. È ovvio che questa frattura interna allo stato guida dell’Impero d’Occidente comporta un grande pericolo per gli Apparati del Deep State, per cui gli Stati Uniti rischiano una guerra civile interna. Ecco allora che una parte considerevole e realistica delle vecchie classi dirigenti, per non perdere alcuni privilegi, o per altri motivi non sempre razionalmente identificabili, si spostano prudenzialmente dalla parte del sentire popolare. Ed ecco anche spiegato perché personaggi indecifrabili ma avveduti, come Elon Musk, si battono strenuamente contro l’intelligenza artificiale di Bill Gates e si adoperano per rendere piú liberi strumenti come la chat X (ex Twitter).

 

Un compito delle minoranze spiritualmente consapevoli è comprendere che il sentimento cosiddetto populista che emerge nelle varie nazioni risponde all’attesa di un’epoca nuova in grado di respingere gli aspetti demoniaci del nostro tempo.

 

 

Salvino Ruoli