Il canto degli universi

Ascesi

Il canto degli universi

(O Divina) ritorna ancora nel mio cuore, riaffiora dal suo piú intimo mistero, sbocciando come fiore di luce: elimina ogni turbamento nascosto, scalza e brucia dalle radici ogni pianta nociva: rendilo gioioso e fortissimo, gaudioso e potente, tonante, canoro, solare, melodioso, radiante. Esalta il mio cuore, respira attraverso il mio cuore, o Divina, canta nel mio cuore. Prendi possesso del mio cuore: stabilisciti in esso e da lí penetra e fluisci nelle mie arterie, richiama la tua luce del rutilante centro sopra-mentale, pervadi i centri nervosi e ogni organo vitale, cuoci lentamente il mio corpo, rendilo tutto tuo corpo, tua carne, tua v este tuo perfetto strumento. Arde e si fa rosso il petto, si svegliano i centri di vita e la calma continua possente, imperturbabile. O Divina, cosí tu compi in me lo yoga, tu lo dirigi in ogni punto e lo realizzi.

Ascesi

 

O Divina Potenza, Amore Infinito, trasmuta tutto il mio essere: sciogli la mia sofferenza, disperdi il dolore, fuga ogni piccolo male, liberami da ogni impedimento: Salute Divina, guariscimi, rendimi forte e pronto ad ogni battaglia. Madre, dammi la resistenza, iniettami la gioiosa energia: guariscimi, liquefa’ col tuo fulgureo calore ogni insidia di malattia. Rendimi immune ad ogni male, fammi vincere il nemico che si nasconde: purifica il mio corpo, rendilo libero e agile, chiaro e luminoso, del tutto obbediente allo Spirito. Trasformami, ricreami, ricostruiscimi dal profondo, dammi la vita nuova, la potenza nuova, il nuovo respiro, il nuovo ritmo, la nuova gioia, la purificazione intima. Che io rinasca alla luce e alla forza! Animami, trasfondi dall’alto del tuo etere sottile il fiato che rigenera, al mio rinascente respiro. Profumo-alito-etere, prana azzurro d’amore, fluisce nel mio respiro: io riprendo vita, rinasco divinamente: nelle mie arterie respira la luce divina: vortice-amore-fiamma è il cuore. Sole radiante nel petto: plesso solare gaudioso. Sul capo il Dio domina e guida.

 

La trasformazione continua. O Madre Divina, io so che essa mi conduce alla totale liberazione: l’Increato, l’Immanifesto, l’Assoluto penetra in me e si esprime come gioia, calore, potenza, perfezione. Io sono aperto al suo flusso: non mi identifico ad esso ed agisco su me, su ogni parte del mio essere. Divinizzazione profonda e respiro ampio di un etere nuovo: Amore che fluisce del mistero del cuore al plesso solare e al centro ombelicale sino al muladhara: da qui risale come potenza di fuoco che riplasma la vita secondo l’ordine divino che non è quello del mio io, del mio volere, del mio agire, ma quello della grande unità soprapersonale. Il piccolo impedimento dell’io individuale si scioglie, e libera fluisce in me l’onda del Divino: pace, amore, potenza. Nessun dolore può aver piú presa su me. Io sono partecipe del gran Giuoco del Divino. Il Divino è coscienza di me, Amore penetrante ogni parte del mio essere. Il Divino agisce attraverso me, pensa attraverso la mia mente, ritmizza il battito del mio cuore, respira luce e sottile potenza di prana in me. Il Divino sensibilizza in me la sua azione: nessun gesto ch’io compia non sarà voluto dal Divino.

 

Io non sono piú attaccato alle cose della terra, ai piccoli piaceri, alla vanità, alle vittorie, alle soddisfazioni, agli affetti, non soffro piú per le contrarietà – che non hanno piú senso, anzi non esistono piú – le ingratitudini, le preoccupazioni, le offese. Niente di ciò che è terrestre per me ha importanza. Io supero tutto come strumento dell’azione divina: distaccato, in quanto identificato col Divino, io guardo oltre le apparenze e il contingente divenire. Ricerco il Divino nell’intimo di ogni forma, di là da ogni effimera parvenza. La realtà è per me il Divino invisibilmente operante nell’essenza di ogni cosa e di ogni essere. La materia, la terrestrità, le forme sono comunque motivo di gioia per ogni mia considerazione, in quanto attestano, sotto ogni aspetto in ogni luogo e in ogni tempo, l’universa e sinfonica azione della Potenza Divina per la redenzione del tutto. Amore dell’Immenso! Amore del combattimento per la liberazione dalla coorte di fantasmi del non-essere, per la trasformazione di ogni cosa umana in cosa superumana. Per ciò la Çakti dirige ogni mio movimento, compie essa – non piú io – ogni mia opera. Essa è fuoco astrale in me, fiamma luminosa nel cuore, conoscenza e potenza sopramentale, virtú magica nei centri profondi del corpo. Essa è gioia di trasmutazione.

 

Questa trasmutazione è co-intensiva con l’offerta di ogni parte dell’essere, di ogni pensare, di ogni sentire e di ogni agire, al Divino. La sostituzione della sua luce alla oscurità del mio complesso fisio-psichico è una magia lenta ma sicura: l’io si distacca dalla natura corporea e agisce sotto l’impulso del Divino e tutto si riconnette alla originaria felicità di essere nell’Infinito, in funzione dell’Infinito. Il Divino-in-me ritrova, riconosce se stesso e con sé si ricongiunge: ed io sono la sua azione, divengo la sua volontà di essere nel mondo delle forme: la mia forma è il limite-espressione della sua rapida illimitatezza che si ricongiunge con il proprio amarsi. Io sono l’amore del suo riflettersi oltre ogni possibilità formale: Egli trascende in me il suo definirsi. Io sono Lui nella mia forma che è gioia del mio volgere verso di Lui: anch’io sono dunque l’Amore, la Potenza, la Coscienza nel puro lampeggiamento del mio risolvermi di là dalla forma, pur in vestendola della mia reale trascendenza. Beatitudine diafana, sotto il potente trasfondersi del senso dell’Assoluto, colonna di luce sopramentale, fin nel profondo della vita organica, attraverso l’esultanza concentrica del cuore. Non so che fare né dove andare, ma la Sua potenza mi muove e mi guida sull’altezza d’un valore-limite che è perfezione nel mondo delle forme, e al tempo stesso mia coscienza di perfezione, agíta per trasfusione sopramentale. Altezza solitaria e sorriso universo! Ora la lotta è giuoco, la sofferenza è una menzogna scoperta, l’Infinito è la certezza che sta al sommo di ogni umana “verità”.

Fisiologia occulta del cuore

 

L’Infinito attraverso il centro della potenza e quello della continua gioia fluisce in me. È una felicità che allo stato di veglia sembra misteriosa: non essere piú me stesso: non aver piú la preoccupazione dell’io terrestre: navigare nell’alto di una libertà che è possibilità di ogni azione, possibilità illimitata del Divino che ha preso dimora in me. Tutto è Giuoco! La morte è un piccolo giuoco, la vita un altro piccolo giuoco, l’Amore è il ritmo del Gran Giuoco, la felicità è il calore del Giuoco, la potenza è il suo attuarsi, la coscienza e l’attenzione nel Giuoco: ma Egli, il Divino, Ella, la Madre, giuoca per me ed io giuoco per il suo Giuoco. Tutto è suo Giuoco. Tutti vi prendono parte senza saperlo. Vorticano i centri di vita per il suo ritmo: la sua gioia si esprime in onde di luce e di potenza dall’alto dell’etere cosmico e si polarizza là dove il Divino trascendente mi guida: il Signore, il Maestro, il Sublime, l’Infallibile, il Radiante dominatore. L’infusione magica giunge al Dio immanente nel mistero del cuore, al Sacerdote nascosto, all’Istruttore amoroso, alla Guida sicura, al Guerriero sereno, all’Accensore del Fuoco, al nobile Maestro, nell’intimo del cuore. Cantano gli Universi.

 

 

Massimo Scaligero 




M. Scaligero – A un discepolo – 23 aprile-4 maggio 1937