Dal Carbonio-12 (666) al Carbonio-7 (616) - Il futuro è già qui

Esoterismo

Dal Carbonio-12 (666) al Carbonio-7 (616) - Il futuro è già qui

Carbone e carbonio trasparente

 

«L’uomo va incontro a questo ideale, a costruire il suo corpo in carbonio, il comune carbone, questo è la Pietra Filosofale. Quando il corpo dell’uomo sarà diventato stellare non sarà carbone nero, bensí carbonio trasparente limpido come l’acqua. Questi non sono soltanto processi chimici, ma sono alti ideali».

 

Rudolf Steiner

 

 

Generalità

 

Ciclo carbonio

Il ciclo del carbonio

 

Il Carbonio indicato con il simbolo C nella tavola periodica degli elementi, è un componente fondamentale della materia vivente, presente sia in forma inorganica sia, soprattutto, in forma organica. Il suo ciclo, detto ciclo del carbonio si compie in natura attraverso gli organismi terrestri ed acquatici ovvero attraverso l’interscambio dinamico tra elementi della geosfera (all’interno della quale si considerano i sedimenti ed i combustibili fossili), dell’idrosfera (mari ed oceani), della biosfera e del­l’atmosfera.

 

clorofilla

 

Nei vegetali la percentuale di Carbonio oscilla fra l’11 e il 54%; nei mammiferi è in media il 22% del peso corporeo. Tutto il Carbonio degli organismi viventi proviene direttamente o indirettamente da quello dell’anidride carbonica atmosferica (CO2), utilizzata dai vegetali (piante ed alberi) mediante la fotosintesi clorofilliana, ovvero per intervento dell’energia solare che libera una serie di composti organici che sono poi impiegati dalle piante stesse e dagli animali per il loro metabolismo. La struttura molecolare del carbonio ha la capacità di formare legami stabili con altri elementi, potendo cosí creare molecole molto grandi e complesse che compongono gli organismi. Allo stesso tempo, è l’unico elemento in grado di rendere compatibili un’ampia varietà di composti chimici incompatibili tra loro singolarmente, fornendo agli organismi complessi tutti i processi chimici necessari per vivere, facilitando loro la conversione degli zuccheri in energia, assorbendo ed elaborando i nutrienti e mantenendo in funzione tutti i sistemi vitali. Il corpo umano si compone dunque di ossigeno(O), con il 65%, carbonio(C) con circa il 20%, e il resto idrogeno(H) e azoto (N). Una distribuzione simile si riscontra in quasi tutti gli animali, mentre nel regno vegetale il carbonio è l’elemento preponderante con circa il 50%, seguito dall’ossigeno con il 42%, mentre il resto è costituito da idrogeno, azoto ed altri elementi.

 

Ibridazione

 

Dal punto di vista chimico Il carbonio allo stato naturale ha sei protoni, sei neutroni e sei elettroni (666), due dei quali sono molto legati e occupano l’orbitale 1s, mentre gli altri quattro, quelli cosiddetti di valenza, occupano l’orbitale 2s (quelli di valenza possono anche distribuirsi in orbite 2S e 2p). Questi due orbitali hanno energie molto simili e gli elettroni che li occupano possono muoversi tra di essi molto facilmente, generando cosí il fenomeno della ibridazione, fenomeno nel quale gli orbitali atomici 2s e 2p si fondono e le funzioni d’onda degli elettroni che li occupano si sovrappongono; in particolare, quando un elettrone dell’orbitale 2s si ibridizza con n elettroni dell’orbitale 2p si parla di ibridazione (sp n). La possibilità di ibridarsi in modo diverso porta il carbonio a formare le diverse strutture a 0,1,2 e 3 dimensioni (D) come nella figura successiva.

 

 

Isotopi del Carbonio

 

Un isotopo è un atomo avente numero di massa diverso rispetto ad un altro dello stesso elemento; due isotopi hanno quindi lo stesso numero di protoni (cioè lo stesso numero atomico) ma diverso numero di neutroni. A tale riguardo il Carbonio può presentarsi in natura con 15 differenti isotopi noti (piú uno aggiuntivo che studieremo in questo articolo) che vanno dal Carbonio-8 al Carbonio-22 e sono quelli attualmente isolati. Il Carbonio-8 ad esempio, in notazione compatta 8C, è un isotopo radioattivo instabile del carbonio avente 6 protoni, 2 neutroni e 6 elettroni (626), decade a Berillio ed ha una brevissima emivita che non ne permette nessun utilizzo pratico. Il piú noto Carbonio-12 o 12C è un isotopo stabile e naturale del carbonio. È quello piú abbondante in natura (98,89%) e non è radioattivo. Ha 6 protoni,6 neutroni e 6 elettroni (666). Questo isotopo ha una particolare importanza, in quanto l’unità di massa usata come riferimento per calcolare il peso atomico (o massa atomica relativa) è proprio 1/12.

 

Il Carbonio-14 o 14C è un isotopo radioattivo naturale del carbonio avente 6 protoni, 8 neutroni e 6 elettroni. Ha una emivita molto lunga di circa 5.700 anni e decade per emissione di elettroni ad azoto. Il Carbonio-14 (686) è prodotto naturalmente negli strati alti della troposfera e nella stratosfera ed è presente nei composti organici secondo un preciso rapporto  detto abbondanza isotopica. Viene utilizzato nella radio datazione di reperti archeologici e documenti antichi, scheletri di animali, ominidi o piante fossili.

 

Isotopi del Carbonio

 

Isotopi naturali del carbonio sono dunque il 12C, il 13C e il 14C, i primi due stabili, il terzo radioattivo, che si forma nell’atmosfera in conseguenza ad alcune reazioni nucleari fra l’azoto atmosferico e componenti dei raggi cosmici. I raggi cosmici nello spazio sono particelle elettricamente cariche costituite principalmente da protoni (circa il 90%), nuclei di elio (circa 9%) e il rimanente 1% da tutti gli altri nuclei atomici della tavola periodica nonché elettroni con le rispettive anti-particelle collegate quantisticamente in entaglement. Le sorgenti dei raggi cosmici possono essere sia galattiche sia extra-galattiche. Ricordiamo che in natura il carbonio si presenta nelle due forme allotropiche di diamante e grafite, e rappresenta il costituente essenziale di vari tipi di carbone.

 

 

Carbonio e Scienza dello Spirito

 

L’essere umano oltre alla respirazione dell’ossigeno contenuto nell’aria è potenzialmente predisposto alla metabolizzazione dell’anidride carbonica trattenuta durante la respirazione. Rudolf Steiner ci insegna che sotto opportune condizioni legate al pensare libero dai sensi e da lui stesso rapportate al concetto di Pietra Filosofale (espresso nel precedente articolo La Saggezza dei Rosacroce), è possibile trattenere anidride carbonica ed emettere ossigeno, ovvero effettuare la respirazione dei vegetali o respirazione inversa, anche nota come respirazione non egoica in grado di attivare l’elisir di lunga vita.

 

Metatron

 

Dice Steiner «La Pietra Filosofale è nel contempo l’elemento piú prezioso che l’uomo può conquistarsi, che l’uomo può fare del suo organismo, per giungere all’evoluzione superiore. L’uomo va incontro a questo ideale, a costruire il suo corpo in carbonio: il comune carbone, questo è la Pietra Filosofale. Quando il corpo dell’uomo sarà diventato stellare non sarà carbone nero, bensí carbonio trasparente limpido come l’acqua. Questi non sono soltanto processi chimici, ma sono alti ideali. Il rosacroce percorre questa via grado per grado e piú tardi si innalzerà a ciò l’intera umanità» (R. Steiner, conferenza del 16 febbraio 1907, O.O. N° 97).

 

Scaligero afferma che l’opera di mutamento della natura umana mediante il respiro è ciò che dagli alchimisti viene designato come Pietra Filosofale. L’anidride carbonica, che normalmente uccide la vita, e che perciò normalmente viene espulsa nel respiro, è ciò mediante cui l’Iniziato edifica la vita corporea dello Spirito: la possibilità di trattenere l’anidride carbonica nel corpo senza uccidere il corpo, va di pari passo con la cessazione di quell’attività distruttiva di cui necessita la coscienza egoica per sentire corporeamente se stessa; in altre parole operando il distacco da tutte le forme di brame ed egoismo, l’uomo muta il suo respiro invertendolo, trattenendo CO2 e rilasciando ossigeno (O).

 

In un precedente articolo titolato L’ignota vita stellare si è discusso sulle osservazioni scientifico-spirituali di Scaligero circa l’attivazione di una Sostanza Stellare. Possiamo affermare che in virtú delle proprietà relative alla Pietra Filosofale e al rapporto esistente tra Carbonio-12 e Carbonio-14 (12C/14C ) rilevati in un organismo umano (ricordiamo che entrambi gli isotopi son generati sia dal­l’attività solare sia da interazioni dei raggi cosmici con l’azoto presente negli alti strati dell’atmosfera) questi due isotopi presenti nel corpo umano possono essere ricondotti alla stessa Sostanza Stellare affrontata nel precedente articolo, vedremo come.

 

Quanto affermato lascia intravedere nuovi campi scientifico-spirituali di indagine di estremo interesse per l’evoluzione dell’Uomo dei Nuovi Tempi. Vi è da osservare che tutto ciò che artificialmente ed in modalità antropica viene immesso nei bassi ed alti strati dell’atmosfera non potrà arrestare questa evoluzione in atto.

 

Tornando agli isotopi, in buona sostanza ciò che in futuro dovrà essere simulato e poi sperimentato dal punto di vista fisico e poi eterico sarà la capacità di misurare il rapporto quantitativo e qualitativo (come effetti prodotti sull’organismo umano) tra i due isotopi dei quali uno stabile di Carbonio-12 (666) ed uno instabile di Carbonio-14 (686) in particolare durante l’attivazione nel centro frontale della kundalini-shakti mentre è in atto la metabolizzazione dell’anidride carbonica nei processi di respirazione non egoica. Questi differenti rapporti prima e dopo gli esercizi di concentrazione e meditazione, resteranno misurabili sino a quando entrambi gli isotopi naturali trasmuteranno in un nuovo isotopo a bassa intensità radioattiva che ha perduto 5 neutroni in rapporto a 12C e 7 neutroni in rapporto a 14C, divenendo nel corpo umano 7C o Carbonio-7, ovvero un nuovo ed inesplorato isotopo di carbonio avente 6 protoni, 1 neutrone e 6 elettroni (7C 616).

 

Mente illuminata

 

Sarà questa la vera Sostanza Stellare di cui parla Massimo Scaligero connessa con l’astrale superiore oltre il fisico e l’eterico? In un futuro non tanto lontano sarà pertanto possibile non solo misurare ma anche stabilizzare ed utilizzare questo tipo di isotopo a fini curativi anche attraverso particolari acceleratori di particelle di piccole dimensioni sull’esempio del Matrixx utilizzato attualmente in via sperimentale e con risultati entusiastici per le cure veloci del cancro al cervello (acceleratori-per-la-salute).

 

Concludiamo l’articolo con quanto affermato da Scaligero in Yoga, Meditazione, Magia: «L’Iniziato deve superare il limite costituito da tale involucro, perché il suo respiro cessi di essere espressione dell’egoismo, che brama sempre piú sottile vitalità, per potersi estrinsecare come forza spirituale sulla Terra. In tal senso per l’avvenire si profilano due correnti di cultura: una dell’egoismo intensificato che tende a esprimersi come forza spirituale e politica sulla Terra, l’altra dell’egoismo vinto nel nome dell’Io, che sarà difficilmente compresa e tenacemente avversata da coloro che limitano al terrestre la missione dell’uomo, esigendo, entro le forme dell’umano care alla brama, lo Spirito, il rito, la socialità, la religiosità, le relazioni cosmiche.

 

Carbonio

 

Per la prima corrente sarà fondamentale il problema dell’ossigeno dell’aria e dei sistemi psicosomatici atti a trarre la massima vitalità interiore dall’aria: gli uomini di una simile corrente saranno solerti produttori di ciò che uccide la vita. Per l’altra corrente il compito sarà trasfor­mare mediante reintegrate potenze dello Spirito il nero carbonio – simbolo della morte della Terra, e dell’“opera al nero” – in un supporto di vita. Gli uomini di una simile corrente, per virtú di meditazione, emetteranno nel respiro l’ossigeno, quale segno di una vita nuovamente dominata dallo Spirito e perciò non necessitante di subiettivi processi corporei, per fare del corpo un veicolo del Principio della Vita.

 

Le nuove scoperte scientifiche nel settore delle alte energie e degli acceleratori di particelle ai fini medicali con utilizzo di isotopi di carbonio dimostreranno anche ai piú scettici la valenza dei metodi della Scienza dello Spirito di Rudolf Steiner e di Massimo Scaligero.

 

 

Kether