L'ignota vita stellare

Esoterismo

L'ignota vita stellare

Sentiero degli Dei

 

Quello che l’anima vive lungo il

 

sentiero degli Dei dovrà essere

 

ripercorso con l’ascesi dei Nuovi

 

Tempi.

 


Come in Cielo…

 

Il terzo occhio di Horus

Il terzo occhio di Horus

 

Riguardo a quanto già enucleato nell’articolo dello scorso ottobre, “La scala di Giacobbe”, scrive Massimo Scaligero: «Soltanto mediante lo svincolamento delle Forze superiori dell’anima dall’organo cerebrale l’uomo può realizzare il rapporto con le correnti spirituali dello Zodiaco, e cosí operare alla guarigione del male. Tale svincolamento integra le Forze essenziali dell’anima con la loro sorgente superumana nel cuore: esse possono allora operare secondo la sintesi degli influssi dello Zodiaco, che è il potere del Logos solare nel cuore. …La struttura cerebrale umana è opera di Forze trascendenti, che hanno come supporto lo Zodiaco: ma il pensiero ordinario, come proiezione riflessa del reale pensiero, è impotente a penetrare la presenza di tali Forze: esso normalmente esprime la propria carenza della sintesi zodiacale, epperò di quella planetaria. Sulla Terra, la verità è la realizzazione della cooperazione completa di queste Forze: la menzogna è la discordanza tra esse provocata dall’uomo, in quanto essere libero, ma chiuso entro i limiti di una soggettività incompiuta. Allorché l’uomo sperimenta l’idea creatrice, in sostanza realizza la sintesi solare delle dodici correnti zodiacali e perciò di quelle planetarie: egli sa che la pace umana è l’armonizzazione dei diversi flussi di tali correnti. …Ciò che è perfetto, viene dalla cooperazione armonica dei dodici influssi dello Zodiaco, che è dire, dall’azione delle Gerarchie, con il potere solare del Logos. L’esigenza di tale cooperazione si presenta nella vicenda umana sotto forma di karma, che pone di continuo all’Io libero la questione della sintesi delle Forze (tratto da: Reincarnazione e Karma).

 

 

…Cosí in Terra

 

L’immersione nelle linee del destino attraverso le tecniche avanzate della concentrazione e meditazione, attualizza, nel ricercatore spirituale, la percezione di profondità della dicotomia dei processi vitali connessi con i processi di brama. Ciò è all’origine, nell’uomo comune, della formazione subconscia della paura mentre l’attento ricercatore scientifico-spirituale riscopre il sentiero di una non ancora esplorata Vita Stellare che esige la sua Gnosi.

 

Secondo Massimo Scaligero aprirsi alle linee di forza del destino è la via alla loro vera manifestazione, che è l’incontro della libertà con la necessità, da cui sorge il miracolo. Accettare quello che accade, comunque accada, come un segno da penetrare per conoscere come la vita chieda di essere ulteriormente sentita nel suo segreto tessuto d’amore: è immergersi nel potere creatore del destino. Aprirsi alla virtú creatrice del destino.

 

Il pensare libero dai sensi, dunque scevro dall’elemento di brama, produce sempre in forma immanente la shakti micaelita intesa come supporto eterico incondizionato all’ascesi dei nuovi tempi. Quindi da un lato sperimentiamo l’esistenza di forme pensiero che donano il Nous della Vita Stellare, dall’altra, la potenza insita negli stessi supporti immanenti consente la percezione di una Sostanza Stellare connessa alla Vita Stellare.

 

Gustave Doré: Empireo

Gustave Doré: Empireo

 

La sostanza stellare di cui parliamo se non armonicamente inserita nella sua veste corporea poiché preda dei processi egoici, andrà inesorabilmente ad estinguersi in pensieri coscienti, oppure ad essere portata a sedimentarsi nel profondo, ritornando sostanza del volere corporeo. Esistono piú strade per impedire questi accadimenti, ne presentiamo due:

 

1. l’agire senza agire, il compiere atti di volontà predeterminati e liberi di interesse personale che agiscono su base volontaria e che in realtà non si oppongono alle forze ostacolatrici. Nei testi tantrici vale l’espressione fruire ma non bramare.

2. l’utilizzo di particolari vocalizzazioni o mantram, ovvero vibrazioni nasalizzate che attivano o riattivano i supporti immanenti generati dalla concentrazione in punti specifici del corpo umano (si suggeriscono vocalizzazioni in due tempi effettuate al ritmo del respiro nasale come esplicitato in Aspetti di interesse nella via cardiaca di Massimo Scaligero”).

 

Entrambe queste tecniche sono in grado di rettificare le forze soggette ad evidente alterazione quando decadono nel sentire egoico. Scrive ancora Massimo Scaligero: «Sale una forza profonda dalla Terra: che, ove possa essere percepita direttamente dall’Io, diviene il continuarsi del suo essere nella Terra. Come se l’Io folgorasse la mineralità e ne liberasse la luce inversa: quella che sempre tende a sorgere dalla Terra per essere riassunta dall’Io come sua forza radicale. Ma, ogni volta intercettata dal sentire, diviene paura. È la paura che, organicamente dominando l’anima, diviene pensiero, cultura, indagine scientifica. Nell’indagine scientifica, avulsa dalle forze conoscitive a cui pure fa appello, la paura si matematizza, divenendo inconsapevole deificazione o idolatria del­l’astratto dato sensibile». Questa è la frase riecheggiata di recente sui media «È vero perché ce lo dice la scienza».

 

La percezione dell’apparire terrestre si estende pertanto ad una parvenza stellare, mediata da una progressione di supporti fisici ed eterici. Nel simbolismo della Croce (già da noi evidenziato in “La saggezza dei Rosacroce”) l’incontro della Forza assiale del Logos con la profonda vita dell’anima rappresenta il Potere della Croce, attuabile quando l’anima supera la natura animale, che le impedisce di realizzare la propria originaria natura. Tale originaria natura è anch’essa una struttura stellare, confluenza di Forze del Cosmo, che l’anima reca in sé come sintesi, per virtú della Forza unificatrice dell’Io e del Logos.

 

 

Kether