Il “vino biodinamico”

Grifo

IL “VINO BIODINAMICO”

Vino biodinamico

 

Da qualche tempo si è diffuso l’uso di coltivare biodinamicamente il vino. “Vino biodinamico” mi sembra un ossimoro, una contraddizione in termini.

 

Ecco cosa scriveva in Manuale pratico della Meditazione Massimo Scaligero: «Ma il reale oppositore fisico dello Spirito nell’organismo è l’alcol. Secondo Rudolf Steiner “Il rapporto dell’uomo con l’alcol subisce una trasformazione, quando egli si compenetra anche etericamente di conoscenza sovrasensibile. Infatti, è ancora qualcosa di assolutamente speciale nei regni della Natura: esso si palesa nell’organismo umano non soltanto come suscitatore di un peso, ma soprattutto direttamente come una forza antagonista dell’impulso interiore dell’Io. Se osserviamo tale pianta in genere, vediamo come nella sua organizzazione normalmente essa svolga una forza fino ad un determinato punto: un’eccezione è la vite che lo porta oltre tale punto. Ciò che le altre piante riserbano unicamente e soltanto per il nuovo germe, tutta la forza vegetativa che altrimenti viene riservata soltanto per il nuovo germe e che non si riversa nel resto della pianta, questa forza, nel grappolo d’uva, si riversa in un determinato modo anche nella polpa del frutto, di guisa che, per mezzo della cosiddetta fermentazione, per mezzo della trasformazione di ciò che si forma nell’uva, ed in essa è portato a massima tensione, viene creato qualcosa che effettivamente ha una forza, paragonabile soltanto a quella che l’Io dell’uomo ha sul sangue. Ciò, dunque, che si sviluppa come alcol dal succo dell’uva, è qualcosa che viene creato in un’altra sfera della Natura, essendo simile a quello che l’uomo deve creare quando dal suo Io esercita un’azione sul sangue”.

 

“Ci è noto – prosegue Rudolf Steiner – l’interiore rapporto dell’Io con il sangue. Può essere caratterizzato già dal fatto, che quando dall’Io viene sentita vergogna, il rossore di essa sale al volto dell’uomo; quando nell’lo viene sentito timore e spavento, l’uomo impallidisce. Questa azione dell’Io sul sangue, comunque presente in esso, è occultamente del tutto analoga a quella che sí verifica quando il processo della pianta viene portato a svolgersi a ritroso, di guisa che ciò che vi è, per esempio, nella polpa dell’uva, o che in genere proviene dalla vegetalità, viene trasformato in alcol. L’Io, come si è detto, deve creare normalmente nel sangue un processo – parlando occultamente, non chimicamente – del tutto analogo a quello che si provoca quando, per cosí dire, l’Io rifà a ritroso il processo di organizzazione della polpa dell’uva, traendone un prodotto chimico, l’alcol. Ne risulta che, per mezzo dell’alcol, si introduce nell’organismo qualcosa che agisce su questo come agisce l’Io sul sangue. Si accoglie cioè con l’alcol un Io antagonistico, in diretta opposizione all’azione dell’Io Spirituale. In realtà si scatena una guerra interna, o, in ultima analisi, si condanna all’im­potenza tutto ciò che emana dall’Io, quando gli si oppone come antagonista l’alcol. Questo è lo stato di fatto occulto. Colui che non beve alcol, si assicura la piena possibilità di agire col suo Io sul sangue; colui che beve alcol, fa proprio come chi volesse abbattere un muro e, mentre spinge da una parte, colloca al contempo qualcun altro a spingere contro dall’altra. In questo preciso modo, con l’uso dell’alcol, viene eliminata l’attività dell’Io sul sangue. Perciò colui che fa della Scienza spirituale l’alimento della propria vita, sente l’azione dell’alcol sul sangue come una lotta diretta contro il suo Io, e sa che una vera evoluzione spirituale incontra un grave impedimento, se le si procura questa opposizione” (dal ciclo di conferenze Lo sviluppo occulto dell’uomo nelle sue quattro parti costitutive – O.O. N° 145)».

 

mescita di vino biodinamico

 

Chiunque potrà provare su di sé gli effetti dell’alcol, e se è sincero con se stesso deve ammettere un abbassamento della coscienza, anche a dosi basse. Personalmente, poi, ho notato che gli alcolisti – come i tossicodipendenti che sono sofferenti da crisi di dipendenza – perdono progressivamente la capacità di interessarsi al prossimo, rimanendo sempre piú confinati in una visione asfissiante ed egoistica della realtà. Le stesse caratteristiche le ho personalmente notate anche in chi soffre di schizofrenia.

 

Ulteriormente, riguardo allo stesso tema, lo Steiner cosí si esprime: «L’alcol è assolutamente da evitare. La dieta vegetariana non è indispensabile, ma favorevole» (da Indicazioni per una disciplina esoterica).

 

«Naturalmente, quando si vuole elaborare il corpo astrale, le operazioni piú importanti saranno la meditazione e la concentrazione. Particolarmente importante è evitare l’alcol in qualsiasi forma: perfino i dolci farciti di alcol hanno un effetto dannoso. Alcol ed esercizi spirituali portano su un terreno pericoloso» (da una conferenza del 1904).

 

Ancora: «A Rudolf Steiner fu chiesto un giorno quale influsso potesse esercitare l’alcol su un discepolo seguace della specifica via occulta. Egli rispose: “A questa domanda non c’è risposta: infatti, se è discepolo occulto, non può bere alcol”» (da: L. Kleeberg. Wege und Vorte).

 

«Un socio chiese una volta a Rudolf Steiner quali conseguenze interiori dovesse aspettarsi un membro della “Classe esoterica” che bevesse alcol. La risposta fu: “Allora non è un membro della Classe”» (da: Simonis, “Bollettino tedesco” n. 67).

 

Non bisogna meravigliarsi se, nella passata legislatura, viene negato – all’agricoltura biodinamica – lo status di disciplina di coltivazione autonoma, anzi di disciplina tout-court.

 

È vero che poi la forza politica responsabile di tale esclusione si è ridotta ai minimi termini, rimanendo esclusa – per pochissimo – dalla soglia di sbarramento del 3% prevista dalla legge Rosato per eleggere deputati nei collegi plurinominali. Ma è un fatto. Il mondo spirituale non lo si può ingannare. Il vino è qualcosa che non potrà certo definirsi “biodinamico”. Capisco che è doloroso rinunciare a una fonte di reddito. Ma un minimo di coerenza si esige.

 

 

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