La posta dei lettori

Redazione

La posta dei lettori

letterinaVorrei chiedere se per seguire l’Antroposofia si debba sviluppare un certo senso di precisione, di puntualità e di osservanza pignola riguardo ai propri impegni della vita giornaliera, dato che invece questo non mi sembra sia considerato importante in persone che insieme a me hanno intrapreso questo percorso di vita. Ho cercato di farlo comprendere non solo agli amici con cui ci riuniamo, ma anche a persone della mia famiglia, apparentemente interessate a questa via interiore. Ma devo dire che nessuno sembra invece veramente interessato, perché continuano a vivere in una maniera disordinata, che io considero poco consona alla strada che dicono di percorrere.

 

Antonio F.

 

 

Non dobbiamo giudicare l’osservanza o meno degli altri, ma le considerazioni dobbiamo rivolgerle a noi stessi. Riguardo a quanto affermato nella domanda, possiamo dire che certamente l’osservanza precisa è molto importante. Noi, infatti, siamo indipendenti dalle forme antiche del rito, ci apriamo ad una nuova Via allo spirituale e abbiamo un grande senso di libertà, di autonomia. Diciamo che vogliamo fare a modo nostro. Organizziamo la nostra vita interiore secondo regole che decidiamo noi, ce le diamo da noi, anche se abbiamo l’aiuto dei testi di Rudolf Steiner e di Massimo Scaligero. Forse abbiamo qualche amico che ci orienta, ma nel complesso agiamo autonomamente. La nostra è una Via individuale. Però dobbiamo stare attenti che questa autonomia non sia un’indulgenza verso noi stessi. Come diceva Massimo Scaligero: «L’arte è di darsi dei comandi cui obbedire». Si deve quindi essere molto severi con se stessi. Nell’antico rito si obbediva a leggi cosmiche, c’era un insieme di forze che convergevano, e si sapeva che bastava una minima mancanza che tutto era compromesso. Era molto sviluppato, in chi seguiva una Via tradizionale, il senso del “peccato” e della necessaria espiazione. Perché lo spirituale è talmente superiore all’umano che l’uomo, per potervisi collegare, deve veramente fare uno sforzo che superi l’umano. Oggi vogliamo sentirci liberi da questo, ma la precisione, la puntualità e una severa disciplina sono l’indispensabile controparte della nostra libertà. Ossia, noi seguiamo una ritualità nostra, libera, facciamo gli esercizi, però una volta scelto il metodo e scelta anche la forma della nostra disciplina, dobbiamo essere severi con noi stessi e pretendere da noi il massimo della precisione e dell’impegno. Questo avrà una risposta, perché lo spirituale si può muovere solo là dove c’è una relazione con la sua origine. Quando volitivamente organizziamo il nostro programma, noi apriamo un varco allo spirituale con i nostri mezzi. Siamo in un’epoca in cui, essendo la vita giornaliera un caos sotto l’apparenza dell’ordine, possiamo avere indipendenza da questo caos solo se riusciamo ad affermare uno stile interiore che ci sollevi da tale livello e ci renda strumento dello spirituale. Dobbiamo arrivare ad essere un veicolo degli dèi, i quali, se devono agire in quest’epoca, hanno bisogno di esseri umani che siano in grado di essere precisi e rigorosi con se stessi.




letterinaLa Tripartizione nasce da impulsi di giustizia sociale economica o culturale e non solo dai libri di Steiner, anche se questi sono una pietra miliare. Mi è stato detto che la Tripartizione nasce dall’uomo tripartito, o meglio questo è il sentimento di alcuni discepoli, ma se fosse cosí, addio Tripartizione, perché gli uomini tripartiti saranno sempre un numero esiguo rispetto alla massa… Il Dottore, e credo anche Massimo, non erano di quest’idea. A tal proposito andrebbe messa in luce la Conferenza Come si opera per la Triarticolazione sociale e la profonda conoscenza che aveva Steiner dell’Alta Slesia. È incredibile che ancora oggi la stessa rimanga divisa, perché i seguaci di Steiner all’epoca non riuscirono a trasmettere, a portare a conoscenza degli slesiani, l’organizzazione della Tripartizione che era legata ai loro impulsi. Da tempo, ossia da “Manipulite” in avanti, l’Italia vive uno stato di sonno tormentato, fino ad arrivare all’im­pietoso tempo dei nostri giorni, dove la Tripartizione è totalmente invertita. Alludo al fatto che il conflitto di interessi ha raggiunto apici intollerabili, e nonostante comunque i media di tanto in tanto divulghino alcune notizie, le persone non si impegnano in una profonda riflessione, evitano quello che invece il Destino vuole che affrontino. Anche nel periodo Covid è mancata la profonda riflessione collettiva, soprattutto da noi in Occidente, perché in Oriente (in Cina) la riflessione c’è stata e ha portato a importanti cambiamenti, con la regolamentazione del consumo di carne degli animali selvatici. Questa riforma era assolutamente impensabile prima del Covid. Da noi in Occidente (USA ed Europa dell’Ovest) si sarebbe dovuta creare una regolamentazione dei laboratori di ricerca e il divieto di manipolazione del genoma e dei virus. E l’Occidente affonda…

 

Marco D.

 

 

Un’assai amara considerazione, anche se ampiamente giustificata. Riguardo alla manipolazione genetica, oltre a tutte le diavolerie combinate nei laboratori con i vaccini, e persino con il meteo, possiamo considerare questo periodo molto simile a quello dell’ultima Atlantide, in cui i maghi neri, con le sperimentazioni folli che facevano, finirono per arrivare alla totale distruzione della loro fiorente civiltà. Cosa che sta capitando anche alla nostra, sotto i nostri occhi! Noi possiamo solo lavorare interiormente su noi stessi e prepararci, almeno con una certa consapevolezza, a quanto accadrà. E oltre a fare gli esercizi, dobbiamo anche pregare. Il Mondo spirituale risponderà alle nostre preghiere e al nostro volitivo e determinato impegno interiore. Dobbiamo essere sicuri di questo. Quanto alla Cina, possiamo rallegrarci della nuova regolamentazione, che però è ancora ben lontana da un sano nutrimento umano. D’altronde, proprio noi non possiamo giudicare, dato che la nostra dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, cereali, legumi e semi, considerata auspicabile per la salute da tanti Paesi stranieri, in Italia è seguita poco e male. La preferenza va invece in generale, tranne poche eccezioni, ai cibi di origine animale, senza i quali molti credono che il pasto non sia abbastanza sano e sostanzioso. È vero il contrario, ma evidentemente sarà ancora necessario un periodo di vero sviluppo interiore per capirlo.