Chimere

Poesia

Chimerenave

D’estate il tempo è lento, non ha fretta,

svuota la sua clessidra grano a grano,

prende il suo tempo per meravigliarci

con fioriture portentose e spazi

aperti all’infinito, al gran silenzio.

Protèsi dalla riva, perlustrando

la vastità marina con lo sguardo,

ogni ovattata lontananza è viola,

bianca è la vela che virando piega

al vento che l’incalza la sua ala,

rútila il mare di monete d’oro

che un sole troppo prodigo disperde

onda su onda in scie riverberanti.

Chi le raccoglierà, chi ne farà

bottino di tepori per l’inverno

e luce per le tenebre dell’anima?

Dove sono i corsari, i naviganti

cercatori di favole e miraggi?

Non torneranno. Li ha ingoiati il vortice

del tempo, come fragili falene

ingurgitate da un camaleonte.

Non torneranno. Il tempo non perdona,

non perde tempo, e ciò che deve compiere

lo compie cancellando dalla storia

chi vive in libertà, senza legami,

oltre misura, non ha sosta e spende

ogni minuto come fosse l’ultimo.

Uomini che respirano scirocco,

aria salina corrodente il sangue,

perduti dietro sogni troppo grandi,

schiuma dei mari debordanti i limiti

dei planisferi, chiusi ai portolani

ordinati su calcoli di stelle

remote, troppo aliene, troppo vaghe.

Non torneranno dai randagi peripli

gli Olandesi volanti, condannati

da un interdetto a non trovare pace

finché un perfetto amore non li salvi

rompendo l’incantesimo. Girovaghi

con rimpianti di isole incrociate

il giorno prima e subito lasciate.

Non torneranno gli uomini sedotti

da sirene e tesori favolosi

e mai dopo ogni lotta posseduti.

Restiamo noi, sparuti cabotanti

di mari troppo esigui, illuminati

da stelle fatiscenti, con l’inganno

di Morgane e Cariddi rovinose.

Svenduti i sogni, occorre navigare

col rischio di trovare oltre l’ignoto

un Catai come il porto che lasciamo

e Shangri-La coi grattacieli e gli outlet.

Ma il compenso è nell’oro della vita,

che sia approdo o naufragio poco importa.

Importante è l’andare navigando

fidando nella bussola del cuore.

Finché una stella vivida farà

di favole e miraggi realtà.

 

                                     Fulvio Di Lieto