La conoscenza del destino alla luce dell'Arcangelo Michele

Spiritualità

La conoscenza del destino

Arild Rosenkranz «Arcangelo Michele»

Arild Rosenkranz «Arcangelo Michele»

Ci troviamo nell’epoca dell’Arcangelo Michele, e al fine di comprendere integralmente la sua azione, vogliamo mettere insieme tutti gli elementi che ci sono stati tramandati da Rudolf Steiner. Egli ce li ha lasciati in eredità per destarci dal sonno nel quale ci troviamo e per indicarci i compiti che ci attendono. Dovremo sempre di piú renderci conto della profondità del legame con l’Arcangelo Michele e il motivo per cui l’Antroposofia costituisce un impulso dell’Arcangelo che, approfondito e illustrato in tutti gli aspetti, è stato tratto dal Mondo spirituale e reso comprensibile sulla terra da Rudolf Steiner per gli uomini nel loro attuale stato di coscienza.

Abbiamo appreso che l’Arcangelo Michele è in relazione con l’evoluzione dell’intelligenza cosmica, che lui, l’Arcangelo piú importante fra gli Arcangeli e gli Spiriti solari, dovette, a motivo del corso naturale dell’evoluzione universale, provvedere all’amministrazione dell’intelligenza cosmica, e in che modo quella riuscí sulla terra a diventare patrimonio degli uomini. Nei precedenti periodi

di reggenza, Michele aveva inviato sulla terra l’intellettualità per mezzo dei raggi del Sole fisico, e gli uomini sensibili erano stati da questo ispirati. Negli antichi Misteri solari, ove tali segreti erano conosciuti, si erano verificate simili ispirazioni.

Si avvicinava un’epoca in cui gradatamente gli uomini cominciavano a sviluppare in sé l’intel­lettualità grazie alle loro stesse forze. Questo processo ebbe il suo compimento nell’ottavo secolo, e a partire da allora troviamo sulla terra degli uomini provvisti di pensieri propri, cosa che non era possibile in ugual misura prima della discesa completa dell’intelligenza cosmica. Quell’epoca era stata preparata dalla filosofia di Aristotele, in cui si manifestava una lenta separazione dell’intelletto terrestre dall’intelligenza cosmica, contemporaneamente alla sparizione progressiva dei siti dei Misteri.

La necessità che l’intelligenza venisse ceduta alla terra, derivava dal fatto che l’entità del Cristo si era unita alla terra. La discesa del Cristo fu per l’Arcangelo Michele il segnale che doveva cedere l’amministrazione di quella intelligenza. Pertanto, ciò lo pose nella situazione particolare di non poter piú inviare i propri impulsi sulla Terra. Dovette aspettare che cominciasse il nuovo periodo di reggenza, che ebbe luogo solo nel 1879, mentre in passato, anche al di fuori di questi periodi, egli era in grado di inviare costantemente i suoi impulsi dal Sole.

Avendo ceduto l’amministrazione dell’intelligenza cosmica, Michele fu costretto all’inattività. Sulla terra gli uomini erano ormai privi degli impulsi dell’Arcangelo, e ciò fu percepibile soprattutto a partire dal quindicesimo secolo, quando cioè l’anima cosciente cominciò a svilupparsi.

Gli uomini avevano certamente dei propri pensieri, ma nessun impulso poteva essere loro dato dal Mondo spirituale. A quell’epoca Michele cercava di stabilire un legame con l’umanità, riunendo intorno a lui, dal quindicesimo al sedicesimo e fino al diciottesimo secolo, le anime che si trovavano nel Mondo spirituale, e che si erano legate a lui in un precedente periodo di reggenza. Egli poté allora riunire le individualità principali del periodo di diffusione dei Domenicani, e le anime che erano collegate con quell’epoca, quelle dell’epoca di Alessandro e dei platonici, che avevano operato nella scuola di Chartres. A tutte quelle si uní un gran numero di anime di ricercatori colme di una aspirazione ardente verso il Mondo spirituale.

Scuola di MicheleMichele le riuní tutte intorno a lui e le ammaestrò. Sorse allora una Scuola sovrasensibile nella quale si insegnava ciò che nelle epoche antiche o primordiali era stato annunciato nei luoghi dei Misteri. Queste anime presero parte a qualcosa di inedito, che si verificava per la prima volta nel Mondo spirituale sotto la direzione dell’Arcangelo. Ciò che esse sperimentarono si impresse allora fortemente in esse.

Normalmente nel periodo fra la morte e una nuova nascita il karma della futura vita terrestre viene elaborato dalle anime umane sotto la direzione delle entità spirituali. Ma quel karma non era mai stato elaborato nel modo in cui si stava allora producendo, per mezzo degli insegnamenti di quella scuola sovrasensibile. Mai le anime erano state istruite in quel modo sulle leggi del karma. Per il fatto di aver ricevuto una tale preparazione, esse ritornarono sulla terra e sentirono l’impulso di collegarsi con il movimento antroposofico. In quel movimento scoprirono, seguendo a tutta prima un impulso ancora incosciente, il proseguimento di quanto era stato sperimentato nel sovrasensibile prima della loro vita terrestre. Nel piú profondo del loro cuore, in una relazione intima con il loro destino, era celata la saggezza che l’Arcangelo Michele aveva loro donato. Occuparsi delle leggi del karma nell’ambito dell’Antroposofia, significa in effetti occuparsi degli insegnamenti che si sono sviluppati nei mondi spirituali grazie a Michele.

Arimane nella mente

Arimane nella mente

Un contraltare terrestre all’attività di Michele è costituito dall’opera di Arimane, il quale cerca di distruggere ed estirpare dalla terra ciò che Michele vi apporta come dottrina di saggezza. Arimane non cessa mai di agire contro Michele, e gli uomini, abbandonati a se stessi, vale a dire privati dell’ispirazione del­l’Arcangelo Michele, si trovano nel pericolo permanente di essere catturati da Arimane. Per contrastare un tale pericolo esiste oggi l’Antroposofia, in questo inizio della nuova reggenza di Michele che ha per compito di guidare gli uomini all’esperienza di ciò che dal quindicesimo, sedicesimo e fino al diciannovesimo secolo come possente immaginazione era stato donato da Michele per destare gli uomini a una coscienza piú elevata.

Ed è proprio in questa coscienza piú elevata, a causa dell’espressione che essa fornisce della propria potenza, che Arimane vede un pericolo maggiore. È conforme alla sua natura, in effetti, mantenere gli uomini in uno stato di sonno, perché in tal caso l’agire del karma non è piú sperimentato coscientemente. Arimane si oppone con tutte le sue forze alla rivelazione delle leggi del karma. Uno stato di veglia e una percezione cosciente gli sono molto sgraditi, poiché Arimane può avere influenza solo su quegli uomini che non dispongono di una tale coscienza.

Lucifero

Lucifero

Nel periodo attuale di reggenza dell’Arcangelo Michele, l’ulteriore evoluzione dell’umanità richiede la rivelazione delle leggi del karma. Lo richiede altresí l’ulteriore evoluzione della Società antroposofica e delle anime che vi partecipano.

Equilibrio tra Lucifero e Arimane

Equilibrio tra Lucifero e Arimane

Se la conoscenza del karma viene soffocata da Arimane, il quale si esprime nella paura che hanno gli uomini di occuparsene, allora gli impulsi di Michele saranno perduti e il primo secolo della sua reggenza trascorrerà senza che sia avvenuto ciò che doveva verificarsi come compito da lui assegnato ai suoi seguaci. In quel caso, quindi, la civiltà umana si ingolferebbe nella via dell’abisso, smarrendo la Via luminosa tracciata dagli Dei.

E inoltre un altro pericolo si profila, proveniente da un’altra direzione: quella di Lucifero. Se la gravità dovuta a questo stato di cose non sarà operante nel cuore degli uomini, se una volontà forte e determinata non impronterà la vita del­l’anima di quelli che si occupano di queste grandi verità, allora Lucifero si impadronirà delle loro anime. Ari­mane non vuole che le leggi del karma siano sperimentate coscientemente nel cuore degli uomini; Lucifero gioisce se questi ultimi si occupano del karma in maniera frivola, con sufficienza e con presunzione.

In equilibrio tra Arimane e Lucifero progrediranno gli uomini che hanno accolto l’Antroposofia nel giusto modo, seguendo con determinazione Michele, che li precede con saggezza indicando loro il cammino.

Dobbiamo riconoscere con coraggio i pericoli che minacciano a destra, attraverso i suggerimenti di Arimane, e a sinistra per le seduzioni di Lucifero, tenendo conto di Arimane e di Lucifero, senza lasciarci sedurre da loro e progredendo in modo da rendere efficaci gli impulsi dell’Arcangelo Michele.

 

Ita Wegman


Tratto da: Aus Michaels Wirken – Stoccarda 1988.