Ecomania

Costume

Bidone immondizia

 

La scienza cibernetica promette:

pagheranno le tasse anche i robot.

Questa notizia ci conforta assai,

unita alla speranza che i congegni

in forma di umanoidi si accollino

i lavori per cui siamo negati

o maldestri, o contrari per rigetto.

La mente artificiale cambia il mondo,

affermano gli esperti, un bel sollievo,

visto che quella umana non riesce

neppure a escogitare un buon sistema

per smaltire i rifiuti in casa e fuori.

Massaie logorate dallo stress

nel decidere dove collocare

le bottiglie dell’olio, essendo il vetro

del recipiente chiuso col metallo,

e la cartata delle caldarroste,

la coppa del gelato, i rimasugli

di parmigiana nel contenitore

di alluminio: un vero rompicapo.

Occorre essere edotti nella chimica

per sapere se un certo materiale

è un derivato del petrolio o carta

polimerica, o copra, pioppo o balsa,

o frutto di residui compatibili,

per finire nel giusto alloggiamento.

Non perché questo aiuti la natura,

ma risparmia fatica e soldi a chi

potrà lucrare utili dal traffico

dell’immondizia già selezionata

a costo zero dagli utenti, ignari

di avallare un inganno, anzi convinti

di praticare civiche virtú

in un progetto ecosolidale

eseguendo la cernita pignola.

L’errore, è ovvio, prima o poi ci scappa.

Ecco allora le multe ai trasgressori,

scivolati di colpo in paranoia

per via del maniacale rovistaggio,

che rimpiangono i tempi in cui il bidone

accettava la pera e il ferro vecchio,

l’avanzo di caciotta e la parure

mezzo ossidata di bigiotteria,

il libro, la racchetta fuori uso,

e si gettava tutto al cassonetto.

Non piú quel tempo. Fanno civiltà

il porta a porta e la differenziata.

Ma guardate e leggete dalla cronaca

cosa ha prodotto la modernità:

una donna a Torino ha accumulato

quintali di rifiuti in casa sua,

a Roma i topi ballano e pasteggiano

coi talloni di giovani turiste,

e la Sicilia manda il suo pattume

a vagonate in Svizzera e Germania,

dove hanno impianti per incenerirlo.

E avendo già riempito monti e oceani

di plastica e cascami d’ogni sorta,

abbiamo l’intenzione di portarli

sulla Luna e su Marte, dove andranno

in mondezzoni cosmici, salvando

la Terra dal morire per afrore.

Ma cosa fanno al CERN, al BIT, al London

College of Science, al nostro C.N.R.?

Possibile non trovino un Bosone

capace di annullare la materia

dissolvendola in polvere di stelle

invece di crearla con un botto?

Un lampo di neutrini, e con sveltezza

liberarci di tutta la mondezza.

 

 

                                                         Il cronista