Elementi fondamentali dell'esoterismo

Antroposofia

Elementi fondamentali dell'esoterismo

Se vogliamo esaminare piú da vicino come si crea il karma, dobbiamo risalire un po’ indietro nell’evoluzione dell’umanità. Quando risaliamo di qualche millennio, nella stessa Europa troviamo la terra coperta dai ghiacco. I ghiacciai delle Alpi scendevano lontano, fino alle pianure della Germania del Nord. Le regioni nelle quali viviamo attualmente erano allora fredde e rudi. Ci viveva una specie umana che si serviva ancora di attrezzi estremamente semplici e primitivi. Risaliamo di circa un milione d’anni e troveremo sullo stesso suolo un clima tropicale, come oggi se ne trova solo nelle regioni piú calde dell’Africa, con in certe parti delle immense foreste vergini dove vivevano pappagalli, scimmie – soprattutto i gibboni – e degli elefanti. Ma percorrendo quelle foreste, non troveremmo alcuna traccia né dell’uomo attuale né di quello dei periodi ulteriori di qualche millennio. Uomo di NeanderthalIn certi strati terrestri nati fra queste due ère, la scienza può evidenziare un uomo dalla fronte molto sfuggente il cui cervello anteriore non era ancora sviluppato come oggi. Era sviluppata solo la parte posteriore del cervello. Risaliamo dunque ai tempi in cui gli uomini non conoscevano ancora il fuoco e si fabbricavano delle armi limando le pietre. Al naturalista piace paragonare questo stadio dell’uomo con lo stato di evoluzione degli uomini primitivi o del bambino maldestro. Nel Neanderthal e in Croazia si sono trovate delle vestigia di questi uomini. Hanno un cranio scimmiesco e le scoperte in Croazia fanno risultare che erano stati arrostiti prima di morire, segno dunque che all’epoca vi abitavano dei cannibali.

Il pensatore materialista si dice allora: seguiamo dunque l’uomo risalendo ai tempi in cui non era ancora sviluppato ed era maldestro. Presumiamo che l’uomo è evoluto da questo stadio d’esistenza infantile verso l’attuale livello cultu­rale dell’umanità, e che quest’uomo primitivo è lui stesso evoluto partendo dalle scimmie antropoidi. Il naturalista presume dunque che il piú perfetto si sia sempre sviluppato partendo dal meno perfetto. Ora non è sempre stato cosí. Risaliamo, per esempio, nel passato di un individuo fino alla sua infanzia e non troveremo allora niente della sua teoria, perché il bambino discende dal padre e dalla madre.Uomo primitivo Questo significa che arriviamo ad uno stato primitivo che discende, lui, da uno stato superiore. Questo è importante, perché con questo vediamo che, dalla nascita, il bambino è predisposto ad un ulteriore grado di perfezione, mentre l’animale resta indietro, al livello inferiore.

Quando il naturalista è risalito fino allo stadio in cui l’uomo non aveva ancora il cervello anteriore e non aveva ancora la comprensione, avrebbe dovuto dirsi: devo presupporre che l’origine del­l’uomo sia da cercare altrove.

Come il bambino discende da una coppia di genitori, quegli uomini primitivi discendono da altri uomini che avevano raggiunto un certo grado di perfezione. Chiameremo questi uomini gli Atlantidi. Hanno vissuto sul suolo che è adesso coperto dai flutti dell’oceano Atlantico. Gli Atlantidi avevano ancora meno cervello anteriore e una fronte ancora piú sfuggente. Avevano però qualcosa in piú degli uomini seguenti. Avevano un corpo eterico molto piú forte, piú vigoroso. Il corpo eterico degli Atlantidi non aveva ancora sviluppato certi legami con il cervello; questi si sono formati solo piú tardi. Infatti, al di sopra della la testa si era sviluppata una immensa testa eterica; la testa fisica era relativamente piccola e inserita in questa imponente testa eterica. Le funzioni che gli uomini svolgono attualmente con l’aiuto del cervello anteriore, gli Atlantidi le svolgevano con l’aiuto di organi del corpo eterico. Con questi, potevano entrare in contatto con alcune entità, il cui accesso è oggi per noi sbarrato per il fatto che l’uomo ha sviluppato il cervello anteriore. Negli Atlantidi si poteva vedere una specie di forma colorata fiammeggiante che proveniva da un’apertura della testa fisica fino alla testa eterica: essa era accessibile a una quantità di influenze psichiche. Una simile testa, che pensa in quanto testa eterica, ha un potere sull’eterico, mentre una testa che pensa nel cervello fisico ha potere solo sul fisico, sulla combinazione di cose puramente meccaniche. Essa può fabbricare strumenti fisici. Mentre un uomo che pensa ancora nell’eterico può far sí che un seme germogli, cosí che possa realmente crescere.

La civiltà di Atlantide era ancora in rapporto con la crescita del naturale, del vegetale, su cui l’uomo attuale ha perso ogni potere. Per i suoi veicoli, per esempio, l’uomo di Atlantide non utilizzava la forza motrice del vapore, ma la forza germinatrice delle piante, grazie alla quale faceva muovere i suoi veicoli. È stato soltanto a partire dall’ultimo terzo dell’epoca atlantidea, dal tempo dei Proto-Semiti fino al momento in cui Atlantide fu coperta dai flutti dell’oceano Atlantico, che il davanti della testa ha sviluppato il cervello anteriore. Per questo fatto, l’uomo ha perduto il potere di influenzare la crescita delle piante e ha ricevuto la facoltà del cervello fisico: la comprensione. In molti campi è stato necessario che riprendesse le cose dall’inizio. Ha dovuto cominciare ad imparare a eseguire dei lavori meccanici. Era tornato come un bambino goffo e maldestro, mentre prima possedeva già una grande abilità sviluppando il vegetale. L’uomo deve passare per l’intel­ligenza, e in seguito riconquistare quello che sapeva fare una volta. Delle potenze spirituali superiori avevano, all’epoca, un’influenza sulla volontà non libera: attraverso la testa eterica lasciata aperta, agivano sull’intelligenza.

Risalendo ancora piú lontano, arriviamo all’èra della Lemuria. Ci troviamo allo stadio d’evolu­zione dell’umanità in cui ha avuto luogo – e non prima – la fusione dei princípi materno e paterno. Questa testa eterica ha evidentemente le sue ramificazioni nel corpo astrale, in tutto l’irraggiare che circonda l’uomo. …Se si fosse riusciti a staccare la testa con il corpo astrale di un tale uomo, si sarebbe fatto qualcosa di particolare. L’uomo avrebbe perso la possibilità di restare in piedi e si sarebbe come ripiegato su se stesso. Ma è stato proprio il processo inverso che è stato fatto con l’uomo di allora, ed è cosí che egli si è progressivamente raddrizzato.

All’epoca della Lemuria, l’uomo era ad uno stadio in cui non possedeva ancora quello che abbiamo supposto si sarebbe potuto ottenere da lui. Durante un periodo anteriore, non aveva ancora la testa eterica con il corpo astrale. A quell’epoca, questi non esistevano ancora. Allora, l’uomo che viaggiava sulla terra era un essere veramente piegato in due. I due organi di lavoro, le mani, erano piegate indietro e servivano ugualmente come organi di movimento, cosí che l’uomo camminava a quattro gambe. Immaginiamoci due esseri umani d’oggi, uomo e donna allacciati, facendo tuttavia astrazione della metà superiore del corpo, in modo che resti solo la parte inferiore: l’essere umano era effettivamente maschile/femminile. All’epoca, l’uomo aveva anche un corpo eterico e un corpo astrale, ma non ancora quelli che ebbe piú tardi. Si trattava di un altro corpo astrale, vale a dire di un corpo astrale che era arrivato alla sua suprema perfezione sull’antica Luna. Insieme con il corpo eterico, quel corpo astrale vi aveva avuto la facoltà di sviluppare un corpo fisico che aveva una forma simile ad un gamberetto. L’uomo poteva stare in piedi sulle sue gambe e fare dei salti.

Quel corpo astrale con il corpo eterico erano allora di tutt’altro genere. Aveva una forma che non era del tutto ovoidale, ma piuttosto come una campana. Essi formavano una volta sopra quest’uomo che camminava a quattro gambe. Il corpo eterico assicurava tutte le funzioni vitali di quest’uomo lemuriano. Aveva allora nel suo corpo astrale una vaga coscienza crepuscolare, come quando oggi noi sogniamo. Ma la sua coscienza non era come le reminiscenze dei nostri attuali sogni; sognava delle realtà. Quando un altro essere umano, antipatico, si avvicinava, sorgeva in lui una sensazione di luce che gli segnalava l’elemento antipatico.

Già sulla Luna l’uomo aveva in parte la facoltà di utilizzare i due membri anteriori come organi di prensione, per cui venne il momento in cui si raddrizzò. All’era della Lemuria, con gli uomini vivevano degli animali rettili di forme grottesche, che non hanno lasciato tracce. Gli ittiosauri ecc. sono i discendenti di quegli animali.Uomo drago La Terra era allora abitata effettivamente da rettili; allora, anche gli stessi corpi umani avevano un carattere rettiliano. Quando l’essere umano rettiliano di quell’epoca si raddrizzava, diventava visibile una forma di testa, completamente aperta davanti, dalla quale usciva una nube di fuoco. È quello che ha ispirato le leggende dei draghi. L’uomo stesso, all’epoca, aveva proprio questa forma di rettile grottesco. Anche il Guardiano della Soglia, la natura inferiore del­l’uomo, appare generalmente sotto tale forma. È la natura inferiore con la forma aperta della testa. Ora, all’epoca, sulla terra si fece un matrimonio fra queste forme e l’altro essere descritto precedentemente. Il corpo astrale con la forma della testa si legò al corpo di drago con le fauci che sputavano fuoco. Fu la fecondazione della Terra materna da parte dello Spirito paterno.

Era cosí che avveniva la fecondazione da parte delle forze del manas. Il corpo astrale inferiore si fuse con quello astrale superiore. Una gran parte di quel corpo astrale dell’epoca cadde. Una parte formò le parti inferiori del corpo astrale umano e l’altro corpo astrale, nuovo arrivato, legato alla testa, si collegò con la parte superiore dell’uomo. Quello che allora fu rigettato, ciò che uscí dal corpo astrale legato alla forma di drago, non ha potuto avere un ulteriore sviluppo sulla terra. Era una specie di conglomerato che costituí la sfera astrale della Luna, quella che oggi è chiamata l’ottava sfera. La luna ospita effettivamente delle entità astrali nate per il fatto che l’uomo ha espulso qualche cosa.

Quest’unione dello Spirito paterno con la materia materna fu descritta in Egitto come l’unione di Osiride e Iside. Ne nacque Horus. La fusione che risultò dalla forma di drago con la testa eterica, con il corpo astrale dell’uomo che vi si aggiunse, e della forma della testa, portò alla concezione della Sfinge. La Sfinge è la riproduzione di questa idea nell’arte plastica.

C’erano sette specie o classi di tali forme, tutte un po’ differenti le une dalle altre, che partivano dalle piú belle forme umane, di fattura quasi nobile ed elevata, fino alle forme piú grottesche. Queste sette forme umane dovevano tutte essere fecondate. Bisogna rappresentarsi sotto questa forma immaginativa la discesa dei “figli del manas”. È soltanto allora che si può capire come il corpo astrale dell’uomo sia nato. È composto di due parti differenti.

Se si considera l’evoluzione umana, si troverà che una parte del corpo astrale si sforza costantemente di superare l’altra metà, la natura inferiore, e viceversa. Se l’uomo è composto oggi di corpo astrale, corpo eterico e corpo fisico, solo il corpo fisico è, a dire il vero, un prodotto che è finito cosí com’è. Gli altri due corpi sono in perpetuo conflitto. Nel corpo eterico ci sono ugualmente due parti che cercano di fondersi l’una nell’altra.

Quando l’uomo muore, consegna interamente il suo corpo fisico alla terra, ma il corpo eterico si separa dapprima in due parti. Una parte è quella che proviene dalla forma superiore, ed è quella che l’uomo porta con sé. Mentre tutto il resto del corpo eterico cade, perché l’uomo non può averne la padronanza; quello lo eredita dall’esterno. Egli può padroneggiarlo solo quando diventa allievo in occultismo. Per l’uomo ordinario, dunque, questa parte del corpo eterico è consegnata alle forze eteriche del cosmo.

La parte del corpo astrale che ha ricevuto sulla Luna, e che gli resta attaccata, lo obbliga a passare un certo tempo nel Kamaloca. Ci resta finché egli si sia liberato della parte del corpo astrale che concerne la sua vita individuale. Conserva allora con sé la parte del corpo astrale che ha già trovato la sua compensazione; con essa, egli attraversa il Devachan e percorre la via del ritorno alla vita fisica. Per questa ragione nello spazio astrale si vedono delle forme di campana spostarsi a un’enorme velocità. Sono le anime umane che vogliono reincarnarsi. Se da noi una tale “campana” umana solca lo spazio astrale e che un embrione in America del Sud ha una parentela karmica con lei, è necessario che essa sia subito direttamente sul posto. Cosí queste anime che ritornano solcano lo spazio astrale a tutta velocità. Queste forme di campane richiamano molto quelle forme che apparivano all’epoca della Lemuria, solo che ora esse hanno trovato la compensazione con il corpo astrale superiore.

Sappiamo che l’uomo si sviluppa lavorando sui tre altri corpi partendo dall’Io. L’Io non è altro che quello che, all’epoca, ha avuto un’azione fecondatrice: la parte superiore dell’aura con la testa eterica. Le parti sulle quali l’uomo ha lavorato sono il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale.

 

  • Corpo eterico superiore o corpo mentale
  • corpo astrale in quanto buddhi
  • corpo astrale
  • corpo eterico inferiore
  • corpo fisico.

 

Il corpo fisico è il prodotto di una trasformazione e sublimazione di quella specie di corpo di drago che troviamo all’era della Lemuria. Era maschile-femminile. Anche l’essere umano attuale è maschile-femminile. Nell’uomo, la base dei componenti superiori è femminile; nella donna, la base del corpo eterico superiore è di natura maschile. In effetti, l’essere umano è maschile-femminile anche per quanto concerne la sua natura fisica.

Il corpo eterico è composto di due parti: la parte della natura umana che, all’epoca, è venuta dalla Luna, e il polo opposto. All’inizio, queste due parti non erano ancora collegate l’una all’altra; in seguito esse si sono avvicinate e si sono unite. Una è il polo di quanto è animale, l’altra è il polo dello spirituale. Si chiama corpo eterico il polo di quanto è animale e corpo mentale il polo dello spirituale. Il corpo mentale è materialmente etere.

Fra i due c’è il corpo astrale, anche lui nato dall’unione di due elementi. A dire il vero, anch’esso è una forma doppiamente strutturata. Occorre distinguervi una natura inferiore e una superiore. All’origine la natura superiore è legata al corpo mentale. Quanto del corpo astrale risiede nel corpo mentale, quello dunque che è venuto dall’alto, è l’altro polo del corpo astrale inferiore. Una caratteristica del corpo astrale inferiore è di avere dei desideri. Al posto di questi, la parte superiore ha il suo compimento, l’amore, la virtú che dona. Si chiama buddhi questa parte del corpo astrale. Tale descrizione dell’uomo è cosí vista alla luce cosmica. Quando l’uomo lavora lui stesso sui suoi involucri, è un’altra cosa. Una delle descrizioni mostra come l’uomo sia costruito cosmicamente, l’altra come partecipi lui stesso con il suo lavoro.

È cosí che buddhi è l’astrale nobilitato, il mentale è l’eterico nobilitato e il fisico ha il suo polo opposto nell’atman.

 

Rudolf Steiner


Dalle annotazioni di uditori presenti alla conferenza di Rudolf Steiner

Berlino, 16 ottobre 1905 ‒ O.O. N° 93a. Traduzione di Angiola Lagarde.